È possibile una sintesi tra lo Champagne e il Prosecco? Non è un paradosso, ma l’idea che è venuta a Vinicola Serena, storico produttore di Prosecco e una delle pochissime aziende italiane a essere proprietaria di un’etichetta di Champagne.
La risposta è stata la creazione di un evento, che ha visti coinvolti circa quaranta ristoratori del nord est, istituzioni locali e giornalisti, nel corso del quale i due protagonisti di traino del mondo del vino contemporaneo hanno potuto mostrare le loro risorse.
(Davide Paolini)
“De Rerum Bulla”, questo il nome dell’evento, si è svolto nella tenuta Villa Arfanta di Tarzo in provincia di Treviso e ha voluto avvicinare i due vini nella comunanza delle bollicine: “Ci sono molte identità tra questi due vini – ha affermato il Gastronauta Davide Paolini intervenuto nel corso della serata -. I tratti comuni sono straordinari, perché sono capaci di grandi abbinamenti: il nobile Champagne è perfetto anche con la mortadella mentre il prosecco è un vino a tutto pasto capace di valorizzare qualsiasi portata”. Paolini ha ricordato come, in pochi anni il Prosecco abbia percorso una strada straordinaria ed inimmaginabile, passando dall’essere riconosciuto come l’umile “frizzantino” fino ad impersonare oggi il vino italiano più venduto nel mondo .
Queste parole hanno scatenato un lungo dialogo condotto da Paolini tra i ristoratori presenti, la cui sintesi è stata espressa dallo stesso Paolini: “Il prosecco può essere definito un “vino in jeans” ma non dimentichiamo che alcune sue espressioni sono di altissimo livello e capaci di sostenere qualsiasi portata . D’altro canto la più grande innovazione sarebbe quella della pizza e Champagne che a mio avviso rappresentano un binomio perfetto”.
La serata, che è stata allietata dal Quartetto d’Archi Pezzé, ha anche celebrato i 135 anni di attività di Vinicola Serena, ieri sera rappresentata da due generazioni: quella di Giorgio che è a capo dell’azienda, da Luca e da Chiara, che rappresentano il futuro di questa storica realtà italiana. “L’evento di questa sera – ha sottolineato Giorgio Serena , vicepresidente del Consorzio del Prosecco Doc – ribadisce che la qualità del vino è determinante per il mercato e per l’immagine dell’Italia nel mondo. Il Prosecco è l’eccellenza del nostro territorio ed i due devono aiutarsi a valorizzarsi l’un l’altro ”. Affermazioni confermate da Luca Serena, export manager dell’azienda che ha ricordato come Vinicola Serena stia allargando le sue relazioni, non solo in Europa ma anche negli altri continenti, proprio spingendo sulle bollicine di qualità. Per Chiara Serena, marketing manager dell’azienda, un risultato ottenuto anche grazie ad una attenta politica di marchio.
C.d.G.