Verso la fine di Expo, si fanno anche i conti. Il Cluster ha fatto segnare record di presenze e di incassi
A meno di due mesi dalla fine dell'Expo, dopo un avvio complicato e tumultuoso, il Cluster Biomediterraneo surriscalda i motori e prosegue con un programma ancor più ricco, coinvolgente e accattivante, come racconta peraltro in questi giorni il Corriere della Sera che lo definisce: “il Cluster più attivo dell'Expo”.
“Ha il clima accogliente del Mediterraneo: si mangia, si beve e si fa festa – si legge sul Corriere – nei chioschi siciliani, nell'elegante ristorante algerino, nei take away di Libano e Tunisia”.
E seppure a primo acchito il clima potrebbe sembrare scanzonato, non si distoglie l'attenzione da temi di grande interesse e di valore culturale come la promozione della Dieta Mediterranea, la salvaguardia delle coste e dei mari, la biodiversità dei territori e la sostenibilità ambientale.
“Gli eventi realizzati in questi mesi e le tematiche affrontate hanno consentito di portare nelle case, nel cuore e nella mente dei visitatori l'idea del Mediterraneo come un mare che unisce e non divide – affermaDario Cartabellotta, responsabile unico del Cluster BioMediterraneo – seppur in un clima di grandi tragedie, un piccolo passo nella direzione di un'auspicata coesione tra i popoli che si affacciano lungo i 46 mila chilometri di coste, almeno in questi 7 mila metri quadri, è stato realizzato”.
Un programma ricco e variegato animerà i poco meno di due mesi restanti per la conclusione della grande kermesse, che proprio in questo periodo sta registrando numeri da record, basti pensare alle 200 mila presenze registrate sabato in Expo e ai 25 mila visitatori che sono passati al Cluster BioMediterraneo. Solo San Marino, che ha il conteggio automatico degli accessi, ha contato ben 6.800 visite. Senza contare gli incassi realizzati che, stando ad una stima approssimativa, farebbero registrare più di 100 mila euro per il mese di agosto nei chioschi siciliani. A conferma del gradimento del “grappolo mediterraneo”, composto da ben dieci Paesi (san Marino, Albania, Tunisia, Montenegro, Grecia, Egitto, Libano, Malta, Algeria, Serbia) si registra anche un costante quinto posto sui social network dedicati ed un primo posto nella produzione. Dato quest'ultimo che, messo in relazione con gli oltre 130 partecipanti, non fa che accrescere ed aumentare il desiderio di visitare questo piccolo angolo di Mediterraneo.
Il prossimo appuntamento importante è previsto per la settimana che va dal 14 al 20 settembre dedicata alla Dieta Mediterranea, dichiarata nel 2010 Patrimonio Unesco, che vedrà impegnati il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, unitamente a numerosi Enti, Università e Istituti di Ricerca. Un momento di riflessione e di condivisione, in cui si alterneranno dibattiti a show cooking e tavole rotonde, con particolare attenzione alle differenze e analogie tra le Diete dei Paesi del Mediterraneo e la relazione epidemiologica sugli effetti delle stesse sulla salute delle popolazioni. Sarà l'occasione per presentare al “popolo di Expo” numerosi video, testimonianze personali e studi scientifici legati al valore nutrizionale, sociale ed economico della Dieta Mediterranea e per contribuire a definire nuove strategie di promozione e diffusione dei suoi precetti. Durante gli eventi, che si protrarranno per tutta la settimana, verranno definiti i principi di base per la costituzione della Carta del Biomediterraneo, finalizzata alla salvaguardia, alla promozione e divulgazione della Dieta Mediterranea nei Paesi del Cluster e in tutti quelli interessati alla sua diffusione.
Il 15 settembre (fino alla chiusura di Expo – 31 ottobre) partirà il “Progetto Scuole”, realizzato in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che prevede il coinvolgimento giornaliero di centinaia di studenti delle scuole medie ed elementari, ai quali attraverso piccoli eventi giornalieri durante la colazione mediterranea e lo show cooking, verranno offerti prodotti tipici della Dieta Mediterranea, come la spremuta d'arance o mandarino, il pane con l'olio extravergine d'oliva o la marmellata di agrumi. Sarà una delle occasioni più importanti di sensibilizzazione e di educazione ai valori della Dieta Mediterranea che prevede il coinvolgimento di più di 2000 bambini e ragazzi provenienti da tutto il territorio nazionale.
