(Martin Turba e Brigitte Reisch, due dei responsabili del padiglione Austria all'Expo)
da Milano, Michele Pizzillo
“Breathe Austria”: questo sarà lo slogan che accompagnerà gli austriaci per tutta la durata dell’Expo 2015.
In pratica, respirate Austria. Lasciati oltr’Alpe gli stereotipi classici come Sacher torta e strudel, all’appuntamento milanese il paese del Danubio porta altre attrattive sicuramente in sintonia con il tema dell’esposizione universale. E, cioè, un inedito concept gastronomico con il coinvolgimento di chef stellati; un ricco programma culturale, ma soprattutto, verde ed aria pura. E sì, perché lo spazio riservato all’Austria per più di un terzo sarà ricoperto da un bosco per sottolineare la vocazione verde di un Paese che conta 3,5 miliardi di alberi, di cui 100.000 nella sola Vienna, città dove i giardinieri comunali piantano 2,5 milioni di piante e fiori all’anno. Insomma, un polmone verde quanto mai importante in una città come Milano dove il caldo, d’estate, è veramente insopportabile. Ecco, il perché dello slogan “respirate Austria”.
(Il padiglione, già pronto, dell'Austria)
Ma dal programma illustrato in occasione del “weekend dei partecipati” organizzato ad ExpoGate che in centro città attualmente è la “casa dell’esposizione universale”, il concetto di respirate Austria è molto più ampio di quello che s’immagini. Perché se il responsabile del Padiglione, già completato nel sito di Expo, Georg Castlunger sottolinea l’importanza dell’evento, è il referente di Arts Management, Martin Turba, a presentare il bouquet di cultura austriaca che sbarcherà a Milano durante i sei mesi di esposizione universale.
(La tipica pasticceria austriaca)
Intanto l’imperdibile appuntamento del 26 giugno, con l’Austria day, con l’Orchestra filarmonica di Vienna diretta da Mariss Jansons, che al Teatro ala Scala eseguirà la Sinfonia n. 3 di Gustav Mahler. Ma a Milano sbarcheranno anche i Wiener Symphoniker, l’orchestra barocca L’Orfeo, l’ensemble Concentus Musicus di Vienna con Nikolaus Harnoncourt e l’Orchestra sinfonica Vorarlberg. Senza dimenticare l’arte figurativa con una grande retrospettiva su Arnulf Rainer.
E poi c’è il concept culinario che si presenta fra i più interessanti dei 140 Paesi che dovrebbero partecipare a Expo 2015. Infatti il 23 enne Harald Irka, per il Luftbar, cioè bar aria, si è inventato il pane di farina di legno con burro di cime di abete rosso. Mentre il numero uno dei cuochi austriaci, Heinz Reitbauer, preparerà le pigne di pino selvatico e patata in cera d’api. Si prosegue con i funghi sul letto di salsa Varjus della Kamptal, crema di noci montata, rosa canina, prosciutto di cervo affumicato e croccante di pasta acidula di Thoms Dorfer. E con il miglior chef dell’Alta Austria, Helmut Rachinger che preparerà la trota cotta tre due scandole di cedro, sale di cime di abete rosso e sugo di aceto di lamponi. E il salisburghese Andreas Dollerer proporrà cuore di cipolla d’invento, funghi porcini e scaloppina di camoscio al burro. Il dessert è affidato a Tobias Wussler che proporrà il gelato al miele di bosco, crema di mirtillo rosso, cioccolata fondente e nocciole tostate.
Il contorno? Le bellezze dell’Austria, che vanno vissute sul posto, dice Brigitte Resch dell’ufficio turistico austriaco.