Cala il sipario sul Vinexpo 2011, la biennale del vino di qualità che si è svolta a Bordeaux dal 19 al 23 giugno.
L’edizione 2011 della Campionaria bordolese segna, in generale, una ripresa del mercato dei vini e dei distillati grazie ad un trend di sviluppo costante degli scambi internazionali, avvantaggiato anche dall’apertura verso nuovi mercati e nuovi consumatori. A Bordeaux, stando ai numeri diffusi dall’organizzazione, sono arrivate 48.000 persone, con un incremento del 3% rispetto al 2009 e – dato sempre più interessante – con una presenza record di delegati provenienti dal sud est asiatico (il 30% del totale). In questo scenario, la Sicilia del vino di qualità – sbarcata a Bordeaux grazie alla regia dell’Istituto Regionale della Vite e del Vino che ha coordinato le 27 aziende partecipanti – ha dimostrato una nuova e più ampia capacità d’attrazione verso i mercati emergenti (e non solo), raccogliendo la partecipazione qualificata di giornalisti, buyer e operatori provenienti da diversi continenti e un consenso generale per l’innovativa area espositiva realizzata dall’IRVV appositamente per il Vinexpo 2011.
La crescita dell’immagine dei vini siciliani all’estero e il miglioramento delle capacità manageriali delle aziende siciliane nel suo complesso hanno generato un costante afflusso di pubblico qualificato e operatori che, accolti nell’innovativa area Sicilia – una tra le più visibili dell’intera fiera per le soluzioni grafiche adottate – hanno potuto incontrare i produttori, degustare i vini e intrattenersi con lo staff organizzativo dell’IRVV. Le aziende dell’isola che hanno partecipato al Vinexpo 2011 non si sono, quindi, fatte trovare impreparate e dai primi risultati raccolti c’è grande soddisfazione tra gli addetti ai lavori, soprattutto, per una forte crescita nei contatti internazionali. Oltre 60 i giornalisti accreditati che hanno potuto ricevere i materiali d’informazione predisposti dall’IRVV, acquisire informazioni dirette dalle aziende e, ovviamente, degustare le oltre 350 etichette presentate dalla Sicilia al Vinexpo.
La Siciliaha saputo sfruttare l’onda lunga del grande successo che a Bordeaux hanno avuto i vini del Mediterraneo. Francia, Spagna e Italia sono state le nazioni che, da quello che si evince dai primi numeri, oltre ad essere maggiormente rappresentate, per numero di aziende partecipanti, sono quelle che hanno ottenuto le maggiori soddisfazioni. “Al Vinexpo – spiega il direttore generale dell’IRVV Dario Cartabellotta – abbiamo avuto la conferma che i vini siciliani stanno attraversando uno straordinario momento di forma grazie alla tendenza internazionale che vede l’affermazione dei vini territoriali, ben identificabili dai consumatori internazionali”.
Dietro questo successo c’è sempre il territorio, e in special modo, le regioni produttive storiche del Mediterraneo, di cui la Sicilia è sicuramente tra le più significative ed apprezzate. “In Sicilia – continua il direttore – il vasto patrimonio ampelografico ci consente di dare vita a vini facilmente riconoscibili che portano dentro al bicchiere le caratteristiche uniche del territorio da cui vengono generati e, in questo senso, le aziende siciliane possono avere una marcia in più sul versante dell’export. All’orizzonte si apre quindi uno scenario interessante per i produttori siciliani che spingono ed investono verso l’internazionalizzazione. Vinexpo è stata anche l’occasione per confermare la qualità del lavoro svolto in questi ultimi anni”. Al riguardo basta menzionare il successo di pubblico che hanno avuto i seminari sui Vini dell’Etna e sul Nero d’Avola organizzati dall’IRVV con l’ICE all’interno del ciclo di incontri “Il Vino racconta l’Italia”. Non era mai accaduto al Vinexpo che un seminario – quello sul Nero d’Avola – registrasse il tutto esaurito (80 posti). Bene anche quello dedicato al grande musicista catanese con “Bellini incontra i Vini dell’Etna”, anch’esso molto partecipato.