Da oggi e fino a domenica l'edizione numero 72 del Congresso
“Dobbiamo fare cultura. Solo con la cultura possiamo continuare sulla strada del successo che abbiamo intrapreso”.
Parole di Riccardo Cotarella, il numero 1 di Assoenologi che oggi inaugura la tre giorni di congresso (e sono 72 le edizioni in totale) alla stazione Leopolda di Firenze che comincerà proprio nel pomeriggio. E si apre alla grande con la presentazione e degustazione di sei vini tra i più rappresentativi della produzione regionale toscana. Ad inaugurare il congresso, sarà il ministro Maurizio Martina. A fare gli onori di casa, il sindaco di Firenze Dario Nardella insieme all’assessore al turismo, fiere e congressi, Anna Paola Concia, a Gaetano Marzotto, presidente Gruppo Vini di Santa Margherita e past president di Pitti Immagine e Claudio Marenzi, attuale presidente di Pitti Immagine.
“Questa edizione – sottolinea Cotarella – deve essere all'insegna della cultura del vino e non solo della sostenibilità. Perché il mondo del vino, italiano in particolare, ma in generale, necessita di cultura. Laddove per cultura intendo un approccio professionale e scientifico da tutta la filiera, e quindi da chi coltiva la vigna, da chi la taglia, dall'enologo a chi fa marketing, passando per chi lo vende. Oggi, invece, mi rendo conto che nel nostro mondo c'è troppo pressappochismo che non fa bene per niente al nostro settore”. Poi capitolo sostenibilità: “Celebriamo in questo congresso – spiega Cotarella – le scienze della sostenibilità. Non dobbiamo più prescindere da una viticultura fatta senza sostenibilità. Perché oggi abbiamo i mezzi e le conoscenze per fare sostenibilità nel migliore dei modi”. Chiusura sulla vendemmia 2017: “I produttori italiani – conclude Cotarella – hanno dimostrato di essere grandi professionisti. Perché nell'annata in cui tutto quello che poteva andare storto si è puntualmente verificato, hanno dimostrato grande professionalità ottenendo vini di grandissima quantità. E non in tutto il mondo sarebbe una cosa scontata”.
(Riccardo Cotarella)
Al primo giorno del congresso, interverranno l’assessore regionale toscano all’Agricoltura Marco Remaschi e il presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi. Seguirà l’intervento del presidente della locale sede di Assoenologi Ivangiorgio Tarzariol. Quindi quello dei vertici delle più importanti organizzazioni di filiera, ovvero Sandro Boscaini, presidente di Federvini, Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti e Secondo Scanavino, presidente della Cia. Saranno presenti inoltre Alessandra Ricci, amministratore delegato della Simest e Donatella Carmi Bartolozzi, vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, quali partner istituzionali del congresso, insieme a Banca Cr Firenze e Federvini.
Nell’ambito della serata la consegna del Premio Assoenologi Versini del valore di 7.500 euro a Daniela Fracassetti, dell’Università di Milano per il lavoro “Il gusto di luce nel vino bianco: meccanismi di formazione e prevenzione” e la consegna degli attestati di “Soci Onorari” di Assoenologi a Maurizio Martina, Dario Nardella, Anna Paola Concia e Gaetano Marzotto, “per la professionalità, la passione e l’impegno profusi in azioni e progetti dedicati alla valorizzazione del settore vitivinicolo e quale segno di riconoscimento per la concreta e personale attenzione data alla associazione nazionale di categoria dei tecnici vitivinicoli.
Perché è stata scelta la Toscana come sede del congresso in cui sono attesi quasi 800 tecnici? “La Toscana è sicuramente tra le regioni più vocate, per tradizione, terreni e clima, ad una produzione vitivinicola di qualità, frutto di grandi uomini, impegno, tecnologia e di una conoscenza enologica che da sempre contraddistingue la sua tenace e nel contempo serena e schietta popolazione”, dice Cotarella. E poi la Toscana è terra di grandi vini. Un’area che vanta ben 11 Docg e 41 Doc per un totale di 54.000 ettari sul totale di circa 60.000 regionale. Obiettivo strategico per il miglioramento della competitività del settore viticolo toscano è quello di attuare modelli produttivi sostenibili, in funzione dell'ambiente, del paesaggio e della biodiversità, in considerazione dell'assodato legame fra prodotti enologici e territorio, di cui il paesaggio è parte integrante, del resto ben espresso nel concetto di terroir. Dunque scelte che, specie in prospettiva, possono tenere bene insieme la valenza ecologica con quella economica del mercato della produzione di qualità. La grande ricchezza del patrimonio genetico dei vitigni toscani, confermata dalle varie ricerche e studi in atto, rappresenta un valore aggiunto per l'intero comparto. Vitigni che hanno rischiato l'estinzione, oggi possono contribuire ad ampliare la gamma dei potenziali sapori e dunque consentono di creare un serbatoio notevole di potenziali novità. La presentazione dei vini sarà fatta da giovani enologi toscani, soci di Assoenologi, mentre la degustazione sarà condotta da due personaggi di spicco nel panorama eno-giornalistico e formativo: Filippo Bartolotta, uno dei più esperti food&wine tester, tanto che proprio a lui è stato dato il compito di scegliere i vini italiani da far assaggiare a Obama in visita in Toscana lo scorso anno e Pierluigi Gorgoni, giornalista, responsabile per le degustazioni per Spirito diVino e docente Alma, Scuola internazionale di Cucina italiana. In degustazione Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2015, Chianti 2016 Docg, Bolgheri Superiore Doc 2013, Vino Nobile di Montepulciano Docg 2012, Chianti Classico Docg Gran Selezione 2013, Brunello di Montalcino Docg 2012
IL PROGRAMMA DEL CONGRESSO
VENERDÌ 17 NOVEMBRE
- Ore 14 – Stazione Leopolda – Prima sessione dei lavori. Presentazione e degustazione vini toscani con la partecipazione di Pierluigi Gorgoni e Filippo Bartolotta
- Ore 18 – Stazione Leopolda – Apertura ufficiale 72° Congresso
- Ore 20,00 – Stazione Leopolda, Cena di benvenuto
SABATO 18 NOVEMBRE
- Ore 9 – Stazione Leopolda, Seconda sessione dei lavori sul tema “La scienza della sostenibilità del vino”
- Ore 14 – Stazione Leopolda, Terza sessione dei lavori. Presentazione e degustazione vini del Portogallo con la partecipazione di Jose Maria Soares Franco e David Guimaraens
- Ore 19,30 – Palazzo Vecchio – Piazza della Signoria, Salone dei Cinquecento. Musica e Poesia. Concerto a cura dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino con lettura di poesie sul vino A seguire buffet nei cortili di Palazzo Vecchio
DOMENICA 19 NOVEMBRE
- Ore 9 – Stazione Leopolda, Quarta sessione dei lavori “La scienza della sostenibilità del vino”
- Ore 14 – Stazione Leopolda, Quinta sessione dei lavori. Presentazione e degustazione di un Chianti Classico e di un Brunello di Montalcino con la partecipazione di Luciano Ferraro. Presentazione e degustazione di due vini simbolo della Toscana: Tignanello e Sassicaia con la partecipazione di Piero Antinori e Nicolò Incisa della Rocchetta
- Ore 18 – Stazione Leopolda, Serata di chiusura condotta da Bruno Vespa. Al termine cena di gala
C.d.G.