(Dario Cartabellotta)
Il 16 settembre il Cluster BioMed ospiterà due degli otto tavoli tematici del Convegno Mondiale degli Agronomi, di quattro giorni, che l'Associazione sta organizzando in Expo e che vedrà il coinvolgimento di altri Paesi e Padiglioni, anch'essi impegnati ad ospitare l'importante e qualificato evento. Negli spazi dedicati alla Regione Siciliana si svolgerà il tavolo dedicato allo “Sviluppo e promozione delle Identità Locali”. Anche quest'evento è strettamente connesso alla Carta del Biomediterraneo e al tema della Dieta Mediterranea riconosciuta dall'Unesco non solo per le sue specificità nutrizionali, ma soprattutto per la promozione di specifici stili di vita tipici del modello mediterraneo e quindi per la salvaguardia dei valori, delle tradizioni enogastronomiche e delle specificità territoriali.
Il 19 settembre ci sarà invece la promozione della Dieta Mediterranea a cura di Rotary Club Distretto 2110 Sicilia – Malta, in collaborazione con la SIMG, Società Italiana di Medicina Generale, l'Ordine dei Medici di Palermo, la FIMMG, Federazione Italiana di Medicina Generale, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia e ADIMED, Agenzia Dieta Mediterranea. In questa occasione si proporrà un documento di collaborazione tra i suddetti enti ed il Cluster Biomediterraneo per l'istituzione di una successiva e continua collaborazione sui temi della Dieta Mediterranea.
Il 3 e 4 ottobre si celebrerà la Festa del Vino e dell'Olio. Durante la giornata dedicata all'Olio si svolgeranno dibattiti ed eventi di degustazione sulle diverse tipologie di Olio del Mediterraneo. Un'ottima occasione per incrociare le storie millenarie dell'ulivo e del Mediterraneo con l'avventura imprenditoriale nella produzione di olio d'oliva di qualità di antichi brand italiani, siciliani e stranieri. Anche in quest'occasione verranno promosse azioni di sensibilizzazione e di educazione al riconoscimento della qualità del prodotto e di avvicinamento al gusto con il coinvolgimento attivo di esperti da una parte e di tutti i visitatori e soprattutto delle scolaresche, dall'altra.
La Molitura in diretta dal palco del Cluster di olive provenienti originariamente da tutti i territori del Mediterraneo contribuirà a consolidare il messaggio di comunione, di vicinanza e di accoglienza che il Cluster Biomediterraneo ha sempre voluto promuovere in Expo.
La giornata dedicata al vino sarà l'occasione per ribadire la forza e la specificità produttiva siciliana caratterizzata da una vendemmia capace di durare più di 100 giorni.
Dall'Etna alle coste siciliane i vigneti offrono il prezioso frutto per una raccolta da record per un lunghissimo periodo dell'anno. Una festa che proseguirà per buona parte del mese di ottobre, con una settimana dedicata alla biodiversità viticolae ai vini autoctoni siciliani.
Dall'11 al 18 ottobre sul Palco imprenditori, sommelier e giornalisti enogastonomici dicuteranno dei “100 giorni di vendemmia” per promuovere la vitivinicoltura e la biodiversità regionale attraverso alcuni vitigni siciliani rappresentativi di tutta l'Isola (Nero d'Avola, Moscato, Malvasia di Lipari, Zibibbo, Grillo, Catarratto, Grecanico, Frappato, Perricone, Nocera, Nerello mascalese) e che, durante il periodo della vendemmia, coprono idealmente un calendario di raccolta di circa 100 giorni.
Il14 ottobre sarà la volta della Festa del Pescatore. In collaborazione con i Paesi presenti nel Cluster Biomediterraneo e quelli del vicino Cluster delle Isole, Mare e Cibo si organizzeranno specifiche degustazioni di prodotti della pesca, ma soprattutto si racconterà il valore di un lavoro, quello dei pescatori, delle loro tradizioni, delle loro opere e fatiche attraverso il confronto interculturale offerto dal dialogo con i pescatori provenienti da altre realtà del Mondo.Sarà anche l'occasione per narrare le tradizioni di pesca nelle coste siciliane attraverso il recupero storico di documenti, testimonianze e narrazioni, tra cui i primi prodotti cinematografici subacquei della nota Panaria Film di Francesco Alliata che hanno immortalato la storia della pesca e della vita nelle coste siciliane.
Non resta pertanto che armarsi di buona volontà e, palinsesto alla mano, imbattersi alla scoperta di questo piccolo grande spazio all'interno dell'Expo, capace di regalare suggestioni, odori, colori, sapori e suoni tipicamente mediterranei.
C.d.G.