di Michele Pizzillo
Inneggiare alla bellezza è quanto mai opportuno in questo periodo, vista l’azione criminale in corso nell’Est Europa che non risparmia persone e bellezze artistiche realizzate nel corso dei secoli e che difficilmente si potranno ripristinare.
Però l’idea che la bellezza fluida dell’olio sia ovunque e, quindi, farne il tema di Olio Officina Festival 2022, Luigi Caricato, ideatore e direttore della kermesse l’ha esplicitata molto prima che qualche mente criminale ricorresse alle armi per la propria sete di potere. E, quindi, è una pura casualità – ma ben venga, dato che l’olivo è anche l’albero della pace – che l’olio della bellezza si celebri mentre si sentono i rumori sinistri delle armi, visto che è il tema portante dell’undicesima edizione di Olio Officina Festival, in programma a Milano dal 17 al 19 marzo, negli eleganti locali e l’annesso accogliente chiostro del centralissimo Palazzo delle Stelline, location ideale per l’unica manifestazione in Italia e nel mondo a fare cultura sull’olio in modo originale e inusuale, intrecciando i vari campi del sapere, con “il chiaro obiettivo di far conoscere il valore e i pregi, sia nutrizionali – per il corpo e per la mente – sia economici, di un alimento millenario, ormai presente tutti i giorni della nostra vita nelle sue molteplici forme, eppure incredibilmente ancora considerato, in Italia, poco più di una commodity”, spiega Luigi Caricato, autore di diversi volumi e studi dedicati all’olio extravergine di oliva.
Caricato, nel corso della presentazione del festival, ha evidenziato che non parliamo di olio extravergine di oliva, ma di una ampia varietà di oli con 538 cultivar ufficialmente riconosciute e censite dal Sud Italia – dove gli uliveti da sempre sono parte integrante del paesaggio e della cultura – fino alle terre più estreme del Nord, come la provincia di Bolzano e le regioni Piemonte e Valle d’Aosta dove ora, con l’innalzamento delle temperature, è resa possibile la coltivazione. Quindi tante le tipologie di olio disponibili in commercio, ognuna delle quali custodisce colori, profumi e sapori della terra d’origine. Una variegata presenza di oli peculiari che si riflette e si sprigiona nella tanto apprezzata cucina regionale italiana -“regione che vai, cucina che trovi”-, di cui l’olio è una componente fondamentale.
Non solo in cucina, però, perché l’olio è un prezioso elemento della natura, il “grasso buono” caratterizzato da molecole antiossidanti che lo rendono unico e inimitabile. Il principio è semplice: l’oliva contiene sostanze che la pianta ha elaborato per difendere e salvaguardare i propri frutti; le medesime molecole antiossidanti preservano l’olio prolungandone la vita; di conseguenza, anche quando lo si assume, o per via alimentare, o per usi esterni, si ottengono i medesimi benefici. Ne erano ben consapevoli già gli antichi greci che utilizzavano l’oro verde – alimento dalla storia millenaria e portatore di potenti e prodigiose proprietà – come unguento miracoloso per la cura di ferite, come medicinale e nelle preparazioni cosmetiche per ammorbidire la pelle, rendendola viva, elastica e lucente.
E, così, da Olio Officina Festival 2022 partirà il messaggio che l’olio è sempre stato un alleato per la bellezza (nella cosmesi e nella cura del corpo e dell’anima, ci tramandano gli storici), per cui in un paese dove l’enogastronomia vale il 25% del pil ed è tra le principali motivazioni di viaggio “è doveroso valorizzare anche la realtà dei frantoi – dice Caricato -, ovvero il sacro luogo in cui le olive, da corpo vegetale solido, si tramutano, per estrazione meccanica, in corpo liquido. I frantoi, al pari delle cantine, hanno tutte le carte in regola per interessare il turista curioso e quindi, spazio all’oleoturismo. Ma, spazio anche agli oli del mondo perché l’olio è anche dialogo e identità così, ai tanti oli italici in degustazione, attraverso una inedita rassegna di oli internazionali, ad un vasto pubblico, Olio Officina Festival darà la possibilità di avvicinarsi ad oli prodotti in altre parti del mondo. Gli oli che si potranno assaggiare provengono da Spagna, Tunisia, Marocco, Turchia, Israele, Argentina, Australia, California, Giappone. Da non perdere la masterclass di extra vergini dell’Andalusia a cura del capo panel ed esperto di mercati internazionali Marcello Scoccia che farà conoscere le peculiarità degli oli di questa importantissima e prestigiosa regione spagnola. Si sa che Caricato non tralascia niente per rendere sempre più ricco questo evento davvero unico, così anche per l’11esima edizione il programma è talmente vasto che è molto difficile poterlo sintetizzare. Accenniamo solo che questa volta l’accoppiata perfetta sarà pane&olio con l’evento “Pane in Piazza Forum”. Nonché la consegna dei premi la cultura dell’olio, a quello de “Le forme dell’olio” e “Le forme dell’aceto”. La mostra “Bellezza made in Italy sott’olio” e, ovviamente, non mancherà l’annullo filatelico con i bozzetti realizzati dall’illustratrice Stefania Morgante che elogia la bellezza dell’olio attraverso l’immagine di una figura femminile.