Il pizzaiolo del locale palermitano Filippo La Barbera ha preparato “Identità” e “Fake”, che saranno preparate nel corso di “Identità Chicago”; la kermesse voluta da Identità Golose per selezionare e accogliere il meglio della cucina contemporanea italiana
(Paolo Marchi, Vittorio Borgia, Fabio La Barbera e Saverio Borgia)
di Clara Minissale
A raccontare la Sicilia saranno il metodo di lavorazione, gli impasti e le materie prime utilizzate per condirli. La pizza di Bioesserì, ristorante bio di Palermo (presente anche a Milano) sarà la sola a rappresentare l’Isola il 7 e 8 ottobre alla quarta edizione di Identità Chicago, il convegno internazionale promosso da Identità Golose per selezionare e accogliere il meglio della cucina contemporanea italiana.
Durante “Identità Chicago” si terranno 4 master class il cui tema sarà “Great Ideas in the World: Pasta and Pizza”, “per favorire – ha spiegato Paolo Marchi, ideatore e mente creativa di Identità Golose – un’ulteriore diffusione di idee di cucina contemporanea italiana, in un paese che risente ancora molto di certi stereotipi. È per questo che ci concentreremo molto su pasta e pizza: vogliamo far vedere quanto siamo stati capaci di andare oltre la tradizione in questi ultimi anni”.
(Fabio La Barbera)
I fratelli Vittorio e Saverio Borgia, proprietari di Bioesserì e il pizzaiolo Fabio La Barbera, da sempre appassionato di farine, sono stati selezionati da Marchi per mostrare ad un pubblico di giornalisti ed addetti ai lavori quale sia la loro idea di pizza. E lo faranno raccontando “Identità” e “Fake”, le due pizze scelte da Fabio La Barbera per identificare il territorio siciliano.
(Fake)
Entrambe le pizze saranno realizzate con farina di farro monococco integrale di Petra Molino Quaglia con un basso contenuto di acidi grassi saturi e di amido e per questo sono leggere e più digeribili. “Identità”, già presente nel menù di Bioesserì, è una Margherita alla provola rivisitata, il cui ingrediente principale è il pomodoro Pachino, impiegato al posto della classica salsa. 48 ore di marinatura consentono di avere un Pachino che mantiene pressoché inalterato il suo sapore. Ad aggiungere la nota sapida ci pensano la provola di bufala e del pecorino romano.
(Identità)
“Fake”, lo dice il nome stesso, è una pizza il cui ingrediente principale è l’ironia. Ideata per questa speciale occasione, è una riproposizione della ricetta tradizionale del pollo alla cacciatora. La base è infatti composta da una crema di peperoni in agrodolce a cui si aggiungono i profumi e i sapori decisi del pesto classico genovese e del pesto di olive con alici. Il piatto si completa con il formaggio grana padano e la provola di bufala che regala un retrogusto di affumicato. Il tocco finale spetta al basilico. La squadra di Bioesserì inaugurerà le “Pizza Master Classes” sabato 7 ottobre alle 11,30 e sarà presenta anche alla cena di gala durante la quale proporrà agli ospiti assaggi di sfincione rosso e bianco “un modo – hanno spiegato i fratelli Borgia – per esportare oltre Oceano un gusto tipicamente palermitano”.