(Crescenzo Scotti con il premio ricevuto per la festa del cappero)
Si è conclusa con successo la festa del Cappero di Salina, nelle isole Eolie, giunta alla sua edizione numero 25.
Organizzata dall’associazione Didime ’90, nel pomeriggio, a Palazzo Marchetti di Malfa, si è svolto l’incontro con i turisti.
Anna Di Natale, agronomo appassionata dell’isola, ha coinvolto i presenti in una conversazione tra storia, miti, qualità salutistiche, aneddoti, analisi sensoriale e trucchi in cucina sulla pianta del cappero di cui non solo i boccioli, ma anche i frutti (“cucunci”) e le giovani foglie rientrano nella preparazione di gustosi piatti, dall’antipasto al dolce.
Poi la conclusione nella piazza di Pollara dove tutti, turisti e isolani, hanno potuto assaggiare i diversi piatti tipici, preparati con cura dalle socie dell’associazione, dalle “pollaresi” e dai tanti ristoratori dell’isola, mentre il gruppo musicale Makume ha suonato per l’allegria di tutti. Il premio “Cappero in Fiore” che l’associazione Didime ’90 assegna ogni anno ad uno chef che si è distinto per l’uso del cappero nella sua cucina, quest’anno è stato assegnato a Crescenzo Scotti del Therasia Resort di Vulcano, con questa motivazione: “Crescenzo, ischitano di nascita e trapiantato a Vulcano ha evidentemente sempre avuto le isole nel cuore. Con il suo lavoro valorizza i prodotti delle Eolie, della Sicilia e del Mediterraneo tutto. Utilizza nella sua cucina e nelle sue ricette il cappero di Salina presidio Slow Food, comunicando così un territorio, le Isole Eolie, luogo di rara bellezza e prodotti alimentari di grande pregio. Siamo felici di avere persone del genere che portano avanti con amore e sacrificio il territorio. Con orgoglio consegniamo questo meritato premio”.
Crescenzo non ha potuto ritirare il premio di persona per motivi di lavoro, che ha appositamente realizzato dal maestro orafo palermitano Roberto Intorre.
C.d.G.
Ecco alcuni scatti della Festa del Cappero che si è svolta a Salina