“Interessante, varia e ben organizzata”. Sono i tre aggettivi con i quali Alberto Buratto dell’azienda vinicola Baglio di Pianetto definisce l’incoming che si è tenuto per l’intera giornata di ieri a Palermo presso il Grand Hotel Piazza Borsa.
Una delle tappe che ha visto impegnate le aziende siciliane e i buyers e giornalisti dei paesi dell’area BRIC e del Nord Europa. “L’internazionalizzazione – afferma Dario Cartabellotta, direttore generale dell’Irvv, promotore ed organizzatore dell’evento – passa attraverso delle strategie. L’incoming è una di queste: si tratta di “patti” in evoluzione perché è necessario investire nel lungo e medio periodo. I vini siciliani piacciono e ne viene riconosciuta l’alta qualità. Su questo bisogna puntare ed investire. Sulla Cina anni fa ha investito la Francia ed ora gode dei risultati. Ci sono nuovi mercati sui quali noi adesso possiamo e dobbiamo investire. L’India è uno di questi”.
Soddisfatte le aziende siciliane vitivinicole che ieri hanno partecipato all’incontro: “Si tratta sicuramente di tappe costruttive – commenta Patricia Mejia di Caruso&Minini – che, per noi, servono ad incrementare il nostro export che attualmente si attesta al 65 per cento della produzione”. E per altri a crearlo: “Il contatto in Svezia – dice Carmelo Bonetta del Baglio Cristo di Campobello – dove noi adesso esportiamo è nato proprio grazie ad un incoming organizzato da Michele Shah a Venezia a novembre del 2009”. E c’è proprio lei, Michele Shah, wine writer e consulente di marketing, dietro l’organizzazione impeccabile dell’evento: “L’obiettivo – dice – è rafforzare e sensibilizzare i nostri partners esteri nei confronti dei produttori e dei vini siciliani, ma nello stesso tempo rafforzare e sensibilizzare i produttori siciliani verso il mercato estero. Creare un ponte valido insomma e concreto in vista di eventi che si terranno nel 2012 all’estero ed ai quali stiamo già lavorando”.
S.P.