Si svolgerà sabato la “Giornata Internazionale della Cucina Italiana” celebrata da chef, ristoranti e food lovers
È dedicata alla “Parmigiana” la “Giornata Internazionale della Cucina Italiana” celebrata da chef, ristoranti e food lovers che in oltre 70 paesi la cucineranno sabato 17 gennaio secondo la ricetta tradizionale per proteggere l’identità del vero Made in Italy.
È quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’International Day of Italian Cuisines (IDIC) promosso da ITchefs, Gruppo Virtuale dei Cuochi Italiani. Una occasione straordinaria – sottolinea la Coldiretti – per ricordare un piatto che più di nove volte su dieci viene offerto senza alcun rispetto per gli ingredienti originali, sulle tavole e nei supermercati di tutto il mondo.
La vera Parmigiana ha origine nel mezzogiorno d’Italia in Campania, Calabria e Sicilia, ma negli ultimi decenni è diventata popolare nel resto d’Italia e in tutto il mondo. Gli ingredienti principali, anche se sono ammesse piccole variazioni, sono le melanzane, la farina, le uova, olio extravergine di oliva, salsa di pomodoro, basilico, mozzarella di bufala e Parmigiano Reggiano o Grana padano che troppo spesso all’estero vengono indegnamente sostituiti con prodotti di imitazione che – sottolinea la Coldiretti – non hanno nulla a che fare con quelli originali.
Il parmigiano reggiano ed il grana Padano sono infatti i due prodotti tipici più imitati nel mondo che diventano Parmesao in Brasile, Regianito in Argentina, Reggiano e Parmesano in tutto il Sud America o Parmesan dagli Stati Uniti al Canada, dall'Australia fino al Giappone, ma anche “Grana Pardano”, “Grana Padana” o “Grana Padona”, solo per citare le più colorite e smaccate imitazioni.
La contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari Made in Italy fa perdere all’Italia oltre 60 miliardi di euro di fatturato che potrebbero generare reddito e lavoro in un difficile momento di crisi, secondo una analisi della Coldiretti. In altre parole all’estero sono falsi circa 2 prodotti alimentari venduti come italiani su tre. L' “agropirateria” internazionale infatti utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che richiamano all'Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale.
Bisogna combattere un inganno globale per i consumatori che – continua la Coldiretti – causa danni economici e di immagine alla produzione italiana sul piano internazionale cercando un accordo sul commercio internazionale nel Wto per la tutela delle denominazioni dai falsi ma occorre cogliere anche l’occasione dell’Expo per far conoscere la vera produzione italiana. È importante quindi che questa straordinaria occasione di valorizzazione del Made in Italy agroalimentare rappresentato dall’Expo sia accompagnata da misure per rafforzare controlli e tutela ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’apprezzare la decisione del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina di realizzare un grande forum a marzo con gli Enti di controllo europei e internazionali per costruire un maggiore coordinamento di tutte le agenzie che lavorano per combattere un fenomeno come quello dell’italian sounding.
C.d.G.