Il 24 settembre 2016 ricorreranno i 300 anni dalla presentazione del Bando di Cosimo III con il quale si delimitavano le zone di produzione del Chianti Classico, del Valdarno di Sopra, del Pomino/Chianti Rufina, e del Carmignano.
Il bando costituisce il primo esempio di delimitazione di zona di origine dei vini in Italia in chiave moderna e trae origine da una lunga serie di esperienze commerciali che avevano ormai consolidato il valore qualitativo dei prodotti enologici di quei territori. Pochi mesi prima, esattamente il 18 luglio queste esperienze commerciali avevano portato all’emissione di un bando che regolamentava i controlli sui prodotti vinicoli commerciati con l’estero per mezzo di una Congregazione, un vero e proprio precursore di quello che sono gli attuali Consorzi di Tutela.
Sono quattro le zone per ”Il primo territorio di vino”:
Chianti Classico che nasce in zone collinari con terreni dalle caratteristiche uniche e con uve particolarmente adatte a queste condizioni.
Val d’Arno di Sopra dove la maturazione delle uve ed il loro stato sanitario sono favoriti dall’esposizione, dai suoli e dalle correnti d’aria rinfrescanti indotte dal fiume Arno.
Pomino – Chianti Rufina che trae dall’altitudine dei vigneti le proprie caratteristiche di eleganza e freschezza.
Carmignano che vede l’impiego, primo in Italia, del cabernet conosciuto come “uva francesca” probabilmente importato da Caterina de’ Medici a metà del ‘500.
Siamo di fronte ad un complesso di fattori storici e culturali di grande spessore e il bando di Cosimo III non fa che prendere atto di una situazione che già si protraeva da tempi remoti e sancire per scritto i valori qualitativi di questi territori con uno strumento che ribadisce come la Toscana sia una delle culle mondiali dell’enologia con un riconoscimento che affonda nella storia le proprie radici. Si riscontrano elementi innovativi e di grande modernità grazie a provvedimenti che anticipano di trecento anni le attuali leggi sulle Dop del settore vitivinicolo. Un primato che proietta la Toscana tra le zone di più alta tradizione storica nella produzione di vini di qualità.
Per celebrare questa importante ricorrenza la Doc Valdarno di Sopra offre una ricca serie di eventi che coprirà tutta la stagione autunnale ed invernale. Musica, teatro, sport, gastronomia e ovviamente degustazioni di vini di annate che arriveranno, per quanto possibile, molto indietro nel tempo.
Tutte le iniziative, caratterizzate dal logo creato appositamente per la ricorrenza, metteranno in grande evidenza le date ai vertici del tricentenario: 1716 – 2016 “I 300 anni del primo territorio di vino”.
Il momento culminante delle celebrazioni sarà costituito da un evento comune che si terrà in Firenze proprio nella data di emissione del Bando, ovvero il 24 settembre.
Nella storica Sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio si svolgeranno le celebrazioni del bando, una lectio magistralis a cura dell’Accademia dei Georgofili e tenuta dal Prof. Zeffiro Ciuffoletti su “Terre Uve e Vini di Toscana – A tre secoli dai Bandi di Cosimo III dei Medici” ed un talk-show centrato sulla storia di questi vini e sulle prospettive attuali di mercato.
A seguire, presso l’Accademia dei Georgofili sarà aperta al pubblico la mostra “Vite e Vino in Toscana: dai Medici ai nostri giorni. Tre secoli di storia”, realizzata in collaborazione con l’Accademia stessa.
Per la sera del sabato 24, è previsto uno spettacolo musicale con l’Orchestra del Maggio presso la Città della Musica. Lo spettacolo, anch’esso aperto al pubblico, avrà come tema quello delle arie musicali dedicate al vino, dai classici del melodramma fino al sound attuale. I festeggiamenti proseguiranno poi fino a tarda notte con un buffet dopo teatro con musica e ballo.
Il 25 settembre presso l’Opera Medicea Laurenziana, nei locali sottostanti i chiostri di San Lorenzo, sarà aperta al pubblico una rassegna dei vini delle quattro Denominazioni del bando alla presenza dei produttori con banchi d’assaggio e degustazioni guidate. Contemporaneamente sarà esposta una sintesi della mostra “Vite e Vino in Toscana” curata dall’Accademia dei Georgofili. Nelle Cappelle Medicee vi sarà la deposizione di una corona celebrativa sul sepolcro di Cosimo III de’ Medici.
Il 26 settembre presso il Borro, la tenuta Ferragamo a San Giustino Valdarno, il Consorzio Vald'arno di Sopra organizza una giornata di approfondimento sulle fattorie in Valdarno nel '700, a cura della Accademia del Poggio, sulle viti e vini di quei secoli, con il contributo del Cra di Arezzo, e con una provocazione letteraria partendo da Bacco in Toscana di Francesco Redi svolta da Marco Santagata. Naturalmente saranno degustati i vini della denominazione alla presenza degli allievi italiani del corso dell’Institute of Masters of Wine.