A fine novembre è praticamente d’obbligo una capatina a Bergamo perché da sabato 26 a lunedì 28 si trasforma nella capitale del gusto italiano.
Da cinque anni a questa parte, infatti, qui si svolge GourmArte che, a leggere il programma, si presenta come l'unica manifestazione enogastronomica che accanto ad una folta rappresentanza dei più rinomati cuochi italiani – così, citandone solo qualcuno, si va dai fratelli Cerea del ristorante “da Vittorio” a Ilario Vinciguerra, da Claudio Sadler a Riccardo Camanini nonché Philippè Leveillè – e i migliori prodotti della tradizione enogastronomica italiana a partire, naturalmente, da quelli del territorio lombardo con il caviale “made in Brescia” che diventa una sorta di portabandiera di una agguerrita squadra che dal 26 al 28 novembre vedrà sfilare la tartare di Bue Piemontese, insieme ai formaggi il Bitto della Valtellina e il raro Pallone di Gravina; l’olio extravergine dei laghi Lombardi e quello pugliese; il salame cremonese e la n’duja calabrese; e per quanto riguarda i vini, gli organizzatori della kermesse citano il Franciacorta e il Moscato d’Asti; lo Sforzato e una schiera di Chianti Classico; il Moscato di Scanzo e una selezione di Passito di Pantelleria nonché un’agguerrita rappresentanza di produttori del bianco Lugana.
E, per passare al pratico, per chi vorrà approvvigionarsi, visto anche l’avvicinarsi delle festività natalizie, troverà tutti i tipi di dolci per la festa che saranno “circondati” da confetture e miele, da caffè e distillati, da prodotti biologici e quelli che fanno venire l’acquolina in bocca ai vegani. Insomma, un'occasione unica per assaggiare e conoscere le prelibatezze _ spesso delle autentiche rarità – gourmet del territorio italiano, incontrare direttamente i produttori, sedersi alla tavola di grandi cuochi e acquistare pregiati e gustosi cadeau natalizi. Gira e rigira, comunque, il discorso cade sempre sul prossimo Natale. E, così, alla fiera di Bergamo si potrà assistere ad una grande preview delle tavole natalizie degli italiani e dei loro menù, componibili con il top di gamma di prodotti enogastronomici accuratamente selezionati su tutto il territorio nazionale da una commissione di esperti presieduta dal giornalista Elio Ghisalberti. Esperti che a GourmArte portano in scena autentici maestri, custodi ed esploratori del gusto, così definibili a seconda dell’etica e della filosofia che perseguono nelle loro aziende.
L'edizione 2016 della kermesse vede poi ulteriormente rafforzato un format davvero unico e originale, presentato in due grandi aree: una dedicata all’esposizione delle eccellenze selezionate sul territorio italiano, con tanto di sezione riservata alle golosità per ogni stagione con il focus centrato su quelle tipiche del Natale, l’altra invece occupata dal raffinato e prestigioso ristorante di GourmArte, regno degli Interpreti del Gusto: rinomati chef che hanno contribuito a tenere alto in Italia e nel mondo il vessillo della ristorazione italiana. All'interno dell'esclusiva area attrezzata con una mise en place di alto livello così da riprodurre in toto l’atmosfera di un ristorante di classe, si muovono ogni giorno nelle cucine a vista una decina di brigate dirette personalmente dai migliori cuochi d’Italia. Il servizio dei sommelier dell’Ais consentirà abbinamento ad hoc con i vini presenti nell’area espositiva.
Insomma, un appuntamento goloso e imperdibile per foodies e amanti del bere bene che, con il solo biglietto d'ingresso (10 € se acquistato tramite pre registrazione online), potranno degustare le prelibatezze portate in scena dai produttori che GourmArte identifica nelle categorie di Maestri, Custodi e Esploratori del Gusto. Tant’è vero che il programma della kermesse prevede anche tour alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche italiane, con percorsi di degustazioni guidate e, per chi vorrà sorprendere i palati dei propri ospiti durante le prossime festività, irrinunciabile sarà la tappa presso l'esclusivo food shop dove poter acquistare ciò che ha catturato la vista e le papille gustative nel viaggio tra gli stand di GourmArte.
Michele Pizzillo