(Leonardo lelli, assaggiatore professionista di caffè)
da Milano, Giovanna Moldenhauer
Saeco per questo anniversario speciale ha organizzato una cena con le ricette di Aurora Mazzucchelli, chef una stella Michelin del ristorante Marconi in provincia di Bologna, e il torrefattore gourmet bolognese Leonardo Lelli dove dall’antipasto al dolce il caffè è stato interpretato per celebrare la grande passione e l’innovazione che sono propri dell’azienda del gruppo Philips.
La scelta della location è andata su Asola | Cucina sartoriale rooftop restaurant di The Brian & Barry Building in centro a Milano. L‘arredo e i complementi del ristorante sono declinati su diverse tonalità dal marrone al bruciato creando un ulteriore fil rouge con il tema della serata. Matteo Torretta, executive chef di Asola, ha condiviso il secondo piatto.
(Aurora Mazzucchelli, chef una stella Michelin del ristorante Marconi in provincia di Bologna – ph Alessandra Locatelli)
Il 2015 segna infatti tre decadi da quando Saeco ha pioneristicamente proposto un nuovo modo di gustare il caffè tra le pareti domestiche. Risale infatti al 1985 il lancio della prima macchina superautomatica per l’espresso che ha permesso agli amanti del caffè di gustare per la prima volta nel comfort della propria casa un espresso di qualità. Da allora Saeco ha guidato l’evoluzione della cultura del caffè a casa brevettando il gruppo erogatore removibile presente nella primissima macchina la Superautomatica,innovando la tradizione e lo stile italiano, unendo la sua passione per l’innovazione, la tradizione e lo stile italiani. Altre tappe importanti sono state la creazione nel 1996 del primo cappuccinatore automatico, l’ideazione nel 2004 delle macine in ceramica al 100% che preservano l’aroma estratto dai grani indipendentemente dalla miscela che viene utilizzata, il filtro AquaClean, ultima novità, che evita di eseguire il processo di decalcificazione per oltre 5000 tazzine. Le macchine per l’espresso Saeco sono realizzate con una sapiente cura artigianale restando accattivanti nel design.
Stefano Folli, presidente e amministratore delegato Philips Italia, Israele e Grecia ha introdotto l’evento: “Questo anniversario è un momento molto importante per l’azienda: dal 1985 i progettisti Saeco sono impegnati nel perfezionare l’esperienza domestica dell’espresso. Da sempre il gusto irresistibile e avvolgente è parte dell’identità italiana e il caffè è uno stile di vita. È proprio per estrarre la parte migliore di ogni chicco che in questi 30 anni Saeco ha messo a punto più di cento brevetti. Il nostro amore e la nostra passione ci guidano nel progettare e offrire macchine straordinarie che permettano agli amanti del caffè di tutto il mondo di gustare ciò che più gli sta a cuore: un caffè di qualità, in base ai propri gusti e in qualsiasi momento”.
(Insalatina di capesante marinate al caffè)
In seguito Leonardo Lelli assaggiatore professionista di caffè, che da vent’anni seleziona diverse miscele da tutto il mondo ne segue personalmente tutti i passaggi dalla torrefazione alla macinatura, ha commentato l’evento e introdotto Aurora Mazzucchelli che ha eseguito una breve presentazione dei suoi piatti.
L’antipasto era un’insalatina di capesante marinate con caffè El Naranjal preparata con un infuso di caffè alle spezie cardamomo e pepe nero africano, alloro, carote e sedano, ed è stato servito con una crema di fagioli bianchi e prezzemolo.
(Spaghetti con cozze al profumo di limone e caffè)
Seguivano spaghetti con cozze al profumo di limone e caffè Barahona, cru arabica della Repubblica Domenicana macinato. Entrambi sono stati abbinati con Conte della Vipera 2014 di Cervaro della Sala composto all’ottanta per cento di Sauvignon con un 20% di Semillon. L’antipasto era armonico con il vino, abbastanza con gli spaghetti dove le cozze al profumo di caffè erano predominanti.
(Branzino d'amo alla plancia con spuma di crema al caffè)
Il secondo piatto, realizzato da Matteo Torretta, Branzino d’amo alla plancia con spuma di crema al caffè, era perfettamente cotto, equilibrato nei vari accostamenti degli ingredienti è stato abbinato a un Pinot nero 2013 di Frank Haas. L’accostamento esaltava i pregi gustativi del piatto.
Il dolce creato da Aurora Mazzucchelli era una Zuppa d’ananas con ravioli di ricotta, perle di caviale al caffè Sidamo cru arabica dell’Etiopa, pinoli e uvetta. Piatto squisito non concordava con il marsala Buffa superiore riserva proposto in abbinamento.
La cena si è rivelata estremamente interessante per l’interessante e inusuale connubio dei diversi ingredienti con il caffè create dagli chef Mazzuccelli e Torretta. Nessuno dei piatti aveva note amaricanti, dando invece nell’assaggio un equilibrio gustativo. L’antipasto e il secondo piatto, rispetto alle altre due preparazioni, ci hanno conquistato.