Ecco ci siamo, finalmente è tempo di Vinitaly e gli amici di Cronache di Gusto mi hanno chiesto i 10 vini imperdibili da poter assaggiare nel grande bailamme della fiera veronese. Non è semplice visti i numeri monstre che anche quest’anno saranno messi in campo, ovvero una cifra che oscilla intorno alle 4 mila cantine. Insomma, diciamo che il mio elenco purtroppo non sarà assolutamente esaustivo, ma figlio di assaggi che sono stati ripetuti durante l’anno, non ultimi durante le 3 giornate che invece abbiamo organizzato a Bologna con la recente Slow Wine Fair. Ma bando alle ciance e arrivo a raccontarvi alcuni produttori e alcuni vini che secondo me sono molto validi e valgono uno slalom tra i vari padiglioni.
Borgo Maragliano – Pad. 10 O4
Federico Galliano Brut Nature Blanc de Blanc 2014
Non c’è bolla piemontese che ormai non sia Alta Langa, ma se c’è una cantina che ha creduto in questa tipologia ancor prima che questa fortunata e rampante denominazione stesse crescendo a doppia cifra come accade ora è sicuramente questa azienda di Loazzolo, uno dei borghi più belli e minuscoli delle colline astigiane. Qui si realizzano spumanti di altissimo valore tra l’altro offerti a prezzi davvero molto concorrenziali, nonostante anche i tanti mesi che trascorrono sui lieviti. Da provare.
Vicara – Pad 10 Stand H3
Grignolino del Monferrato Casalese .G
Per non cadere sempre su Barolo e Barbaresco e per raccontare anche un’altra faccia – pulita, bella, fresca – ecco questa azienda fondata nel 1992 dalla fusione di tre aziende Visconti, Cassinis e Ravizza, da qui il nome. Due sono i vitigni che qui la fanno da padrone, la barbera e il grignolino, noi vogliamo esaltare soprattutto il secondo che su queste colline dà il meglio di sé regalando profumi elegantissimi, bocca austera e tannica e una beva salata e gustosa. W il grignolino!
Tenuta Mazzolino – Palaexpo Stand B11
Pinot Nero Terrazze Alte
Siamo in una terra dalle potenzialità enormi, purtroppo non comprese fino in fondo in primis da chi la abita e da chi ci lavora. Non è il caso di Francesca Seralvo super donna sprint del vino, capace, volitiva e soprattutto seria e determinata. Dal 2015 si dedica anima e corpo a questa cantina ereditata dal nonno, in pochi anni la sua impronta ha impresso una sterzata decisa alla qualità dei vini prodotti aggiungendo personalità e puntando molto sul pinot nero, i risultati sono molto buoni e sui questa etichetta prodotta nei vigneti più alti ecco si esalta la freschezza e la godibilità della varietà. Una goduria.
Tenuta Roveglia – Palaexpo Stand A4/A5
Lugana Limne
Basta pensare al Lungana come bianco con alto residuo zuccherino dedicato ai turisti tedeschi che hanno comprato mezzo Lago di Garda, Non è così, o almeno non è sempre così, non certo nel caso di questa azienda, che vede 3 donne al comando: Babettli, Sara e Vanessa Azzone. Il Limne è fragrante e, nascendo su un suolo fortemente argilloso-calcareo, ricchissimo di Sali minerali in bocca esplode con la sua leggerezza e sapidità. Un outsider che taglia il traguardo per primo.
Primosic – Pad. F Stand 24MMW
Ribolla Gialla Oslavia Riserva
Collio e Primosic sono un binomio imprescindibile, tanto che la prima bottiglia del nascituro Consorzio fu proprio la loro nel lontano 1967. Ora, che di vino ne è passato tanto sotto i ponti, la cantina è gestita dai fratelli Marko e Boris, affiancati dal padre Silvan. Per Primosic la ribolla è il vitigno del cuore e questa riserva quella più sperimentale e amata in modo viscerale. Un vino ancestrale, che grazie a un’attenta lavorazione e a una sensibilità enologica non indifferente non risulta mai troppo ricca o stucchevole, nonostante l’uva venga raccolta in lieve surmaturazione e la macerazione duri 24 giorni. Arriva a noi un bicchiere complesso, ricchissimo di carattere e profondo sia nella beva sia nei profumi. Riscatto orange!