Sono circa 800 i pescatori del golfo di Termini Imerese in provincia di Palermo che operano con circa 400 natanti e praticano un tipo di pesca artigianale tutto l’anno.
E se si considera anche l’indotto gli occupati nel settore sono più di 1.500. Negli ultimi anni, con la chiusura della pesca al pesce spada con la rete detta delle “spadare” si è assistito ad una rapida crisi del comparto e sempre più pescatori stanno abbandonando l’attività tramandata nei secoli.
Sono alcuni dei dati emersi questa mattina, a Termini Imerese, durante la “Festa del Mare”, la tre giorni (fino a domenica 29) di workshop, laboratori gastronomici per adulti e bambini, cooking show, convegni e degustazioni che mira alla valorizzazione del pesce azzurro, delle politiche a sostegno della marineria locale e alla promozione e tutela del territorio nell’ottica di un’offerta turistica integrata.
Diffondere la conoscenza delle specie ittiche minori e del pesce azzurro; promuovere il suo consumo coinvolgendo sia i consumatori che gli operatori della ristorazione; sensibilizzare i produttori alla sostenibilità degli strumenti di cattura e alla stagionalità del pescato; creare un rapporto di stretta collaborazione tra gli operatori del settore con iniziative congiunte a tutela del mare. Sono questi gli obiettivi principali dell’iniziativa, realizzata dal Comune di Termini Imprese, grazie alla capacità dell’Amministrazione comunale di intercettare i fondi ministeriali del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e del Fondo europeo della pesca 2007-2013, che si svolge in un vero e proprio “villaggio del mare”, allestito nella zona della Marina: all’interno un’area convegno, un’area degustazione, uno spazio ludico dedicato ai bambini e un’area per gli operatori commerciali presenti negli stand.
“Stiamo profondendo le massime energie per assicurare nuove prospettive industriali al nostro territorio – ha sottolineato il sindaco Salvatore Burrafato – ma dobbiamo anche trovare soluzioni nuove che possano riportare la nostra città al centro dell’attenzione per lo sviluppo del turismo integrato attraverso la promozione del mare, del pescato locale. Il Ministero ha trovato interessante il nostro progetto collegato al territorio, che unisce gente di mare e di montagna, che fa della Festa del mare un luogo di aggregazione e che pone la nostra città sotto una nuova luce. Questa Festa del Mare assieme al pesce azzurro e all’economia legata al turismo devono poter assumere una valenza internazionale, come la tradizione dei nostri beni, dei nostri luoghi e della cucina siciliana”.
“Se si vuole valorizzare il territorio – ha detto Giovanna Segreto, del dipartimento Pesca Regione Sicilia – bisogna mettere a sistema la tutela dell’ambiente per rendere accoglienti i nostri luoghi più belli che intendiamo promuovere. Come sappiamo, non è semplice reperire fondi e gli enti locali hanno tante difficoltà di natura finanziaria, ma l’obiettivo è che tutti i fondi che arrivano possano restare e soprattutto essere spesi per il bene e la promozione del territorio. In questo senso, la nostra parte l’abbiamo fatta in pieno perché entro fine anno spenderemo quasi tutti i 22 milioni di euro che hanno fatto parte della vecchia programmazione e siamo già arrivati a 18 milioni”.
Giuseppe Sanfilippo, del Gruppo Azione Costiera di Termini Imprese, intervenendo su “Golfo di Termini Imerese, la Governance territoriale come fattore strategico di sviluppo locale”, ha sottolineato l’importanza del miglioramento della fruizione integrata della fascia costiera. “Bisogna fare uno sforzo con i pescatori – ha aggiunto – affinché si trasformino in operatori del mare in modo da inserire nuove occasioni di reddito nelle famiglie”. Giampiero Cappellino, del Gac Tonni e Tonnare, ha raccontato “L'itinerario Mediterraneo del gusto” ponendo l’accento sul cibo “che nei paesi del Mediterraneo è un elemento culturale e la chiave di lettura di un territorio”. Giuseppe Carruba, direttore di ricerca Arnas Maurizio Ascoli, ha spiegato l’importanza della dieta Mediterranea come strumento di prevenzione primaria di alcune malattie croniche e di Mario Sinopoli, dell’Istituto Superiore Protezione Ricerca Ambientale che ha raccontato i “Processi che portano alla produzione del pesce azzurro”.
