Buona la prima di “Ciavuri e Sapuri”, l’evento che ha messo insieme alcune delle eccellenze dell’agroalimentare siciliano a Marina Corta di Lipari, la più grande delle Isole Eolie. Ad accompagnare il tutto è stato un boom di turisti durante il “ponte lungo” a partire dall’1 giugno ovvero dalla prima data di rassegna legata al cibo e al bere di gran gusto. La Cna o Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola – Media Impresa Sicilia è riuscita a mettere insieme una ventina di produttori che afferiscono alla propria Associazione sfruttando uno stanziamento di fondi regionali ed avendo a cuore il risorgimento di questi iscritti che sono il motore di questa dimensione gastronomica d’eccellenza. Le pomeridiane fino alla tarda serata sono state molto piene per i titolari o loro delegati. L’evento è stato apprezzato da chi si è speso nel raccontarsi e nel diffondere la qualità e lo stile tutto siciliano delle proprie “creature culinarie” e della Madre Terra perciò derivate dai propri orti, dai propri campi di coltivazione e vitigni. La ricetta del successo si è imperniata nel disegnare una squadra socievole con componenti esperti e diversi tra loro, artigiani del gusto e talentuosi, a dimostrazione del fatto che in una vetrina così ben studiata dalla Cna non si crea competizione ma solo voglia di stringere una rete, dove ognuno ha avuto a disposizione il suo spazio espositivo. Così è stato spontaneo per la varie aziende grazie al movimento spinto dalla Cna, abbinare i prodotti l’uno con l’altro: per esempio, come si accosta il vino al Salame Sant’Angelo piuttosto che ai formaggi caprini di Partinico o alla Provola di Basicò o ancora la birra al pane con determinate conserve dell’entroterra siciliano. A saltare fuori una sinergia che ha gratificato gli utenti e tutta l’organizzazione.
Il Segretario Nazionale Cna Agroalimentare Gabriele Rotini afferma: “Un teatro come l’isola di Lipari ci fa pensare che meglio di così non si poteva ripartire anche se teniamo sempre alta l’attenzione rispetto alle misure antivirus. La Sicilia non ha nulla da invidiare a nessuno e deve solo organizzarsi sotto l’aspetto del marketing in linea con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna”. Il Presidente regionale Cna Nello Battiato ha ribadito il concetto che la manifestazione potrebbe andare in futuro ad abbracciare altri territori da valorizzare. A pronunciarsi anche il Segretario Regionale Cna Sicilia Piero Giglione che ha detto: “La scelta di questa Isola è stata ottima perché ha permesso ai vacanzieri di poter assaggiare le prelibatezze da noi proposte. Noi siamo pronti a portare questi prodotti anche fuori dalla Sicilia se riuscissimo ad utilizzare questo brand “Ciavuri e Sapuri” che può essere colto solo dai siciliani in tutta la sua essenza ma può essere esportato con la sua musicalità”.
Da Palermo le eccellenze che sonno stati ospiti: “Consorzio Feudo Mondello” con la pasta secca, già vincitore del riconoscimento “Best in Sicily 2021” come Miglior Pastificio ed azienda che coltiva il grano antico dal 1800, dal Comune di Marineo (PA) “Cantine Buceci” con la loro etichetta di spessore “Doncarmè”, da Baucina (PA) “Azienda Agricola Capra Murciana” con i suoi formaggi caprini e la cura personale degli allevamenti, da Partinico “Cantine Tola” con il loro patrimonio vitivinicolo, il Birrificio di Cinisi (PA) “Bruno Ribadi” che ha portato anche gelatine di birra e particolari amari e lo stand dolciario ben rispecchiato dai cannoli e prodotti forno da Piana degli Albanesi (PA) con “Aura Snc”. Messina e provincia hanno mostrato cinque famiglie di imprenditori: “Cantine Amato” di Piraino con il vino Mamertino Doc, “Azienda Agricola Cappello” con la tipicità della Provola Basicò, “Don Calò” (San Teodoro sui Nebrodi) – illustrato dai genitori dei titolari (Marinella Leotta e Calogero Zingale) con le confetture, pesti e paté, “Salumificio Pintaudi” di Sant’Angelo di Brolo con il giovane figlio del titolare Tindaro e l’isola di Lipari con la rinomata “Pasticceria Subba dal 1930” che ha selezionato i suoi migliori biscotti e specialità secche, oltre ai liquori di propria produzione. Catania sbanca sempre con i capolavori del Pistacchio Dop di Bronte, stavolta con l’Azienda Agricola di “Spitaleri Carmelo”, rappresentata egregiamente dai figli del titolare, Nunzio ed Erika. Siracusa, dal Comune di Rosolini, ha fatto assaporare prodotti da forno e dolci di “Aruci”. Leonforte – Enna ci fa tuffare nelle conserve, sughi, pesti, gelè e confetture con “Sughi del Principe”. Ragusa ha esposto e commercializzato il cioccolato modicano e le carote di Ispica con un’azienda di appena un anno e sempre eccellente “Distefano Conserve”, sempre a conduzione familiare. Caltanissetta si è presentata con il cioccolato e golosità al pistacchio del “Torronificio Geraci” di Giuliana Geraci. Agrigento ci ha catapultato nel clima di Sciascia – Racalmuto con il sale aromatizzato al Nero d’Avola (dal colore tipicamente rosa) e agli agrumi con “Sapori di Regalpetra” e l’azienda di Brucculeri. Infine, Valderice, in provincia di Trapani, con il brand “Spezialità” e l’Azienda Agricola di “Spezia Antonio” con il cavallo di battaglia dell’olio e delle confetture gourmet