Organizzato dalla trattoria 4 Archi di Saro Grasso che ha anche festeggiato il riconoscimento della “chiocciola” assegnato da Slow Food anche per il 2020
(Lina Castorina e Giovanni Santoro)
Alla fine è stato il solito successo. Come da sei anni a questa parte.
Il Gran Galà della ViniMilo, organizzato dalla trattoria “4 archi” del patron Saro Grasso ha regalato ottimi piatti, preparati dalla chef della trattoria Lina Castorina e dallo chef stellato dello Shalai di Linguaglossa Giovanni Santoro, abbinati ai vini del Vulcano e al Brunello di Montalcino prodotto nella Val d'Orcia. Un “confronto” che ha anche animato un dibattito fra i presenti in sala, moderato con la solita verve e simpatia da Saro che ha saputo intrattenere i numerosi ospiti presenti alla serata che si è tenuta in piazza Municipio nella cittadina in provincia di Catania. Per la serata, dunque, si è scelto di puntare su due territori tutelati dall'Unesco ed è stato il pretesto per parlare di alcuni dei prodotti tipici della “muntagna” ormai diventati sempre più conoscuti anche a livello nazionale, come il cavolo trunzo, il latte e la carne di asina e le uova della gallina coronata siciliana. E sia Lina che Giovanni, hanno saputo sfruttare questi ingredienti per preparare piatti che sono piaciuti tantissimo. Dalla frittata all'uovo di “coronata siciliana” con cipolla di Giarratana e tartufo ibleo alla guancetta di manzo glassata con tagliatelle di ortaggi crogiolati, passando per il risotto al “Trunzo di Aci” con robiola di capra girgentana e croccante e lo sformato di anelletti al ragù bianco e bacche di ginepro. Molto apprezzata la costina di suino nero ripiena con porcini dell'Etna e pistacchio di Bronte. Un successo per il cannolo alla ricotta di nonna Marietta e l'immancabile gelato alle nocciole dell'Etna e pistacchio di Bronte.
(Saro Grasso)
Duranta la serata Saro Grasso ha svelato un altro successo della sua trattoria, diventata ormai riferimento per gli amanti del buon cibo. Slow Food, infatti, ha inserito di nuovo il locale di Milo nella guida Osterie d'Italia 2020 assegnando a 4 Archi l'ambita “chiocciola”, il riconoscimento che viene attribuito a quei luoghi che, secondo Slow Food, meglio rappresentano l’osteria contemporanea. La presentazione della guida si terrà al Piccolo Teatro Strehler di Milano il prossimo 16 settembre.
C.d.G.