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L'evento

Premio sparkling menu, cinque semifinalisti: ora il miglior piatto abbinato al Cuvette Brut

05 Agosto 2015
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Il Premio Sparkling Menù è nato nel 2001 con l’obiettivo di promuovere la cultura del Franciacorta a tutto pasto.

Il tema del concorso è infatti la ricerca di abbinamenti congeniali che valorizzino il Franciacorta come bollicina dotata di un corpo e ricchezza tale da non doverla relegare al semplice consumo da aperitivo, ma al contrario come abbinamento ideale a tutto pasto. Grazie alla sua complessità aromatica e alla generosità gustativa Villa Cuvette Brut millesimato si è sempre dimostrato il Franciacorta per eccellenza in grado di essere il perfetto protagonista di questo messaggio. Con la collaborazione di noti ristoratori e importanti locali, la filosofia dello Sparkling menù è stata via via apprezzata ed esaltata da un numero sempre più vasto di consumatori, tanto da rendere oggi il concorso un imperdibile appuntamento dell’abbinamento vino/cibo che ispira appassionati e sommelier. 


 

Al fine di promuovere la filosofia del premio e il prestigio dei Franciacorta Villa anche in questa edizione il concorso si è sviluppato nel corso di due anni. Le tappe sono iniziate a ottobre 2014 e si sono concluse a giugno 2015. 


Nella fase di preselezione vengono vagliate e privilegiate solo le proposte di ristoranti in cui la figura dello chef gioca un ruolo dominante in materia di rispetto delle materie prime e selezione degli ingredienti, professionalità complessiva, immagine e personalità, coerenza dei menù rispetto all’abbinamento proposto. In seguito durante la fase di definizione dei locali, un gruppo di ispettori visita le strutture in diverse serate concordate con il ristoratore al fine di valutare il piatto proposto per il concorso. L’assaggio della portata (la giuria esamina un solo piatto per singolo locale) ha lo scopo di verificare la corrispondenza delle caratteristiche sopra indicate e soprattutto in virtù dell’abbinamento “a tutto pasto” con il Franciacorta Cuvette Brut millesimato. Al termine delle diverse tappe la giuria seleziona i cinque locali finalisti e il rispettivo piatto Sparkling prescelto per la finale. La premiazione avviene, come ormai tradizione dall’inizio del concorso, a settembre durante una serata nel caratteristico borgo, dove ha sede l’azienda franciacortina, dove verrà proclamato il vincitore della XI edizione Sparkling Menù. Il vincitore sarà colui che, tra i cinque locali, sarà riuscito a presentare un piatto perfetto nell’abbinamento con il Franciacorta Cuvette Brut 2007.
 


L’ultima tappa del concorso, che ha concluso quindi l’edizione 2015, si è tenuta al Michelangelo ristorante gourmet dell’Aeroporto di Milano Linate che allieta i palati dei viaggiatori (e non solo) con un viaggio nel gusto, in tema con gli aerei che si vedono decollare dalla splendida vetrata. 

Lo chef del ristorante, Michelangelo Citino, ha un excursus professionale di tutto rispetto. Dopo un debutto nelle cucine del maestro Gualtiero Marchesi, a un incontro con Davide Oldani a cui ha fatto seguito un’esperienza al ristorante Quisisana di Capri. Le scene internazionali di Parigi e di Montecarlo l’hanno visto protagonista prima della direzione del T-Design Café della Triennale di Milano e dell’apertura, circa un anno e mezzo fa, del ristorante presso l’Aeroporto di Linate.

Il menù realizzato con l’esclusivo abbinamento di diversi Franciacorta Villa comprendeva il piatto, valutato dai giornalisti ed esperti presenti, Tagliolino cacio e pepe al curry, ricci di mare e melissa, creativo, con una grande attenzione alla qualità degli ingredienti. L’abbinamento con la Cuvette è risultato di buon equilibrio.

Il Franciacorta Cuvette, dedicato da Alessandro Bianchi alla figlia Roberta per il matrimonio con Paolo Pizziol, è prodotto con prevalenza di uve Chardonnay cui è unito il 15% di Pinot nero. Dopo un affinamento parziale in barrique il vino rifermenta, per la presa di spuma, almeno 42 mesi in bottiglia prima della sboccatura.
 


Solo oggi sono stati definiti, tra tutti i concorrenti, i cinque finalisti di ristoranti italiani ed esteri e i loro piatti.

Aqua cotta realizzato dallo Chef trentino Giuliano Baldessari del Ristorante Aqua Crua a Barbarano Vicentino dell’omonima provincia.

Riso Carnaroli extra di Cascina Belvedere, mantecato al caffè, burrata e limoni canditi con emincé di coniglio in agrodolce creato da Carmelo Sciarrabba, nato in Brianza da genitori siciliani, del Castello di Casiglio a Erba.

Riso carnaroli, selezione Zaccaria, mantecato con barbabietola ed erborinato della Valle del Savallo preparato dallo chef Alberto Riboldi del Castello Malvezzi a Brescia.

Pancetta di maiale senese, variazione di patate e profumo di nocciola proposto dallo Chef Luca Bellanca del Ristorante Metamorphosis a Lugano.

Pancettina di maiale in crosta di pistacchio di Teo Fernetich, appartenente ai JRE, del Ristorante San Rocco a Verteneglio in Istria.

A breve durante una serata nel suggestivo borgo originario del XVI secolo, dove ha sede la cantina, verrà definito da un folto gruppo di giornalisti di settore, sommelier e opinion leader il vincitore in base a un’attenta valutazione delle materie prime, della fantasia e della passione degli chef.

Giovanna Moldenhauer