ore 19.19 “La barrique se usata correttamente consente di elevare la qualità del vino”
ore 19.16 “L’investimento che si fa in cantina occorre ribaltarlo nel marketing” (applausi in sala)
ore 19.14 Alessio Planeta.” Come è organizzata la sua struttura commerciale?” Gaja:”Ho viaggiato molto io. Ma ritengo che questo settore debba essere potenziato”
ore 19.12 Fabrizio Carrera:”Nel Sudtirol hanno concepito una capsula che indichi la regione di provenienza. Che ne pensa?” Gaja:”L’idea è intelligente, ma preferirei che non mi venisse obbligato”
ore 19.09 “In passato ho avuto contatti per venire in Sicilia. Tachis mi consigliò l’Etna, ma vedo che è già affollato”
ore 19.06 “La Sicilia ha fatto passi da gigante: è la terza dopo Piemonte e Toscana. Anche la Campania è messa bene ma non ha la vostra capacità imprenditoriale”
ore 19.04 Bonetta dell’Oglio.”Cosa pensa dei vini naturali?” Gaja:”Grande rispetto, chi li fa è un valoroso”
ore 19.02 Falgares:” Nella docg barbaresco solo nebbiolo?” Gaja:”Si”
ore 19.00 “Ho dubbi sulle denominazioni regionali, vanno usate con buon senso”
ore 18.59 “La crisi non è ancora finita”
ore 18.58 Alma Torretta (giornalista): “Cosa pensa di Slow Food?” Gaja: “Fenomeno importante che ha intercettato l’interesse dell’estero”
ore 18.55 Josè Rallo (produttrice): “Come cambierà il disciplinare del Brunello di Montalcino?” Gaja: “l’importante è che resti a base Sangiovese”
ore 18.54 “Un prodotto di lusso deve essere autentico”
ore 18.52 Massimiliano Montes: “Suo padre non era d’accordo con questa modernizzazione del vino. Ha avuto ragione lei?” Gaja: “Era normale che ci fossero visioni diverse ma lui mi ha lasciato fare le mie scelte”
ore 18.48 I consigli di Angelo Gaja: “Meno televisione, essere tolleranti, rispettare i colleghi, farsi perdonare il successo, scegliere i candidati, rispettare la dignità del vino, imparare a raccontare il vino, inglese lingua veicolare, mercato europeo mercato di casa, reti di impresa, aggregazioni”
ore 18.41 “Città del vino: li vedo bene nel tutelare il paesaggio del vino, ho dei dubbi su altre attività”
ore 18.39 “Basta col vino nelle piazze”
ore 18.38 “Il vino fa bene. Bevuto con il cibo è una medicina”
ore 18.36 “L’alcol del vino è diverso da quello di altre bevande. Il processo di realizzazione del vino è naturale, quello di distillazione no”
ore 18.33 “La forza dell’Italia? Sono 35 mila produttori”
ore 18.20 “La Cina è un mercato lontano. Occorrono aziende ben strutturate per questo mercato e molti investimenti. E solo il 12% del vino bevuto in Cina arriva dall’estero”
ore 18.15 “In Cina succede anche questo : vini italiani e francesi rietichettati e trasformati in doc”
ore 18.00 “Il vino italiano non può crescere se non ci sono controlli. Lo scandalo metanolo ad esempio fece perdere di colpo il 35% dell’export”
ore 17.54 “Dopo lo scandalo metanolo il consumatore ha iniziato a leggere sull’etichetta il nome del produttore piuttosto che il nome del vino”
ore 17.50 “L’Italia deve produrre per vendere con un valore aggiunto più elevato: rafforzare la fascia 3 – 9 euro franco cantina”
ore 17.46 “Tachis è un uomo straordinario non chiamiamolo consulente, è un altro livello”
ore 17.45 “Veronelli è il più grande giornalista del vino che ha avuto l’Italia”
ore 17.44 “Joseph Riedel inventò il bicchiere Borgogna: a lui il mondo del vino deve fare un monumento”
ore 17.43 “Scelta pazza la scelta di aggiungere i vini del sud a quelli del nord per abbassarne l’acidità”
ore 17.39 “DOC Piemonte copre una zona troppo vasta”
ore 17.36 “Tanti auguri per la DOC Sicilia, ma tenete presente che si modifica qualcosa”
ore 17.35 “Antinori inventò la categoria ‘vino da tavola’ fu una rivoluzione”
ore 17.32 “Il mondo del vino in Italia è flagellato dagli aiuti pubblici che tengono in vita chi non dovrebbe esserlo”
ore 17.28 “Negli anni ’70 nel nord si producevano vini fragili, acidità eccellente, gradazione alcolica troppo bassa”
ore 16.56 “La competizione della fascia alimentare è durissima”
ore 16.55 “Lo champagne non mostra debolezze perché nessuno può competere con lui”
ore 16.42 “L’Italia può giocare con due carte vincenti: le varietà internazionali e quelle autoctone.”
ore 16.28 “Dopo 50 anni di attivita’ ho voglia di raccontare quello che visto”