L'ultima serata di Cibò. So Good! – il festival del buon cibo della tradizione bolognese – ha visto protagonisti 4 grandi chef bolognesi e 4 romagnoli per la disfida Turtlèn vs Caplèt.
Alle ore 20, nella Sala degli Atti di Palazzo Re Enzo, la giuria popolare e la giuria tecnica, presieduta dal giornalista Helmut Failoni, hanno votato i migliori tortellini e cappelletti tradizionali e creativi della serata.
In gara:
PER LA CATEGORIA TRADIZIONALI
Le Mariette – Casa Artusi
Hanno rivisitato i ‘Cappelletti all’uso di Romagna’ dell’Artusi con una ricetta della tradizione cesenate ancora più remota, che prevede un ripieno di carni e formaggi diversi, con l’aggiunta di cedro candito. Dopo esser state cotte, le carni di petto di pollo, lonza di maiale e vitello, vengono finemente tagliate a mano e abbinate a ricotta, casatella, caciotta e, come da tradizione, un po’ di parmigiano. Il tutto viene profumato da una spolverata di noce moscata e da pezzetti di cedro candito, che va ad alleggerire il sapore delle carni con il suo aroma delicato.
Claudio Sordi – I Carracci
Tortellino della tradizione in doppio brodo di cappone e gallina.
Ombretta Farneti – Agriturismo Molino d’Ortano di Mercato
Cappelletti in versione asciutta con prosciutto di Mora e formaggio di fossa.
Dario Picchiotti – Antica Trattoria di Sacerno
Tortellini bolognesi in brodo classico
PER LA CATEGORIA CREATIVI
Alberto Faccani – Ristorante ‘Magnolia’
Più vicini alla tradizione quelli dello chef stellato di Cesenatico, che propone i cappelletti in brodo ristretto.
Francesco Carboni – Ristorante Acqua Pazza:
Tortellini di gamberi Gobetti e Rossi in brodo ristretto di tre cavoli, arancia e polvere di olive taggiasche.
Tortellino di grandezza classica con ripieno di gamberi gobetti e rossi maggiorana basilico, prezzemolo e parmigiano. Cotto in un brodo di Razza e servito in brodo ristretto di cavolo verza, nero, e cuore di capuccio, buccia di arancia naturale/aglio nero e verdure, spolverata di olive taggiasche disidratate
Riccardo Agostini – Ristorante ‘Il Piastrino’ (Pennabilli)
Una rivisitazione dei cappelletti, preparati al pecorino di fossa con alici e tartufo, un piatto in cui i sapori del mare si uniscono a quelli della montagna per creare un gusto intenso.
Vincenzo Vottero – Antica Trattoria del Reno
Tortellini ripieno tradizionale con burro artigianale, tartufo nero su ristrettissimo di faraona, fieno e Lambrusco
Le giurie, dopo aver degustato un antipasto con Mortadella Felsineo e Pane di Forno Calzolari, 2 assaggi di tortellini tradizionali, 2 di cappelletti tradizionali, 2 di tortellini reinterpretati, 2 di cappelletti reinterpretati e il dolce del campione del mondo di pasticceria Gino Fabbri e di Gabriele Spinelli, tutto accompagnato dai vini del Consorzio Vini Colli Bolognesi e dai vini romagnoli, hanno decretato che:
Il miglior piatto tradizionale è stato il Cappelletto in brodo delle Mariette di Casa Artusi.
Si aggiudica il premio per il miglior creativo della serata Il tortellino reinterpretato da Vincenzo Vottero.
Durante la serata è stata lanciata la sfida di ritorno in Romagna, subito accettata dai bolognesi. Presto si deciderà luogo e data per la nuova disfida.
C.d.G.