(Alfredo Tesio, Alessandro Scorsone, Stefano Carboni e Walter Filiputti)
di Fabiola Pulieri
A Roma, nella sede della stampa estera, Walter Filiputti, ex vignaiolo, enomanager, wine maker, sommelier e attualmente docente universitario presso la facoltà di agraria di Milano ha presentato il suo libro “Storia moderna del vino italiano” edito da Skira Editore.
La sede della presentazione non è stata scelta a caso vista la rilevanza che sta conquistando il nostro vino nel mondo e proprio il Presidente della Stampa Estera, Alfredo Tesio, ha dichiarato: “Abbiamo molto piacere che questo libro venga presentato qui perché già 15 anni fa noi parlavamo di vino italiano sulle nostre testate all'estero e oggi è diventato il vino più importante esportato nel mondo, il nostro contributo in qualità di comunicatori è sempre più rilevante”.
Numerosi sono stati gli ospiti che sono intervenuti, tra cui Alessandro Scorsone, sommelier e noto volto televisivo, Daniele Cernilli alias Doctorwine, Umberto Gambino e molti giornalisti della stampa italiana ed estera che, moderati da Stefano Carboni titolare della MG Logos, hanno dato vita a dibattiti interessanti e interessati a studiare il fenomeno del “vino italiano” negli aspetti legati alla crescita, al territorio, all'evoluzione delle cantine e ai personaggi che hanno reso il vino uno dei biglietti da visita più importanti per l'Italia all'estero.
(Walter Filiputti)
Questo libro, che racconta attraverso 500 pagine e centinaia di immagini il meraviglioso viaggio del vino italiano negli ultimi 50 anni, è nato come libro universitario, come ha raccontato lo stesso autore: “Il vino è uno degli argomenti più interessanti per raccontare l'Italia, per capire come è cambiata e, quando mi sono reso conto che mancava un testo di riferimento e che i miei alunni non avrebbero mai potuto sapere come siamo arrivati al vino di oggi se nessuno avesse raccolto i pensieri e gli accadimenti dell'ultimo cinquantennio, ho deciso di contattare Attilio Scienza ed altri tre amici e colleghi e raccontare a tutti ciò che noi sapevamo e avevamo vissuto. Ho voluto realizzare una sorta di bussola per i naviganti in cerca di risposte. Il resto lo ha fatto la società editrice Skira che mi ha dato il sostegno per realizzarlo”.
Durante la presentazione, Alessandro Scorsone è intervenuto a sostegno dell'idea che il vino è un mezzo di comunicazione e sono le vicende che lo riguardano che hanno fatto del nostro vino un importante ambasciatore del Made in Italy nel Mondo. Ha poi aggiunto che “il vino italiano è un vero biglietto da visita che trasmette un messaggio importante. L'attuale presidente del consiglio per esempio, a dimostrazione di ciò, quando va in visita all'estero porta sempre in dono una scatola di vini e in moltissimi casi chi riceve il vino in regalo contatta le aziende per conoscerle e acquistare i vini direttamente”.
Il punto di vista con cui si osserva in questo libro il fenomeno del cambiamento e della crescita del vino italiano negli ultimi cinquant'anni è interessante perché scritto da una persona che lo ha vissuto da dentro. Tramite gli occhi di Filiputti e di tutti coloro che hanno contribuito alla stesura del libro, grazie alle loro conoscenze ed esperienze si viaggia attraverso territori, famiglie e personaggi che hanno fatto la storia del vino e hanno dato vita ad etichette che oggi sono conosciute e diffuse in tutto il mondo.
(Alessandro Scorsone)
Questo volume presenta, decennio dopo decennio, le aziende protagoniste della storia del vino dagli anni '60 sino ad oggi e a ciascuna viene dedicata una scheda illustrata completa della storia della casa vinicola e dei vini più rappresentativi. “Scriverlo è stato semplice – dice Filiputti – perché la storia l'ho vissuta in prima persona e insieme ai miei amici abbiamo dovuto solo ricongiungere i tasselli. Ognuno di noi aveva la sua piccola parte di vissuto da intersecare a quello degli altri. Il vino italiano è una storia personale, familiare ed economica di successo che ha portato i contadini a diventare imprenditori. Il cioccolato, l'olio e tanti altri prodotti, oggi, parlano il linguaggio del vino. La storia del vino è una storia di relazioni e reazioni, della capacità che abbiamo noi italiani di saper fare!”. Filiputti ha poi raccontato che in Italia “sono solo tre generazioni che facciamo vino e lo facciamo con entusiasmo, con passione ed è grazie alla capacità di saper cambiare, di innovare che ci siamo affermati in pochissimo tempo. Raccontando le nostre storie, le storie delle nostre famiglie siamo riusciti a vendere il nostro vino nel mondo facendolo apprezzare e in breve tempo il vino del contadino si è trasformato in un vino buono e bevibile”.
Secondo il sommelier Alessandro Scorsone oltre al modo di fare vino anche il linguaggio del vino stesso sta cambiando, si sta snellendo, ha imparato ad utilizzare termini comprensibili dagli estimatori, ma anche dalla gente comune. “Il vero traduttore per tutti noi deve essere il calice” ha affermato Scorsone.
La “storia moderna de vino italiano” a cura di Walter Filiputti è un'opera complessa che si divide in tre parti: la prima è dedicata al Rinascimento del vino italiano avvenuto grazie ad alcuni uomini che con le loro idee e la loro passione hanno cambiato la storia e con essa la fisionomia delle vigne italiane. La seconda parte riguarda l'innovazione e il periodo che ha visto i reali cambiamenti: dalle Doc al Vinitaly, dalla chimica al biologico, dallo studio dei terroir alla necessità di una formazione viticola ed enologica. La terza parte, infine, inizia con un viaggio attraverso la geografia e i paesaggi dei nostri vigneti per proseguire con una cronistoria delle eccellenze del vino italiano. Un ultimo capitolo è dedicato alle novità nell'ambito dell'architettura delle cantine moderne.
L'autore parlando di questo libro e rispondendo in particolare ad alcune domande arrivate dalla stampa estera ha mostrato un particolare trasporto verso la nuova generazione, verso questi giovani che lavorano nelle vigne, che studiano il vino in tutti i suoi aspetti e che nel loro futuro lavoreranno in questo settore e ha detto “il vino italiano ha bisogno dei giovani di oggi per rinnovare il sogno. E' importante conoscere il nostro passato ed esserne orgogliosi per prepararsi alle sfide del futuro”.
Storia Moderna del vino italiano
a cura di Walter Filiputti
Skira Editore
2016, edizione italiano e inglese
480 pagine, cartonato
€ 55,00