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L'evento

L’alta cucina milanese diventa accessibile a tutti: 12 chef all’edizione 2018 di Taste of Milano

08 Maggio 2018
CLAUDIO-SADLER CLAUDIO-SADLER


(Claudio Sadler)

di Michele Pizzillo, Milano

Andrea Berton del ristorante “Berton”, Stefano Cerveni della “Terrazza Triennale”, Roberto Conti di “Trussardi alla Scala”, Francesco Germani di “Balthazar”, Keisuke Koga e Guglielmo Paolucci del “Gong”, Nobuya Niimori di “Sushi B”, Denis Pedron e Domenico Soranno di “Langosteria”, Giuseppe Postorino del “Da Noi In”, Andrea Provenzani de “Il Liberty”, Claudio Sadler del ristorante “Sadler”, Luca Seveso e Giuseppe Rossetti di “Maio Restaurant”, cosa rappresentano, così, insieme? 

L’alta cucina milanese, è ovvio. Che sarà proposta in quattro giorni, tutta insieme, e in una sola location. Perchè Taste of Milano, anche per la nona edizione, sarà espressa da 12 fra i migliori ristoranti e chef della città lombarda e permette di farla conoscere attraverso 60 grandi piatti, proposti però a prezzi piccoli. Confermandosi, così, l’evento food più interessante e divertente dell’anno. E siamo in una città che il titolo di capitale mondiale del food potrebbe già averlo meritato. Perché sono tanti gli eventi cittadini che permettono di declinare l’offerta gastronomica milanese in tutte le forme immaginabili. Ogni volta, però, sembra una scoperta nuova. Taste mette insieme scoperta, divertimento e convivialità, i veri capisaldi della manifestazione; a cui, aggiunge la possibilità di incontrare gli chef che possono condividere i propri  piatti con gli oltre 22.000 visitatori con la passione per il buon cibo che sono attesi al “The Moll” in Porta Nuova, il quartiere più tecnologico della città. Qui, dal 10 al 13 maggio, Taste of Milano si rinnova a partire dal look: nuovo logo, nuovi colori. Una nuova immagine per esprimere l’evoluzione di un format che continua ad esprimere la capacità di coniugare consolidate collaborazioni a continue sperimentazioni segnando un nuovo percorso per gli eventi food.

L’evento, insomma, vuole essere lo specchio di un mercato della ristorazione in continua evoluzione e per questo il 2018 vede un mix di volti noti del festival e numerose realtà alla loro prima partecipazione. Tant’è che la 12esima cucina, per la prima volta ospiterà “I Maestri in Cucina Ferrarelle”, che metterà insieme un grande chef e un maestro pizzaiolo per un’esperienza di gusto straordinaria. I maestri pizzaioli che parteciperanno sono Corrado Scaglione, Giuseppe Vesi e Francesco Vitiello, mentre gli chef sono Iside de Cesare, Marco Mattana, Giulio Coppola e Fabrizio Sepe. Il menu di ogni chef è, come d‘abitudine, di 4 portate che raccontino la propria filosofia di cucina. Il tema del piatto speciale lancia una sfida ai nostri chef: la creazione o riproduzione del piatto che ha fatto scattare in loro la scintilla e la passione per la cucina. Molteplici le ispirazioni: dall’amore che la nonna metteva nell’impasto alla memorabilità di un aroma, dall’ammirazione per un grande maestro all’ardore per la ricerca della perfezione nelle cotture. Ed è, questa storia dell’ispirazione, senz’altro una iniziativa originale, oltre che una sorta di messaggio per i giovani che studiano alle scuole alberghiere per intraprendere il mestiere di cuoco.

Il programma di Taste of Milano è ricco di attività, e di proposte diciamo collaterali al cibo che proporranno gli chef coinvolti nell’iniziativa. Così il Birrificio Angelo Poretti presenterà la vasta gamma delle proprie birre, caratterizzate dalla combinazione e selezione di luppoli, in tre diverse tipologie di degustazione che spaziano dal momento dell’aperitivo al dolce. Diageo, con il suo portfolio Reserve, sarà al centro di un focus particolare sulla “cocktail culture”, visto il suo portfolio Reserve (la collezione dei marchi più prestigiosi dall’heritage unico come rum Zacapa, gin Tanqueray No, Ten e il whisky Johnnie Walker): anima della partecipazione è la World Class Academy, uno spazio dedicato ai cocktail d’autore, palcoscenico di un intenso calendario di corsi per scoprire le migliori tecniche della miscelazione e gli ultimi trend del bartending italiano e internazionale. Mentre l’Enoteca Trimani coinvolge il pubblico con una selezione di vini pensata per accompagnare i sapori con etichette classiche e originali, emergenti e famose. Più di 50 etichette per raccontare terre, denominazioni, vitigni e vignaioli meglio di qualunque libro di testo, in modo divertente e unconventional. Quindi, il visitatore di Taste assaggerà vini che raccontano una storia e un territorio, tutti serviti in bicchieri Paşabahçe, calice ufficiale dei Taste Festivals Italia.

La passione per il cibo non significa solo assaggiare, ma anche mettersi in gioco, dicono gli organizzatori di Taste. Così, fra le novità di questa edizione, c’è Taste Arena. In questo spazio aperto alle tifoserie, i partecipanti, come in un vero e proprio derby del gusto, si sfidano a suon di ricette in sfide di 30 minuti. Si può partecipare in coppia, in gruppo o come singolo o semplicemente tifare la ricetta preferita. Nell’era dei social network l’aspetto e la presentazione di ogni piatto sono fondamentali quanto il suo sapore. Imparare a catturare l’essenza attraverso uno scatto per condividere l’esperienza è l’obiettivo del palinsesto dedicato a mini corsi di fotografia di piatti tramite smartphone e macchine professionali. Altra novità della manifestazione di quest’anno, è la partecipazione attiva del canale Discovery Food Network che presenta in un proprio spazio il format “E questo a che mi serve?”: Gli intervistati devono indovinare l’utilizzo e il nome di misteriosi utensili da cucina e le risposte più divertenti saranno messe in onda sul canale 33 del digitale terrestre. Disponibile anche un’area kids, dove i bambini si potranno divertire con mini laboratori di cucina per imparare ad apprezzare il cibo sano e genuino.  Disponibili 3 biglietti, con costi e offerte differenti da 18 a 70 euro, per vivere l’evento secondo il proprio stile. Per informazioni www.tasteofmilano.it 

ALCUNI DEGLI CHEF PRESENTI ALL'EVENTO


(Andrea Berton)


(Domenico Saronno e Denis Pedron)


(Guglielmo Paolucci e Keisuke Koga)


(Luca Seveso e Giuseppe Rossetti)


(Niimori Nobuya)