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L'evento

Chianti Classico, crescono export e mercato interno: venduti quasi 300 mila ettolitri

13 Febbraio 2017
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Nel 2016 il Chianti Classico commercializzato ha toccato i 285.500 ettolitri, il miglior risultato nell'ultimo decennio, e dal 2009 a oggi le vendite di Gallo nero hanno registrato una crescita complessiva del 48,5%.

E' quanto emerso  a Firenze in occasione di Chianti Classico collection, presentazione delle nuove annate 2016, 2015 e la Riserva 2014, che vede impegnate 185 cantine per 676 etichette in degustazione. Se l'export assorbe quasi l'80% della produzione, per il secondo anno consecutivo, è stato spiegato, sono cresciute (+2%) anche le quote del Chianti Classico venduto in Italia. Il mercato domestico oggi assorbe il 22% del totale dei vini Gallo Nero commercializzati, confermandosi il secondo mercato per la denominazione, dopo gli Stati Uniti d'America che pesano per il 32% (+1% rispetto al 2015). A seguire la Germania con il 13% (+1%), il Canada con l'8%, e Regno Unito e Paesi Scandinavi, a quota 5%. 

Nel complesso il Chianti classico conta un fatturato globale stimabile in oltre 700 milioni di euro, un valore della produzione vinicola imbottigliata di circa 400 milioni di euro, e un valore della produzione olivicola pari a 10 milioni di euro. “Siamo molto soddisfatti dell'affermazione del Chianti Classico nei mercati internazionali e anche del rinnovato interesse del mercato italiano, – afferma il presidente del Consorzio del Gallo nero Sergio Zingarelli -, un risultato che premia il lungo lavoro di rilancio della denominazione svolto negli ultimi anni e culminato con l'introduzione della Gran Selezione, la nuova tipologia di Chianti Classico sul mercato dal 2014”. Per Zingarelli “abbiamo lasciato alle nostre spalle un anno molto intenso, il 2016 è stato infatti l'anno del Trecentesimo anniversario della denominazione. Abbiamo oggi davanti a noi grandi sfide: la costituzione del distretto rurale del Chianti e la candidatura Unesco sono solo due esempi dei progetti di valorizzazione del nostro territorio a cui stiamo lavorando”.

C.d.G.