(La cantina Pietradolce)
di Manuela Zanni
Sarà la solidarietà, anche quest'anno, il filo conduttore dei due eventi, “In the Kitchen Tour” e il “Fundraising dinner 2018 – doniamo aria”, che si terranno il prossimo 2 ottobre nel territorio etneo.
Ancora una volta un prezioso sodalizio per la raccolta fondi a favore della ricerca sulla Fibrosi cistica. L’iniziativa verrà presentata martedì 26 settembre, ore 10 all’istituto professionale alberghiero Giovanni Falcone di Giarre in provincia di Catania. Quella di quest'anno sarà un’edizione speciale, poiché mette insieme, per una nobile causa, due iniziative già consolidate in passato. Da una parte il summit dei migliori Chef e pasticcieri d’Italia Chic, Fic, Conpait, capitanati da Pietro D’Agostino, una stella Michelin del ristorante “La Capinera” di Taormina in provincia di Messina e Seby Sorbello, presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei e Chef Patron del ristorante Sabir Gourmanderie di Zafferana Etnea, in provincia di Catania, che saranno protagonisti assieme ai produttori del territorio siciliano di un B2B a partire dalle ore 10 all’interno della bottaia della cantina Pietradolce dove gli chef interpreteranno ai fornelli i prodotti che ciascun produttore avrà portato sui banconi, seguendo il tema della sostenibilità. In serata, l’evento si sposterà a Radice Pura, a Giarre, in provincia di Catania, dove prenderà il via il “Fundraising Dinner – doniamo aria” uno degli eventi di beneficienza più importanti dell’anno, che vede insieme chef stellati, pasticcieri, personaggi dello spettacolo, calciatori e magistrati che si cimenteranno in una divertente gara culinaria tra mestoli e padelle i cui piatti saranno giudicati da una giuria composta da giornalisti del settore.
Per il B2B degli chef, il tema scelto è quello della sostenibilità in cucina che valorizza non solo le materie prime e territorio, ma pone l'accento contro gli sprechi e sui metodi di cottura alternativi che salvaguardano gli ingredienti riducendo i consumi ai minimi termini. Compiere scelte etiche in cucina, infatti, significa non solo porre attenzione alla provenienza e alla stagionalità degli ingredienti, ma anche al modo in cui ogni prodotto viene successivamente trasformato. Alla manifestazione saranno presenti, oltre alla dirigente scolastica Monica Insanguine, per la parte organizzativa l’imprenditore Claudio Miceli, promotore del Fundraising dinner, il direttore artistico Gino Astorina, lo chef Pietro D’Agostino responsabile per la Sicilia dell’associazione Chic Chef e promotore della decima edizione del B2B assieme a Seby Sorbello, presidente provinciale Fic e Peppe Leotta, delegato regionale Conpait; per la parte scientifica, Giuseppe Magazzù, past president della Società Italiana per lo studio sulla Fibrosi Cistica (Sifc) e professore ordinario di Pediatria e Fibrosi cistica al Policlinico di Messina, la presidente del comitato della Lifc, Liliana Modica, i componenti del consiglio direttivo Sabrina Gagliano e Elena Furnari, che insieme illustreranno i progetti di sviluppo della Lifc e l’importanza del sostegno alla ricerca, Maurizio Gibilaro, coordinatore provinciale Telethon, che per la prima volta quest’anno parteciperà all’iniziativa. I ragazzi degli istituti alberghieri “Falcone” di Giarre e “Pugliatti” di Giardini, anche quest'anno, offriranno il loro prezioso contributo in sala. L’evento quest’anno vede la direzione artistica di Gino Astorina, sul palco il conduttore Ruggero Sardo e un’ospite speciale, direttamente da Sanremo, Giovanna D’Angì.
Nel corso del B2B del mattino, con produttori, giornalisti, blogger e influencer si darà il via al dialogo con gli chef sul tema: ‘’Interpretare il cambiamento della cucina siciliana e italiana nei prossimi anni”, moderato dal giornalista Fabrizio Carrera, direttore di Cronache di Gusto. Un dibattito in merito all’offerta qualitativa dei prodotti dell’agroalimentare con uno specifico focus sul tema della sostenibilità, laddove fare scelte etiche in cucina significa non solo porre attenzione alla provenienza dell’ingrediente, alla stagionalità, ma anche al modo in cui ogni prodotto viene successivamente trasformato. Territorio, materie prime, non spreco e centralità dell’uomo, è dunque un paradigma attorno al quale alcuni degli interpreti più illuminati dell’alta ristorazione si stanno già muovendo. Cucinare consapevolmente significa rispettare le materie prime, valorizzandole in ogni fase, dalla produzione alla conservazione fino alla loro trasformazione finale, attraverso un metodo di cottura ideale che ne conservi gusto e proprietà. Significa minimizzare gli sprechi, sviluppando inventiva e creatività. La cottura è intesa, dunque, come celebrazione di un ingrediente e non come sua mortificazione.