Seby Sorbello, tra gli artefici della manifestazione, illustra il programma. Villa Bellini sarà il quartiere generale dell’evento. Tra i partecipanti gli chef Mantarro, Patti e Sultano. Incassi in beneficenza e poi dibattiti, cene di gala, cooking show e tanto altro
(Seby Sorbello)
di Stefania Petrotta
Sarà una festa all’insegna della beneficenza l’ottava edizione di Cibo Nostrum, il 31 marzo prossimo, manifestazione organizzata dalla Federazione Italiana Cuochi, che quest’anno si terrà alla Villa Bellini di Catania.
Di certo tra le postazioni ci saranno Ciccio Sultano, chef bistellato patron del Duomo di Ragusa, Massimo Mantarro, chef resident del ristorante stellato Principe Cerami del San Domenico Palace Hotel di Taormina e Francesco Patti, chef patron insieme a Domenico Colonnetta del Coria di Caltagirone in provincia di Catania. “Ma non ci sono i nomi importanti che devono emergere in questa occasione – spiega Seby Sorbello, presidente di Fic Promotion e uno dei principali organizzatori dell’evento – La nostra continua ad essere una manifestazione che, sì, promuove la cucina italiana e il territorio, ma come obiettivo primario ha sempre quello di fare beneficenza. Cuochi, pasticceri, aziende e produttori si sentono parte della beneficenza, non dell’evento. Quest’anno l’intero incasso verrà devoluto, in parti uguali, alla Locanda del Samaritano e alla Comunità di Sant’Egidio che a Catania si occupano di stare accanto ai poveri sviluppando progetti sociali molto importanti, e al Dipartimento Solidarietà ed Emergenze della Fic che gestisce insieme, alla Protezione Civile, in Italia tantissime emergenze. Nessuno dei partecipanti alla manifestazione percepisce un solo euro ma tutti ci mettono il massimo impegno”.
Cibo Nostrum aprirà i cancelli di Villa Bellini alle ore 18 del 31 marzo e chiuderà alle 23 e vedrà al suo interno più di 300 postazioni di cuochi e pasticceri lungo tutto il percorso della villa. In contemporanea, sul palco, si esibiranno artisti musicali nazionali e cuochi. Grande novità di quest’anno, sarà la grande cucina organizzata nella zona centrale in cui 18 cuochi dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei omaggeranno la città di Catania di una pasta alla norma per seimila persone.
La manifestazione sarà aperta al pubblico gratuitamente. La filosofia resta infatti quella di portare la grande cucina italiana tra la gente, ma per accedere alle degustazioni occorrerà acquistare un ticket del costo di 10 euro che darà diritto a 6 consumazioni. “Ci siamo spostati a Catania – continua Sorbello – perché, a causa di un’ordinanza municipale, l’amministrazione taorminese ad agosto ci ha comunicato che non avrebbe potuto ospitarci. Abbiamo quindi deciso di unire il nostro evento al Congresso della Fic e dobbiamo dire che Catania ci ha accolti subito a braccia aperte consentendoci di avere pronto il programma dell’evento già da ottobre scorso. Adesso puntiamo a superare le 32.000 presenze della scorsa edizione”.
L’evento è dunque inserito all’interno del Congresso Nazionale Fic che si terrà dal 31 marzo al 2 aprile al Centro Fieristico “Le ciminiere” di Catania, in concomitanza col Cooking fest, Salone dell’Enogastronomia e della tecnologia per la cucina. Sul palco dell’area congressuale si succederanno grandi nomi della cucina italiana impegnati in cooking show e dibattiti. Ogni pomeriggio si terranno focus, con la partecipazione delle amministrazioni comunali, su argomenti legati al mondo del cibo quali, ad esempio, la battaglia contro lo spreco alimentare o le dinamiche del mondo del surgelato. Immancabile un banco di degustazione di vini a cura dell’Ais.
Variegati e allettanti i fuori salone di quest’edizione che si articoleranno nelle tre serate del congresso. La prima, appunto, sarà dedicata al Cibo Nostrum. La seconda, aperta solo ai congressisti e agli operatori del settore, si svolgerà al Teatro Massimo Bellini di Catania con una rappresentazione di opere liriche legate al mondo della cucina suonate dall’orchestra del teatro mentre sullo schermo si alterneranno scene culinarie di film noti. A fine serata verrà offerto un mega buffet di pasticceria siciliana tradizionale a cura della Confederazione pasticceri italiani. Infine, la terza sera, chiuderà la manifestazione un gala dinner che si terrà a Radicepura, la tenuta della famiglia Faro a Giarre, in cui all’opera saranno i cuochi delle nove provincie siciliane nella rappresentazione della tradizione culinaria dell’intera Isola. Anche questa serata sarà aperta solo agli addetti ai lavori e agli ospiti.