da Rimini, Ilaria de Lillo
La Romagna continua a garantire eventi di prestigio per intrattenere gli amanti della buona tavola. Infatti la rassegna “A lume di cantina” propone per tutto agosto altri incontri in agriturismi e tenute sulle colline di Rimini alla scoperta delle aziende agricole del territorio.
Il prossimo appuntamento sarà il 23 agosto a Coriano nella Tenuta Santini. I fratelli Francesco, Enrico e Sandro Santini accoglieranno il pubblico nell’azienda ereditata dai padri fondatori per descrivere ogni bottiglia nel dettaglio, far degustare i prodotti di punta e condividere la missione di famiglia e il sogno che continuano a coltivare con il supporto tecnico dell’enologo toscano Lorenzo Landi, Remigio Bordini e il professore Piero Meldini.
I visitatori potranno passeggiare nei 27 ettari dell’azienda Santini e visitare gli ambienti storici della zona vinificazione e della barricaia. I produttori descriveranno la tecnologia di cantina e concluderanno con una degustazione. Grazie alla possibilità di condizionare la temperatura dei vari fermentini in acciaio questi vini maturano in condizioni ottimali dalla terra alla botte. Il fiore all’occhiello dell’azienda che sarà oggetto di discussione nella degustazione è l’autoctono Sangiovese, prodotto di punta perché caratteristico della zona, della tradizione di famiglia e per dare la giusta dignità a questo vino dei colli riminesi.
Si comincia dal Beato Enrico, un vino che nella prima vinificazione vide l’unione di due Sangiovesi primitivi sopravvissuti a un’annata molto difficile, per questo dedicato al nobile pellegrino ungherese Enrico che giunse a Rimini malato e lì morì. Si tratta di un vino dal colore intenso e dal sapore legnoso, da bere accompagnando carni rosse e piatti sostanziosi. Il secondo è Cornelianum, un Sangiovese Superiore che prende il nome dal fundus Cornelianus, la vasta tenuta agricola che la famiglia patrizia dei Corneli qui possedeva. E di fatti è un vino nobile, con equilibrio tra ossatura e freschezza aromatica, elegante e ottimo per accompagnare con carni alla brace e erbe di campagna dell’Osteria del Vizio.
La terza degustazione è il Battarreo, nato da uve Sangiovese, Cabernet e Merlot affinato in barrique. Lo stemma civico del comune di Coriano è un campo azzurro sormontato da due gigli e un cuore, simbolo dei Sassatelli che nel XIV secolo conquistarono il castello del paese alla caduta dei Malatesta: ad esso inneggia il bianco Sassatello, aggraziato sia al naso sia al palato, offerto in degustazione con formaggi della zona, uno su tutti lo squaquerone. E per concludere con le bollicine c’è il frizzante Ale, un vino che per la buona persistenza degli aromi varietali è perfetto sia per aprire sia per chiudere un pasto.