A breve il via del secondo festival delle specialità gastronomiche che lo ospitano e che vi condurranno a visitare il mare e la montagna passando per la Rete dei Borghi più belli d’Italia promovendo il gesto o il rituale più casereccio e conviviale del mondo cioè mangiare bene all’insegna delle eccellenze dell’Isola. In arrivo lo “Street Food – Sicily on Tour” che si battezzerà in tre tappe come programma iniziale ed avrà un avviamento scoppiettante con la firma dell’organizzatore Claudio Prestopino navigato nel settore: dal 28 aprile all’1 maggio, nella culla della Riserva Naturale dei Laghi di Marinello ovvero Oliveri; la seconda meta si terrà a Santo Stefano di Camastra quindi nella patria delle ceramiche dall’11 al 14 maggio e la terza a Milazzo, perla mamertina, dal 22 al 25 giugno per inaugurare l’estate assaporando nuove versioni di piatti della tradizione ed avvicinandosi ad altri prodotti straordinari della ristorazione e dell’agroalimentare.
Non ci saranno solo espressioni del ricettario popolare nelle varie casette (dai rustici universalmente identificati come peloritani ma con ingredienti della specifica zona, vedi l’arancino con il sugo a base di Maialino dei Nebrodi, la “Tempestina croccante” a base di carne di cavallo e i dolci fuori porta come i Cannoli del palermitano) ma anche innesti nuovi di chef e attività che si propongono e vengono selezionati perché sono lo specchio della ricerca di standard elevati. I birrifici locali esalteranno gusti e profumi. Sul fronte spettacolo, i gruppi musicali e dj set non possono mancare per realizzare performance nelle aree pedonali degli eventi. “Abbiamo lavorato per la prima kermesse 2023 di Oliveri a conferma della riuscita ottimale con 30mila visitatori della precedente edizione – dichiara l’imprenditore messinese Claudio Prestopino – E’ un messaggio di continuità che io e il mio staff vogliamo dare proponendo cultura del cibo regionale e cultura dei luoghi che ci circondano e che spesso non siamo curiosi di ammirare per pigrizia, lassismo o mancanza di tempo. Noi uniamo più occasioni da afferrare al volo”.
Il Comune di Oliveri ha rappresentato la vera ripresa delle attività di ristorazione, dopo il disastro della pandemia e la crisi socio–economica e ha stretto un bel rapporto di fiducia con l’organizzazione dello “Street Food – Sicily on Tour”, collaudata già nel 2022. E come si dice con cognizioni di causa: “Squadra vincente non si cambia”. L’Amministrazione di Santo Stefano di Camastra ha scelto questo contenitore d’intrattenimento sulla scia del successo di Oliveri, constatando l‘alto livello degli operatori sia in termini di professionalità che di materie prime. Da qui, si è evoluto il contatto con Prestopino che ha studiato e materializzato l’idea di toccare più cittadine e borghi e rilanciarne le peculiarità. La tappa di Santo Stefano avrà tanto da raccontare partendo dall’arte delle ceramiche, dal proprio Museo dedicato e dalle competenze che vengono preparate in una fucina di specialisti di un antico mestiere attraverso gli istituti tecnici. In questa sede, più che mai ci saranno esperti che illustreranno le origini dello Street Food coinvolgendo docenti e ragazzi delle scuole e argomenteranno le tematiche di determinate leccornie che si radicano maggiormente nel territorio palermitano, quali il “pane ca’ Meusa” o “cu’ Puppu bugghiutu”. Il ruolo degli artigiani deve andare di pari passo con la tutela dei prodotti enogastronomici. E infine Milazzo, sul suo lungomare della Marina Garibaldi, sarà scenario di golosità di richiamo che inviteranno a partecipare sempre più avventori e vacanzieri, complice un’estate appena arrivata nelle date in programma della manifestazione (penultima settimana di giugno). Anche in questo caso, è stato il Management municipale ad interessarsi ai risultati eccellenti di questo “Format pellegrino e peregrino” e a chiedere anche una “preview” lo scorso dicembre in modalità ridotta con dieci operatori che si è rivelata molto azzeccata. Questa volta, ce ne saranno più del doppio e si misureranno e soddisferanno un pubblico molto esigente di turisti e anche di habitué dell’Alta Cucina mamertina.