Due giornate ricche di appuntamenti, masterclass, degustazioni in anteprima e un grande banco di assaggio.
Si è appena conclusa la terza edizione di DerthonaDue.Zero, l’evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi per valorizzare e diffondere la conoscenza del vino bianco ottenuto dal vitigno Timorasso, simbolo del Rinascimento dei Colli Tortonesi. Nei due giorni di manifestazione, la storica sede del Museo Orsi di Tortona è stata anche quest’anno teatro dei molti appuntamenti, a partire dal grande banco di assaggio dove appassionati e operatori del settore hanno potuto degustare in anteprima i vini dell’annata 2021, oltre alla produzione complessiva delle 53 aziende presenti. “Siamo davvero molto soddisfatti, questa manifestazione si è confermata un appuntamento centrale per diffondere la conoscenza dei vini Derthona ottenuti dal vitigno Timorasso – afferma Gian Paolo Repetto, presidente del Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi – Questo antico vitigno autoctono dei Colli Tortonesi è sempre più apprezzato dal pubblico così come dalla critica sia nazionale che internazionale grazie alla sua capacità di riuscire a restituire nel bicchiere il territorio di origine ed essere in grado, contemporaneamente, di sfidare il tempo con grande facilità”.
Anche quest’anno le colline del tortonese hanno accolto più di trenta giornalisti sia italiani che internazionali, che hanno potuto conoscere approfonditamente, grazie ad una degustazione professionale, le caratteristiche dell’ultima annata in commercio, la 2021, oltre ad alcuni campioni di vendemmie con più anni sulle spalle. “La stagione 2021 sulle nostre colline, è stata caratterizzata da un inverno non particolarmente rigido e da un’estate certamente asciutta – ha spiegato Davide Ferrarese, agrotecnico di VignaVeritas – Le annate calde, ormai, si susseguono con una certa frequenza negli ultimi anni, ma non sono tutte uguali e devono essere analizzate in modo puntuale per non cadere in facili generalizzazioni. Quest’annata, ad esempio, ha registrato temperature massime intorno ai 30 gradi nei mesi estivi, ma al tempo stesso anche fondamentali escursioni termiche, 15 gradi tra il giorno e la notte, a partire dalla metà di agosto, che hanno consentito al Timorasso di poter far emergere tutte le sue doti e peculiarità”.
Quasi scomparso all’inizio del nuovo secolo, quando si contavano solo 3 ettari, oggi il Timorasso trova spazio in 330 dei complessivi 1.250 ettari vitati presenti sui Colli Tortonesi per una produzione complessiva di poco più di un milione di bottiglie, ma con l’obiettivo di arrivare a tre in futuro. Non facile da coltivare e bisognoso di particolari attenzioni in vigna, il Timorasso dà il meglio di sé lungo le sei valli – Ossona, Grue, Curone, Scrivia, Borbera, Spinti – che da nord a sud disegnano questo territorio. Un’area molto vasta, caratterizzata da altitudini ed esposizioni differenti anche all’interno della stessa valle, e terreni argillosi, compatti, costituiti in molti casi anche dalle cosiddette marne di Sant’Agata Fossili, le stesse presenti lungo la dorsale che da Barolo arriva fino alla Toscana. “Dobbiamo ancora iniziare a raccontare nel dettaglio tutta questa incredibile biodiversità – ha aggiunto Gianni Fabrizio, giornalista e uno dei curatori della Guida del Gambero Rosso – Uno dei futuri compiti della critica sarà proprio quello di indagare tutte le singole caratteristiche che questo vitigno assume all’interno di un territorio così variegato e in grado di saper regalare sfumature differenti. Il Timorasso è un vino capace come pochi di dare il meglio di sé con il passare degli anni e in grado di sovvertire la storica considerazione dei vini bianchi italiani presente all’estero: la degustazione, durante la manifestazione, di molti vini perfettamente integri a più lustri dalla vendemmia ne è la dimostrazione”.
L’ultima edizione di DerthonaDue.Zero ha visto anche la nomina dell’Ambasciatore del Derthona 2023, iniziativa promossa dal Consorzio dei Colli Tortonesi per premiare il lavoro e la dedizione di quei professionisti del settore che ogni anno si impegnano a far conoscere questo territorio e il suo vitigno simbolo. Quest’anno il premio è stato assegnato a Enrico Crippa, chef del ristorante 3 Stelle Michelin Piazza Duomo di Alba (CN). “La famiglia Ceretto ed Enrico Crippa, sin dall’inizio della loro storia negli anni 2000 hanno dato spazio al Timorasso, inserendolo all’interno di una delle carte dei vini più prestigiose d’Italia, donandogli al contempo anche una grande visibilità a livello internazionale” ha spiegato il presidente del Consorzio. “Se il Timorasso è diventato così buono è anche per merito delle persone che lo fanno – ha dichiarato lo chef Enrico Crippa – Oggi il livello è davvero altissimo. Noi abbiamo sempre creduto nei vini bianchi del Piemonte, ecco perché abbiamo inserito nei nostri percorsi anche il Timorasso come grande rappresentante di questa categoria”. Infine, in occasione di Derthona Due.Zero è stato presentato Derthona Giovani: 20 produttori vitivinicoli e 12 aziende del settore food si sono uniti per promuovere, comunicare e valorizzare il territorio dei Colli Tortonesi attraverso l’organizzazione di eventi che coinvolgano le associazioni e le diverse realtà locali, la partecipazione ad eventi food and wine in Italia e all’estero e collaborazioni con enti scolastici e scambi culturali con altre associazioni giovani.
C.d.G.