di Giovanni Paternò
Per preparare i ben oltre mille chili di gelato era in funzione una perfetta macchina organizzativa e strutturale allestita dalla Carpigiani, impresa leader mondiale per i macchinari da gelato artigianale, sponsor della manifestazione.
Dietro la Corte delle stelle dove era allestita la Direzione, in un grande camerone con altri locali annessi, Achille Sassoli, responsabile per gli eventi della Carpigiani, ci illustra l’impegno con cui la sua ditta ha allestito con dieci tecnici un immenso laboratorio con tavoli da lavoro, frigo per la conservazione, emulsionatori per la corretta miscelazione degli ingredienti, undici pastorizzatori, dieci mantecatori, cioè le macchine che trasformano la miscela pastorizzata in gelato al ritmo di un kilogrammo al minuto, più le varie attrezzature piccole e grandi indispensabili, dal cucchiaio ai contenitori da lavoro.
Pastorizzatori e mantecatori
Coordina il laboratorio il maestro Arnaldo Conforti con l’aiuto di tre giovani gelatieri che si sono formati all’Università del Gelato di Anzola dell’Emilia e alcuni studenti dell’Istituto Alberghiero.
Arnaldo Conforti coordinatore del laboratorio
E’ uno spettacolo vedere all’opera i vari maestri ed il personale di aiuto che tagliano frutta, mescolano ingredienti, riempiono le vaschette. Traspare la passione e l’entusiasmo che mettono nel loro lavoro, fatto in grande allegria in un’atmosfera di cameratismo e di collaborazione reciproca. Come se non bastasse l’impegno per realizzare il gelato in degustazione e quello in concorso, magari ne creano qualche altro all’impronta, con altri ingredienti che si erano portati appresso, per la soddisfazione dei colleghi e per scambiarsi giudizi e lazzi.
Il laboratorio e la libica Farida Haggiagi
Noi abbiamo avuto la fortuna di assaggiare un gelato di semplice yogurt al naturale, realizzato da Marco Viel della gelateria Delizia di Belluno, dalla eccezionale cremosità e dallo splendido equilibrio di acido e dolce, nonchè un gelato al Recioto di amarone e ciliege sotto spirito, vera opera d’arte culinaria, creato da Federica Ricci e dal marito Alessandro Ferro della Gelateria Ecobiologica Gaia di Parma, un gelato dal gusto incredibile dove la vinosità del recioto e il gusto della ciliegia si fondono e inebriano il palato.
Federica Ricci e Alessandro Ferro preparano il gelato ecobiologico allo sherry
Andrea Soban di Valenza prepara il gelato tricolore