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L'evento

Il Teroldego, Foradori e la cucina di Monaci delle Terre Nere: che serata a Zafferana Etnea

05 Maggio 2017
da_sinistra_lo_chef_Bleri_Dervishi_Theo_Zierock_figlio_di_Elisabetta_Foradori_Guido_Coffa_Founder_Monaci_delle_Terre_Nere__Seguiranno_le_etichette_e_i_piatti da_sinistra_lo_chef_Bleri_Dervishi_Theo_Zierock_figlio_di_Elisabetta_Foradori_Guido_Coffa_Founder_Monaci_delle_Terre_Nere__Seguiranno_le_etichette_e_i_piatti



(Bleri Dervishi, Theo Zierock e Guido Coffa)

Tra grandi vini e piatti eccellenti, l'evento organizzato dal country boutique hotel Monaci delle Terre Nere di Zafferana Etnea è stato un vero successo. 

Da un lato i piatti abilmente preparati dallo chef Bleri Dervishi, giovanissimo, 23 anni, nato in Albania, cresciuto e formatosi in Italia. Dall'altro lato i vini della cantina Foradori, azienda trentina che ha contribuito al recupero del Teroldego, grazie alla produzione secondo i principi biodinamici, un grande terroir e la passione di una famiglia di vignaioli da generazioni. A rappresentare la Foradori, Theo Zierock, tra i più giovani in casa Foradori: “Lavoriamo con vitigni autoctoni e vinifichiamo solo al 100 per cento in purezza. Il vitigno principale è il Teroldego, l'80 per cento della nostra produzione. Mia mamma a 19 ha preso in mano un’azienda, lei vendeva vino sfuso in paese.  Insieme a mio padre, genetista, hanno avuto il coraggio di non espiantare i vecchi vitigni di Teroldego a favore dei più famosi in quel momento Merlot, Cabernet,  Savignon, ma piantare i vecchi geni del Teroldego e questa ora è la base della qualità e l’autodifesa che la pianta riesce ad avere”. La Foradori ha portato a Zafferana sei etichette: Pinot grigio Fuori pista 2015 e Nosiola Fontana Santa 2015 per i bianchi; Teroldego 2015, Sgarzon 2015, Morei 2015 e Granato 2013. 

In cucina Bledi ha dato il meglio di sé, presentando sei portate molto interessanti. Si comincia con Aggiughe, salsa al prezzemolo e fior di latte. Poi calamaro, chips di riso nero, mortadella, caffe e arancia impanata, un piatto dai contrasti particolari ma molto interesanti. Il primo era uno gnocco di patate, il suo brodo e piselli. Due i secondi: coniglio ripieno di olive e finocchietto, cipolla, zenzero e crema inglese al Maiorchino; calamarata al prezzemolo. Come dolce, una granita alla melissa e crumble di cacao amaro.

ALCUNE IMMAGINI DELLA SERATA


(Acciughe, salsa al prezzemolo e fior di latte)


(Calamaro, chips di riso nero, mortadella, caffè e arancia impanata)


(Coniglio ripieno di olive e finocchietto, cipolla, zenzero e crema inglese al maiorchino)


(Theo Zierock)