“Oggi la Festa del Mare ci offre la possibilità di parlare ai giovani ai quali dobbiamo ricordare che dobbiamo fare con il pesce quello che vent’anni fa abbiamo fatto con l’agricoltura – ha spiegato Dario Cartabellotta, direttore Dipartimento Pesca Regione Sicilia – cioè valorizzare i nostri prodotti rispettando le regole comunitarie supportate anche dalla comunità scientifica che per esempio ci hanno vietato la pesca della neonata. Dopo anni passati a svuotare il mare dei pescatori, la pesca costiera artigianale, che è la più compatibile con l’ambiente, deve tornare a diventare protagonista nella nostra economia, i nostri pescatori sono i depositari della cultura marinara e della pesca mediterranea valori che adesso sono condivisi anche dall’Unione Europea”
Presenti alla Festa del Mare anche Simon Jabbour, capo dipartimento Esposizioni e Fiere, commissario del padiglione del Libano a Expo Milano 2015, e Antonino Iozza, in rappresentanza dell’istituto per l’Ambiente Marino Costiero-Cnr che sta portando avanti il progetto Azzurro di Sicilia, che promuove il pesce azzurro e che dopo una fase dedicata alla ricerca scientifica promuoverà nei prossimi giorni alcuni seminari a Milano ed Eataly a beneficio dei pescatori, dei pescatori e dei commercianti.
Un momento è stato dedicato al consumo e alla bontà delle ricette a base di pesce azzurro all’Associazione Tavola Italiana, con gli interventi di Stefano Goracci, ideatore dell’Associazione Tavola Italiana, dello chef Peppe Giuffré e di Dario Cartabellotta. A conclusione una degustazione di ricette a base di pesce azzurro, a cura dell'Ipseoa Mandralisca di Cefalù, con il contributo del Gac Golfo di Termini Imerese.
In occasione della Festa del mare sarà esposta per la prima volta la lastra funeraria in marmo, datata 1572 e ritrovata mesi fa all’interno della chiesa di Santa Maria della Misericordia, a Termini Imerese. Il reperto, che raffigura la pesca del tonno, sarà presentato sabato alle 10,30 nel Museo Civico “Baldassare Romano”, dove sarà esposto. Il museo amplierà gli orari di apertura: solitamente visitabile dal martedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 18,30 e domenica dalle 8 alle 12,30, in questa occasione sarà aperto al pubblico anche domenica pomeriggio.
Cooking show al via sabato pomeriggio. Chef emergenti del territorio locale e volti noti del panorama nazionale e internazionale, si daranno il cambio ai fornelli per dar vita a cooking show che ruoteranno intorno alle potenzialità del pesce azzurro in cucina. Si comincerà alle 18,30 nell’area congressuale con lo chef termitano Roberto Torregrossa, patron del ristorante Ameterra ,proporrà un “Filetto di triglia ripieno con ricotta di pecora al lime in crosta di pane e crema di pistacchi”, un piatto originale che si presenta come una sorta di sandwich in cui al pesce si accostano la ricotta e il pistacchio, ingredienti che esaltano il sapore della triglia. Sempre sabato, sarà la volta del noto chef di origine trapanese Peppe Giuffrè, presenterà invece “Polpette di sarde su passata di tenerume e finocchietto”, piatto tipico della cucina povera ma rielaborato dal maestro che ha accostato erbe usate in cucina dalle nonne. Un piatto che rappresenta l’unione fra terra e mare. La ricetta ha mantenuto il nome originale ma i tenerumi saranno sostituiti con erbe di stagione, per rispettare il naturale ciclo dei prodotti.
Domenica la kermesse assumerà i toni dell’internazionalità e le dimostrazioni e degustazioni saranno affidate prima a Salvatore Campagna, giovane chef del ristorante Secondo tempo di Termini Imerese, poi allo chef libanese Charbel Abou Samra.
Due appuntamenti con gli spettacoli: l’esibizione sabato, alle 21,30, di Anna Tatangelo e il cabaret di Toti & Totino domenica alle 19,30, in due serate presentate da Salvo La Rosa. Nella tre giorni spazio alle visite delle scuole, con iniziative diversificate per gli alunni delle elementari e medie e per quelli degli istituti superiori.
C.d.G.