da Rimini, Michele Pizzillo
Dov’è l’Expo? Alla periferia dell’Emilia Romagna. Un paragone azzardato? Forse. A pensarci bene, ma non tanto. E, perché? Perchè per raggiungere il sito dell’esposizione universale gran parte dei viaggiatori attraversano quella grande arteria, la Via Emilia, concepita nel 187 a.C. dal geniale console romano Marco Emilio Lepido, prima di arrivare all’Expo.
Percorrendo questa grande arteria che in 2202 anni non è mai venuta meno alla sua strategica funzione, il viaggiatore goloso attraversa territori straordinariamente suggestivi, città bellissime e scopre qualcosa come 41 prodotti che si fregiano della denominazione di origine protetta e dell’indicazione geografica protetta. Così, quando arriva a Rho, sede dell’Expo, gli sembra di essere alla fine di una strada che oltretutto tocca anche un pezzo di Lombardia altrettanto eccezionale sotto l’aspetto agricolo-alimentare, il lodigiano. Ed è convinto di essere alla fine di un percorso bellissimo. Insomma, in periferia? Ma no, ci mancherebbe altro, dicono gli emiliano-romagnoli, che per evidenziare l’importanza dell’esposizione universale hanno messo a punto il progetto “in viaggio verso Expo”, percorso gastronomico, turistico e culturale alla scoperta delle eccellenze dell’Emilia e Romagna che però si snoda su tre direttrici: la Via Emilia, ovviamente, la via dei parchi e la via dell'acqua che comprende il Mare Adriatico e il fiume Po. Un viaggio che partirà da Rimini il 18 agosto e si concluderà il 22 settembre all’interno dell’Expo di Milano dopo aver toccato 36 tappe, fatto scoprire 41 prodotti Dop e Igp e aver impegnato 50 chef a deliziare i palati del pubblico con degustazioni in abbinamento alle migliori etichette regionali di vino. In pratica, più di cento occasioni per mangiare e bere bene, scoprire bellezze, non solo enogastronomiche, del territorio e divertirsi, come si suol dire, alla grande.
Un assaggio di tutto questo si avrà a Rimini il prossimo 18 agosto, al nastro di partenza del viaggio verso Expo. Dal tramonto a tarda sera, nell’incantevole atmosfera del porto di Rimini, si darà il via questo ideale percorso del gusto dove si incontreranno street food stellato, prodotti dei contadini della regione che ha il record di denominazioni d’origine, street fish dei pescatori, più di 100 etichette di Tramonto DiVino, cena stellata sull’acqua, comizio agrario e dj set per ascoltare, gustare e acquistare il meglio della cucina da strada e degli ingredienti emiliani e romagnoli, si legge nel comunicato diffuso dal Municipio di Rimini.
(Massimo Spigaroli)
Il palcoscenico dei cuochi sarà il food truck, una grande cucina viaggiante dove saranno impegnati gli chef stellati Isa Mazzocchi del ristorante La Palta di Borgonovo, Igles Corelli dell’Atman di Lamporecchio, Fabio Rossi del ristorante Vite di Coriano e Franco Aliberti di Evviva di Riccione nella loro personale interpretazione della pasta emiliano-romagnola da abbinare ai banchi d’assaggio di Tramonto DiVino con i vini regionali serviti dai sommelier di Ais, accompagnati dalle note del dj set a cura di New Bellépoque Project. Mentre sulla banchina del porto i prodotti top regionali saranno serviti e raccontati a bordo di più di 40 bicitricicli guidati direttamente dai produttori, lo street fish preparato dai pescatori riminesi secondo l’antica tradizione e un comizio agrario con il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, lo scrittore e storico del cibo Piero Meldini e Marco Amati dell’oleificio Sapigni impegnati a raccontare il patrimonio agroalimentare del territorio.
La ‘Cena Stellata’ si svolgerà sull’acqua, a bordo della motonave Principessa dove, in un’atmosfera unica e suggestiva, i prodotti tipici del territorio da degustare saranno interpretati dalle sapienti mani dei cuochi dell’associazione CheftoChef e, cioè, Gian Paolo Raschi del ristorante Guido di Miramare, Raffaele Liuzzi della Locanda Liuzzi di Cattolica, Stefano Ciotti di Nostrano di Pesaro e Massimo Spigaroli dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine. Mentre i pescatori della costa romagnola scenderanno dai loro pescherecci per preparare speciali fritti di pesce e spiedini da passeggio cotti secondo l’antica tradizione.