(L'assessore regionale della Sicilia all'agricoltura taglia la torta insieme al responsabile del Cluster Dario Cartabellotta)
da Milano, Michele Pizzillo
Il Bio-Mediterraneo è il cluster più esteso all’interno del sito di Expo.
E, non poteva essere diversamente perché la “fantastica”, è l’aggettivo utilizzato da Stefano Gatti, direttore generale della divisione partecipanti dell’esposizione, per indicare l’originale idea proposta dalla Regione Sicilia per raccontare a tutto il mondo l’affascinante e variegato mosaico di tradizioni, arti, saperi, innovazioni e risorse alimentari tipiche dell’area mediterranea.
Tant’è vero che dal 14 al 20 settembre, sarà proprio il Cluster Bio-Mediterraneo ad ospitare “La settimana della Dieta Mediterranea” e in occasione dell’apertura del weekend dei partecipanti di Expo 2015 che oggi e domani è riservato a questo Cluster, il responsabile unico della struttura, Dario Cartabellotta, ha voluto ricordare come il promotore di questa dieta, lo scienziato americano Ancel Keys , lo si possa definire una sorta di maniaco della teoria di evitarsi di ammalare, più che intervenire dopo per cercare di tenere sotto controllo il famoso colesterolo. A questo punto per Cartabellotta è stato facile sviluppare lo slogan dei tre temi conduttori del Cluster con cui si è presentato a ExpoGate: “armonia, salute e bellezza”: armonia perché la crescita di questa struttura è avvenuta in sinergia con tutti i paesi coinvolti; salute, e qui torna in ballo la Dieta mediterranea; bellezza perché “vogliamo che agricoltura, pesca e turismo diventino insieme un brand identificativo del Mediterraneo in tutto il mondo”, sottolinea Cartabellotta.
Che, prosegue: “Il Cluster Bio-Mediterraneo è segno di identità e di integrazione, con la Sicilia baricentro storico, culturale e produttivo di una ricca e autentica cultura mediterranea che si pone come cerniera tra l’Europa, l’Africa e l’Asia per costruire e promuovere un modello virtuoso di relazioni tra istituzioni, imprese e ricerca scientifica per lo sviluppo e la realizzazione di un grande progetto di Mercato mediterraneo del cibo”.
È ovvio che in questo contesto la Sicilia diventa la vera “Madre Mediterranea” sia per la sua naturale vocazione geografica sia come crocevia millenaria di civiltà, popoli e culture: Fenici e Greci, Romani e Bizantini, Arabi e Normanni, Svevi e Angioini, Spagnoli e Aragonesi e con simpatica ironia, Cartebellotta ha detto, “infine gli italiani”.
Non poteva mancare una considerazione su quanto avviene adesso nel Mediterraneo, “perché ci convince sempre di più che attorno al cibo dovremmo costruire un mondo di pace – dice l’assessore siciliano all’agricoltura Antonino Caleca -. Dobbiamo sforzarci perché intorno alle eccellenze alimentari si possano trovare tutti i popoli che con le loro culture e le loro specificità vogliono costruire un mondo migliore. I prodotti della terra con la loro indiscutibile qualità costituiscono il luogo ideale dove tutti possiamo incontrarci. Lo faremo in questi mesi in cui resteremo ad Expo”. Infatti nel Cluster Bio-Mediterraneo di cui la Sicilia è capofila, partecipano Albania, Algeria, Egitto,Grecia, Libano, Malta, Montenegro, Respubblica di San Marcino, Serbia e Tunisia. Paesi che si affacciano su 47.000 chilometri di costa che circonda un mare splendido.
Intanto con il weekend dei partecipanti la Sicilia che ha animato la manifestazione, è sbarcata a Milano con gli agrumi, olio, vino, l’alberello di Pantelleria, la cassata, il pane fatto da farine di antichi grani siciliani e il cioccolato di Modica. Mentre in apertura dell’incontro molto apprezzata è stata la colazione mediterranea con prodotti siciliani riservata ai bambini e a base di pane di grano duro, marmellate, succhi di arance di Sicilia, frutta secca e di stagione.