Settemila visitatori in tre giorni per la XIII edizione di Contrade dell’Etna, l’evento che promuove i vini del vulcano con il coinvolgimento delle cantine del territorio, ospitato al Picciolo Etna Golf Resort di Castiglione di Sicilia.
Grande affluenza di pubblico fra gli stand delle 90 cantine che hanno preso parte alla manifestazione, la prima senza il fondatore Andrea Franchetti, scomparso a 72 anni lo scorso dicembre, e al quale gli organizzatori di Crew (che ha raccolto il testimone) e la famiglia dell’imprenditore hanno deciso di intitolare una borsa di studio in collaborazione con la facoltà di Agraria dell’Università di Catania. “Il successo di Contrade – dicono gli organizzatori – conferma lo straordinario interesse nei confronti del vino dell’Etna ma soprattutto ci dimostrano il grande intuito di Franchetti con la creazione di questo evento che nasce per divulgare una filosofia e anche per aprire un confronto. A noi è toccato raccoglierne il testimone e portare avanti le sue idee con la collaborazione del territorio e innanzitutto dei produttori che sin dall’inizio sono stati al nostro fianco in questa avventura. A loro e ai tanti appassionati diamo appuntamento al prossimo anno: alla XIV edizione su cui stiamo già lavorando”.
La produzione dell’ultima vendemmia sull’Etna ha raggiunto i 34 mila ettolitri, superando i 32 mila del 2019. Questo vuol dire che si è tornati a un imbottigliamento regolare: in crescita soprattutto i bianchi, oltre al Nerello Mascaleso, il vitigno che ha reso famoso in tutto il mondo il vino del vulcano. L’Etna oggi produce 4,5 milioni di bottiglie con 383 aziende, un terzo delle quali imbottiglia, sono 1.118 gli ettari di vigneti, il che ha comportato anche una valorizzazione immobiliare straordinaria e i prezzi dei terreni si sono moltiplicati.