Il 18 febbraio a Palazzo Borghese di Firenze, in via Ghibellina, un centinaio di etichette sotto i riflettori per la prima edizione dell’anteprima Chianti annata 2011.
A presentarle alla stampa di settore saranno Giovanni Busi (nella foto), presidente del Consorzio Vino Chianti, Ernesto Gentili, curatore della guida Vini d’Italia de l’Espresso e Marco Sabellico curatore della guida dei Vini d’Italia Gambero Rosso. “Si tratta di un assaggio en primeur di quello che andrà sul mercato dieci giorni dopo. Abbiamo pensato a questo evento per sottoporci al giudizio della stampa e di esperti – anticipa Busi -. Il Chianti è un vino conosciuto e apprezzato da tutti, in definitiva però pochi lo consumano. Invece dobbiamo cominciare a farlo conoscere, farlo entrare a stretto contatto con il mercato e noi produttori scendere tra la gente, non deve stare sullo scaffale perché è un’icona e qualcuno prima o poi lo compra. Invece deve essere consumato più facilmente. Facciamoci giudicare dalla stampa e dagli esperti. Questa anteprima sarà l’occasione per un confronto che aiuterà il consumatore, che riesce a capire attraverso la stampa quali sono i prodotti validi, e i produttori a migliorarsi per reggere il mercato e la concorrenza”.
Dopo un lungo periodo di sofferenza la bandiera del vino italiano nel mondo, la quinta parola italiana più conosciuta a tutte le latitudini, ritorna ad avere presa sul consumatore. “Il Chianti sta ritornando in ottima salute, da due anni a questa parte abbiamo avuto un aumento della vendita nel complesso, anche se più all’estero che in Italia. Abbiamo registrato nel 2010 un più 11% e nel 2011, rispetto all’anno precedente, un più 3%”. Le cantine avrebbero sofferto un periodo con giacenze consistenti che adesso, come conferma lo stesso presidente, sono state interamente smaltite.
Non più in voga come un tempo, la denominazione più grande d’Italia sarebbe rimasta indietro rispetto ad altre denominazioni. “La Toscana assieme al Piemonte, con il quale condivide lo stesso destino, è stata la regione che ha insegnato e dato di più al mondo enologico producendo vini che hanno rappresentato, e tutt’ora rappresentano, fuori il nostro Paese – aggiunge Busi -. Il Brunello adesso sta ripartendo, il Nobile ha tenuto nonostante la crisi, stanno tenendo anche i vini della Maremma, il Chianti invece è rimasto più indietro di tutti”.
Ma dal periodo d’arresto sembra essere oramai uscito. “Siamo arrivati a vendere oltre 820 mila ettolitri su una produzione di 780 mila ettolitri, in questo momento stiamo vendendo più di quello che produciamo”.
Prospettive che fanno ben sperare arriverebbero anche dai nuovi mercati, quali Cina, India e Brasile. Proprio oltre confine il Consorzio avrebbe deciso di concentrare i propri progetti. “Stiamo lavorando su un progetto predisposto già l’anno scorso che ha l’obiettivo di portare le aziende giro per il mondo. Ad aprile andremo a New York, a San Francisco, a Mosca, a San Pietro Burgo e a Zurigo. Siamo soddisfatti del lavoro portato avanti, per il Chianti si incomincia a intravedere la fine del tunnel”.
Ecco le aziende protagoniste dell’anteprima:
Chianti Trambusti
Az. Agr. San Giorsole’
Cantina Sociale Colli Fiorentini
Fattoria Di Sammontana
Az. Agr. Castelvecchio
Az. Agr. F.lli Bini
Az. Agr. Pietro Beconcini
Tenute Piccini
Tenuta Il Corno
Tenuta Di Morzano-Agrinico
Az. Agr. La Querce
Castello Di Oliveto
Cantina Sociale VI.C.A.S.
Le Chiantigiane
Az. Agr. Manetti Paolo & Raimondo
Fattoria Pagnana
Az. Agr. Malenchini
Pieve De’ Pitti
Fattoria Poggio Capponi
Fattoria San Leolino SSA
Cantina Sociale Certaldo
Fattoria San Fabiano
Fattoria La Gigliola
Az. Agr. Lanciola
Fattoria Di Poggiopiano
Vecchia Cantina Montepulciano
Az. Agr. Pietralta
Az. Agr. La Cignozza
Cantine Ravazzi
Badia Di Morrona
Villa Ilangi
Castello Di Poppiano
Catello Di Gabbiano
Az. Agr. Melini
Az. Agr. Buccia Nera
Vino Sorelli
Az. Agr. Petriolo
Az. Agr. La Collina
Terre Di San Gorgone
Az. Agr. Poggiotondo
Fattoria Dianella
Az. Agr. Fintanelle
Fattoria Di Fiano
Fattoria Le Sorgenti
Az. Agr. Corbucci
Poggio Bonelli
Ruffino
Fattoria Sant’Andrea
Podere Volpaio Di Angioli Patrizia