Grande emozione per il momento celebrativo delle 250 vendemmie della famiglia Boscaini al Vaio dei Masi, che è stato anche occasione per la consegna del 41° Premio Masi, in un’edizione speciale.
La cerimonia, condotta dal giornalista di Radio 24 Alessandro Milan, si è tenuta presso i nuovi spazi della sede Masi “Monteleone21” attualmente in costruzione, resi disponibili e svelati per la prima volta in questa occasione. Primo a salire sul palco è stato il Presidente di Masi Agricola e Vicepresidente della Fondazione Masi Sandro Boscaini per i saluti e i ringraziamenti, per poi iniziare il racconto della storia della famiglia evocando il Vaio dei Masi. Tra le iniziative, si è fatto cenno al podcast “Buon tempo! 250 anni di Masi”, che si sviluppa in otto puntate realizzate in collaborazione con il giornalista Matteo Caccia di Radio 24 e disponibili sul sito Masi e sulle principali piattaforme di ascolto, tra cui Spotify. Si è passati poi al presente e al futuro dell’azienda per cui la parola è passata all’Amministratore Delegato, Federico Girotto che ha raccontato le principali novità di prodotto, tra cui “Fresco di Masi”, e della Masi Wine Experience. L’Ad ha illustrato il progetto dell’innovativo complesso polifunzionale “Monteleone21”. Un progetto architettonico ambizioso nel segno della sostenibilità che racconta l’heritage di Masi, ma anche la contemporaneità e rappresenta l’impegno della storica cantina verso il territorio della Valpolicella Classica. A seguire, è stato il momento del commento sui nuovi progetti da parte di Raffaele Boscaini, settima generazione della famiglia, Direttore Marketing e Coordinatore del Gruppo Tecnico Masi, che ha raccontato del piacere di accogliere i consumatori nelle sedi Masi, una “necessità” per il mondo del vino, in cui la cantina diventa un palcoscenico dove il vino è protagonista.
Si è giunti quindi al secondo momento della serata: dedicato alla consegna del 41° Premio Masi con la chiamata sul palco del comitato di Presidenza: Isabella Bossi Fedrigotti, Presidente della Fondazione Masi, il Vicepresidente Sandro Boscaini e il Segretario Marco Vigevani. È stata Isabella Bossi Fedrigotti a raccontare le motivazioni per cui nell’anno della 250esima Vendemmia della famiglia Boscaini, il Consiglio di Fondazione ha pensato di unire eccezionalmente nel Grosso d’Oro Veneziano il Premio Civiltà Veneta e il Premio Internazionale Civiltà del Vino, a significare che oggi è il momento di onorare gli emblemi della “Civiltà Veneta” e della “Cultura del Vino” con il massimo riconoscimento. Il Premio Grosso d’Oro Veneziano è stato consegnato, in quanto emblema della civiltà del vino, al Great Wine Capitals Global Network nelle persone di Catherine Leparmentier Dayot, Managing Director, e Juan Maria Saenz de Buruaga, Vice Presidente. A salire sul palco per la premiazione, il sindaco di Verona Damiano Tommasi e Paolo Arena, Presidente della Commissione Promozione e Turismo della Camera di Commercio di Verona, che è stata fautrice dell’ingresso di Verona in questo importante network globale. Il Premio Grosso d’Oro Veneziano è stato poi consegnato a un emblema della civiltà veneta: la Procuratoria della Basilica di San Marco per l’alta rappresentatività del monumento simbolo di Venezia nel mondo, a cui unisce l’impegno nella conservazione e valorizzazione della Basilica di San Marco, Patrimonio dell’Umanità Unesco, e nella promozione di iniziative culturali e museali di grande qualità.
Sono poi saliti sul palco Alessandra e Giacomo Boscaini, rispettivamente Direttore Vendite e Export Manager e Brand Ambassador di Masi, che hanno ringraziato gli importatori e i giornalisti giunti da tutto il mondo, raccontato le celebrazioni che si tanno svolgendo nei principali mercati in cui è presente Masi, citando il momento dell’apertura di una bottiglia di “Vajo dei Masi”, il prezioso Amarone dedicato all’anniversario. Un Amarone della Valpolicella Classico Doc imbottigliato dopo 25 anni dal raccolto, disponibile dal 14 ottobre in una esclusiva edizione limitata di 2500 magnum per celebrare i 250 anni dalla prima vendemmia della cantina. Si è arrivati alla fine dello spettacolo con un brindisi speciale della famiglia Boscaini al completo sul palco, con anche i piccoli dell’8° e della 9° generazione, seguito dal ringraziamento a tutti i 170 collaboratori del Gruppo.
