Ben 78 per oltre 150 vini in degustazione: questi in breve i numeri dell'Anteprima Amarone 2017 la kermesse annualmente organizzata dal Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella.
Quest'anno verrà presenta l’annata del Grande Rosso veronese appena entrata in commercio il millesimo 2013 che la commissione del Consorzio, riunita poche settimane fa per tracciarne il profilo e il valore, ha classificato il 2013 “come un'annata meteorologicamente particolare che ha chiuso in bellezza nelle fasi di maturazione e appassimento dando vini di ottima intensità colorante, ricchi al naso e in bocca, con un'alcolicità che si fonde in modo armonico con l'acidità e la corposità”. Nato nel 1924 il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella è una realtà associativa comprendente viticoltori, vinificatori ed imbottigliatori della zona di produzione dei vini della Valpolicella, un territorio che include 19 comuni della provincia di Verona. Grazie alla rappresentanza di oltre l’80% dei produttori che utilizzano la denominazione “Valpolicella”, il Consorzio realizza iniziative che valorizzano l’intero territorio: il vino e la sua terra d’origine, ma anche la storia, le tradizioni e le peculiarità che la rendono unica la Valpolicella nel mondo.
Molto amato in Italia l'Amarone della Valpolicella è ancor più apprezzato all'estero, rappresentando una delle punte di diamnte dell'export italiano legato al comparto vino. La vocazione all’export dell’Amarone della Valpolicella è confermata dall’aumento del 3% in valore delle esportazioni nel 2016 rispetto al 2015. L’estero, evidentemente, rappresenta una componente fondamentale del mercato dell’Amarone, essendo la propensione all’export pari a circa il 65% del prodotto imbottigliato, con Germania (18%), Stati Uniti (11%), Svizzera (11%) che si configurano come i principali Paesi di destinazione per un totale del 40% delle bottiglie esportate. A ruota seguono Gran Bretagna (10%), Canada (7%) e Svezia (7%), con aumenti rilevanti in particolare nel caso del Regno Unito e del Paese scandinavo. Al contrario il ruolo dei mercati asiatici appare ancora marginale: Cina e Giappone pesano congiuntamente per meno del 5%, sebbene il valore dell’export in questi due Paesi sia cresciuto a doppia cifra rispetto al 2015.Buone le performance dell’Amarone della Valpolicella anche sul mercato nazionale, che assorbe il rimanente 35% del giro d’affari, con un incremento del 10% del fatturato rispetto all'anno scorso. “L’aumento in valore delle vendite di Amarone in Italia – sottolinea Olga Bussinello, direttore del Consorzio – è particolarmente lusinghiero vista la staticità del nostro mercato interno. Inoltre, la notorietà del brand Amarone nell’alta ristorazione è stata confermata dal focus di WineMonitor/Nomisma nel 2015 su un campione di 96 ristoranti stellati italiani, in cui risultava presente in carta nell’86% dei casi, dietro solamente al Barolo e a pari merito con il Brunello di Montalcino.
Valentina Indino