di Manuela Zanni
Parte da SanLorenzo Mercato la preview sul convegno “Il Valore della Biodiversità: dai legumi ai prodotti delle aree montane” organizzato in collaborazione con la condotta Slow Food Palermo e che si svolgerà domani, 23 luglio a Gangi all'interno della manifestazione “Memorie e Tradizioni”.
A presentare la due giorni Francesco Sottile del dipartimento di Colture Arboree dell’Università degli Studi di Palermo e vice presidente Slow Food Sicilia insieme a Carmelo Giunta, fiduciario della condotta Slow Food – Alte Madonie. C’erano anche Giuseppe Ferrarello, Sindaco di Gangi; Serena Milani, segretario generale della fondazione Slow Food per la Biodiversità: “o assistito alla nascita dei presìdi slow food e oggi me ne sento la madrina – dice la Milani -. Avere assistito allo sviluppo di questa idea è per me motivo di orgoglio che mi sprona a proseguire questo lavoro in modo da estendere questo marchio anche a livello europeo”.
(Piero Sardo)
Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità: “La difesa della biodiversità può essere fatta solo dai piccoli produttori grazie al profondo rapporto che si crea con la terra ecco perché è nostro dovere tutelarli”. “Siamo arrivati a un evento come Memorie e Tradizioni perché riteniamo che siano un inestimabile patrimonio da tutelare contro l'oblio del tempo”, dice il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello. Il convegno ha come tema i legumi che hanno anche ricevuto l’attenzione da parte dell’Onu, che ha definito il 2016 l'anno internazionale dei legumi. Si offre una preziosa occasione per ragionare sulle opportunità che questi alimenti offrono e sul contributo che la nostra biodiversità può garantire al consumatore. Il tema della biodiversità, centrale per Slow Food, evidenzia un approccio innovativo in relazione non solo con il territorio, ma anche con chi coltiva e produce in territori in cui si fa lo sforzo continuo di trasformare i limiti in opportunità.
(Serena Milani e Giuseppe Ferrarello)
Lo straordinario scenario naturale offerto da Gangi, borgo più bello d’Italia, unita al valore intrinseco rappresentato da una manifestazione come “Memorie e Tradizioni” con il coinvolgimento dell’Università di Palermo e di Slow Food Sicilia, appare, dunque, un’occasione importante che mette insieme competenze ed esperienze per un approfondimento che vuol tener conto del ruolo della ricerca e delle acquisizioni scientifiche, dell’esperienza nazionale ed internazionale di Slow Food e, in ultimo non per importanza, dei produttori che operano in aree complesse del territorio regionale e della politica agricola.