Si è conclusa con un trionfo dei sapori la tre giorni di Cheese Art organizzata a Ragusa dal CoRFiLaC.
La sesta edizione, dopo sei anni dall’ultimo appuntamento del 2006, ha risposto alle aspettative degli organizzatori con un flusso costante di visitatori da venerdì pomeriggio, da quando è stato tagliato il nastro inaugurale della “Cacioteca regionale siciliana”. Il bilancio è positivo, come spiega il prof. Giuseppe Licitra, presidente del CoRFiLaC: “Un’ottima e continua partecipazione anche da parte del pubblico che assieme ad esperti, ricercatori, produttori italiani e stranieri ha avuto modo di conoscere ancora una volta di vicino la bontà della produzione casearia di vari Paesi del mondo, con la naturale esaltazione dei nostri formaggi storici siciliani. Successi su più fronti, non solo con le degustazioni continue ma anche con i laboratori del gusto”.
L’evento si è svolto in un teatro d’eccezione, la Cacioteca Reginale Siciliana, polo di ricerca sull’affinamento dei formaggi storici unico in Italia e che ha richiamato produttori, affinatori ed esperti da ogni parte del mondo, tra i quali quello che oggi è considerato il maestro affinatore più importante, Hervé Mons. In tutto 140 ricercatori da 19 Paesi con l’associazione World Wide Traditional Cheeses Association (WwTCa), nata proprio nel contesto di Cheese Art, per condividere attraverso un network le conoscenze scientifiche acquisite. “Nel consiglio direttivo oltre all’Italia fanno parte anche la Francia, gli Stati Uniti, la Serbia, la Mongolia e la Grecia. Alcuni di questi Paesi si sono già candidati per ospitare la prossima assemblea della WwTC. Ma presto ci rivedremo per definire meglio le strategie per caratterizzare i formaggi storici nel mondo in modo da uniformare le metodologie di produzione e difendere in modo più preciso la valenza anche culturale di questi formaggi”, anticipa Licitra.
A fare da scenografica alla manifestazione le dodici celle della Cacioteca che riproducono le condizioni di affinamento originarie. “Abbiamo già avuto molte richieste da parte di alcune aziende che vogliono presentare i loro prodotti al Teatro del Gusto e anche la Camera di Commercio è interessata per iniziative tese a valorizzare i prodotti del territorio, ma il vero obiettivo – spiega il presidente – è camminare insieme ai produttori, agli stagionatori e ai consumatori”.
Leit motiv di questa edizione il gusto e i sapori della tradizione, dove il formaggio è protagonista, interpretati da chef stellati come Ciccio Sultano, che ha aperto la tre giornate con una cena dedicata al cibo di strada e alla ricerca delle ricette di una volta, da Accursio Craparo e dal maestro pasticcere Corrado Assenza. Proprio a questi ultimi due è stato affidato il brunch conclusivo all’interno dell’ Accademia della Terra, spazio dedicato alle degustazioni all’interno della struttura.
C.d.G.