L’elenco comprende 103 cantine tra tutte le venti regioni italiane. Appuntamento a Verona il 18 aprile alla vigilia del Vinitaly. Dopo otto anni per la prima volta il produttore piemontese non sarà presente con un suo vino. Toscana in testa con 24 aziende. Dodici quelle all’esordio. Etna in grande spolvero
Saranno 103 le cantine italiane presenti ad OperaWine 2020 che si terrà sabato 18 aprile 2020 al palazzo della Gran Guardia di Verona. Si tratta della nona edizione.
Quest'anno gli esperti di Wine Spectator hanno scelto di portare all'interno delle sale del palazzo veronese tutte le regioni italiane, per dare una visione completa del panorama vitivinicolo del nostro paese. La predominanza è sempre quella di Toscana (24 cantine), Piemonte (16) e Veneto (13). Etna in grande spolvero con tre cantine su sei presenti. Non mancano le sorprese, come ha rivelato Luciano Ferraro sul Corriere, dall'Irpinia alle Cinque Terre e la Lunigiana, passando per la Valtellina, la Maremma, Manduria e Gattinara. La Basilicata schiera ben tre cantine. Nell'elenco delle cantine di quest'anno (4 nomi in meno rispetto al 2018), conferme per tutti i nomi storici: Antinori, Frescobaldi, Tenuta San Guido (Sassicaia), Biondi Santi, Tasca d’Almerita, Allegrini, Ferrari, Giacosa, Marchesi di Barolo, Castello Banfi, Ornellaia e Planeta.
Sono dodici, invece, le cantine presenti per la prima volta: Nervi Conterno, la cantina del Gattinara, e Vajra (Piemonte); Tramin e Maso Martis (Trentino-Alto Adige); la valtellinese ArPePe (Lombardia); la ligure Terenzuola; Tommaso Bussola dalla Valpolicella; la maremmana Rocca di Frassinello dell’editore-vignaiolo Paolo Panerai; San Giusto a Rentennano; l’irpina Nativ; la pugliese Felline con il suo Primitivo; e infine Graci, protagonista del Rinascimento enologico dell’Etna. Torna nel gruppo dei 103 l’eretico Gravner, il friulano dei vini lungamente macerati nelle anfore georgiane.
E c'è un assente illustre: Angelo Gaja, presente dalla prima edizione di Opera Wine, come confermato da Wine Spectator, ha scelto di non partecipare.
Ecco la lista completa
- Binomio
- Masciarelli
- Elena Fucci
- Paternoster
- San Martino
- Odoardi
- Vincenzo Ippolito
- Feudi di San Gregorio
- Mastroberardino
- Montevetrano
- Nativ
- Quintodecimo
- Cleto Chiarli e Figli
- Tenuta Pederzana
- Bastianich
- Gravner
- Jermann
- Livio Felluga
- Marco Felluga
- Famiglia Cotarella (già Falesco)
- Terenzuola
- ArPePe
- Bellavista
- Ca’ del Bosco
- Nino Negri
- Rainoldi
- Garofoli
- Umani Ronchi
- di Majo Norante
- Aldo Conterno
- Cavallotto
- Elvio Cogno
- Falletto di Bruno Giacosa
- G.B. Burlotto
- G.D. Vajra
- Giuseppe Mascarello & Figlio
- Marchesi di Barolo
- Massolino
- Michele Chiarlo
- Nervi Conterno
- Paolo Scavino
- Produttori del Barbaresco
- Renato Ratti
- Roagna
- Vietti
- Felline
- Gianfranco Fino
- Tormaresca
- Cantina Sociale di Santadi
- Tenute Sella & Mosca
- Benanti
- Graci
- Morgante
- Passopisciaro (Tenuta di Trinoro)
- Planeta
- Tasca d’Almerita
- Cantina Terlano
- Cantina Tramin
- Elena Walch
- Ferrari
- Maso Martis
- Tenuta San Leonardo
- Altesino
- Antinori (Guado al Tasso & Castello della Sala)
- Biondi-Santi
- Boscarelli
- Canalicchio di Sopra
- Carpineto
- Casanova di Neri
- Castello Banfi
- Castello d’Albola
- Castello di Ama
- Castello di Volpaia
- Eredi Fuligni
- Fontodi
- Il Poggione
- Le Macchiole
- Lisini
- Marchesi de’ Frescobaldi
- Ornellaia
- Rocca di Frassinello (Castellare di Castellina & Feudi del Pisciotto)
- San Felice
- San Filippo
- San Giusto a Rentennano
- Tenuta San Guido
- Valdicava
- Arnaldo Caprai
- Lungarotti
- Tabarrini
- Grosjean
- Allegrini
- Cesari
- Gini
- Le Colture
- Leonildo Pieropan
- Maculan
- Masi
- Mionetto
- Nino Franco
- Prà
- Roberto Anselmi
- Tommaso Bussola
- Zenato
C.d.G.