L'iniziativa voluta dallo chef modenese per raccogliere fondi: con lui ci saranno quattro cuochi stellati latino-americani
(Massimo Bottura all'ingresso del Refettorio)
da Milano, Michele Pizzillo
Domenica 9 agosto, in via del tutto eccezionale, il Refettorio Ambrosiano non aprirà le porte agli abituali frequentatori, le persone in difficoltà, ma riserverà la sala solo a chi sarà disposto a sborsare minimo cento euro.
Non si tratta di una improvvisa “deviazione” dalle finalità di questo bel progetto di Massimo Bottura realizzato dalla Caritas Ambrosiana per diffondere la solidarietà e contrastare la cultura che vorrebbe ridurre cose e uomini a scarto. L’idea della cena da 100 euro minimo è sempre dello chef modenese, ma ha l’obiettivo di finanziare il progetto Refettorio che ormai è destinato, e per fortuna che sia così, a durare anche a Expo conclusa.
Così, Bottura ha chiamato a raccolta quattro chef stellati latino-americani per preparare una cena di beneficenza. All’opera ci saranno il messicano Enrique Olvera del Pujol di Città del Messico, il cileno Rodolfo Guzmán del Borago di Santiago del Cile, il venezuelano Carlos Garcia del ristorante Alto di Caracas, l’urugayano Matías Perdomo ma con base a Milano, al Contraste appena aperto sui Navigli dopo aver lavorato al Pont de Ferr.
(Una scultura di Gaernano Pesce che si trova all'interno del Refettorio)
Grandi nomi che apprezzano il progetto Bottura-Caritas Ambrosiana ed hanno deciso di sostenere concretamente il progetto mettendone a disposizione la propria bravura per “vendere” i 96 posti disponibili nel refettorio per una finalità veramente nobile.
I commensali, oltre a gustare il menu stellato, potranno ammirare le opere d’arte e gli arredi che adornano gli ambienti e che fanno di questo luogo un posto unico in cui “Bello” e “Buono” compongono un’inedita e felice coniugazione tra arte e generosità, come la scultura, all’ingresso, di Gaetano Pesce, il quadro di Carlo Benvenuto e il grande affresco di Enzo Cucchi sulle pareti della sala, all’esterno l’insegna al neon di Maurizio Nannucci, oltre ai tavoli scolpiti nel legno da 13 grandi designer italiani.
“Insomma un’occasione unica per scoprire e sostenere tutti i valori di questa originale iniziativa”, dicono gli animatori del Refettorio. Che ne approfittano pure per quello che potrebbe passare come “messaggio pubblicitario” e, cioè, per partecipare alla serata occorre collegarsi al sito http://www.noexcuse.refettorioambrosiano.it/ e prenotare uno dei 96 posti disponibili facendo un’offerta a partire da 100 euro.
(L'affresco di Enzo Cucchi)
Il Refettorio Ambrosiano, com’è noto, è operativo da primi giorni di giugno. E in questi due mesi già 20 chef tra i più rinomati e provenienti da tutto il mondo hanno improvvisato ogni sera un menù diverso, trasformando le eccedenze di Expo in eccellenze e offrendole agli ospiti dei centri di accoglienza di Caritas. “Fino a oggi abbiamo recuperato da Expo 4 tonnellate di cibo che sarebbero state buttate via e, dunque, “rubate ai poveri”, come ha sottolineato recentemente papa Francesco. È ancora poco, rispetto a tutto quello che viene sprecato. Ma è un segno che ci auguriamo faccia riflettere, anche dopo Expo”, sottolinea Luciano Gualzetti, vicedirettore di Caritas Ambrosiana.
Refettorio Ambrosiano, Piazza Greco 11, Milano
Prenotazioni cena di beneficenza di domenica 9 agosto, ore 20: http://www.noexcuse.refettorioambrosiano.it/
cristina.reni@refettorioambrosiano.it