La cena di gala ha visto la partecipazione di oltre 300 ospiti, accolti dalla famiglia Boscaini e dal top management Masi nel nuovo fruttaio monumentale di “Monteleone21”. Un luogo che si è rivelato per la sua atmosfera immersiva ed esperienziale. Il menù è stato studiato e realizzato a quattro mani dallo chef Giacomo Sacchetto del Ristorante La Cru di Romagnano, stella Michelin dal 2021 e anche stella Verde dal 2022, e Vitangelo Galluzzi, Chef della Masi Wine Experience. Un sodalizio nato dalla condivisione della stessa filosofia: l’approccio sostenibile, l’acquisto delle materie prime attraverso la filiera dei piccoli produttori locali, la proposta enogastronomica ispirata dal territorio. Tra i piatti di questo speciale menù il Vitello brasato all’Amarone con verza Moretta, castagne e tartufo nero della Lessinia, in abbinamento all’Amarone dell’anniversario – il “Vajo dei Masi” 1997 Amarone Classico della Valpolicella Doc. Ad accompagnare l’evento, la musica dal vivo e una selezione di tre cocktail a base di vino: “Fresco Tonic”, con Fresco di Masi; “Reciojito” a base di Recioto Angelorum e “Canevel – Americano Sbagliato”, creato con il Millesimato di Canevel.
Sandro Boscaini, Presidente di Masi ha commentato: “Un evento atteso, di grande significato, ancor più per me che ho avuto l’onore di partecipare a quello per i 200 anni nel 1972, quando abbiamo inaugurato la nuova cantina di invecchiamento. Oggi siamo lieti di poter riunire istituzioni, importatori, collaboratori e imprenditori italiani e stranieri nella nuova location “Monteleone21”, per festeggiare questo traguardo e raccontare la Masi del futuro. Per l’occasione abbiamo pensato a un’edizione del tutto straordinaria del Premio Masi, come segno di devozione alla nostra terra e alla cultura storica delle Venezie”. In mattinata si è tenuta, presso le Possessioni Serego Alighieri una verticale/orizzontale di sette decenni di Amarone, dagli anni Cinquanta ad oggi, condotta dal Gruppo Tecnico Masi alla presenza di un parterre di giornalisti di riferimento a livello internazionale arrivati da tutto il mondo. Protagonisti assoluti del primo flight sono stati il Costasera e la sua Riserva per un’analisi sull’evoluzione dell’Amarone nei diversi decenni, a partire dal 1958. Il secondo flight è stato dedicato all’analisi dei cru a partire dagli anni Settanta, focalizzato sulle differenze dei terroir, avendo in degustazione i preziosi Vaio Armaron di Serego Alighieri, Mazzano e Campolongo di Torbe.
Un incontro speciale è avvenuto nel pomeriggio tra la dirigenza di Masi e gli importatori da tutto il mondo, ambasciatori del territorio della Valpolicella e dei vini Masi in oltre 30 Paesi (Stati Uniti, Canada, Germania, Svezia, Norvegia, Finlandia, Cipro, Uk, Irlanda, Spagna, Portogallo, Slovenia, Croazia, Serbia, Albania, Romania, Malta, Germania, Svizzera, Austria, Francia, Giappone, Cina, Repubblica Ceca, Polonia, Uruguay, Venezuela, Montenegro, Serbia, Estonia, Isole Caymann). Un incontro di aggiornamento sullo stato attuale e condivisione dei progetti strategici per il futuro. La tradizionale firma della Botte di Amarone è stata posta dai due premiati di quest’anno: la Procuratoria della Basilica di San Marco a Venezia, rappresentata dal Procuratore Bruno Barèl, che ha ottenuto il premio “per il suo contributo alla preservazione dei valori della ‘Civiltà Veneta’” e il Great Wine Capitals Global Network – rete delle Grandi Capitali del Vino Mondiali, rappresentata da Catherine Leparmentier Dayot, Managing Director, premiata per l’attuale fondamentale contributo alla “Civiltà del Vino”.
C.d.G.