“Cibo Nostrum”, la grande festa della cucina italiana, come ormai la stampa specializzata e il grande pubblico hanno imparato a conoscere, torna con una edizione 2019 ancora più ricca e con numerose novità.
A cominciare dalla città di Catania, che ospiterà l’evento nazionale il 31 marzo, dalle ore 18 alle ore 23 nella storica Villa Bellini, già nei secoli scorsi uno dei simboli più illustri del capoluogo etneo e considerata tra i Giardini più belli d’Europa. Cibo Nostrum ci ha abituato ai grandi numeri e così sarà anche per l’ottava edizione, con almeno 300 postazioni allestite all’interno della Villa Bellini, dove chef stellati, cuochi professionisti e pasticceri provenienti da tutte le regioni d’Italia delizieranno il pubblico con le loro ricette e preparazioni gastronomiche, con accanto numerosi tra i migliori produttori agroalimentari, mentre 50 cantine siciliane hanno già aderito all’evento e proporranno in degustazione il meglio delle loro produzioni. Centinaia i giornalisti nazionali e internazionali che si stanno accreditando e che vogliono partecipare per raccontare l’evento.
La Federazione Italiana Cuochi è il grande organizzatore della manifestazione, con il suo Dipartimento Solidarietà Emergenze e con il supporto dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani. Accanto alle berrette bianche nazionali, infatti, ci sono i colleghi delle 9 Associazioni Provinciali dell’isola, con in prima linea l’Associazione Provinciale Cuochi Etnei. “È un graditissimo ritorno in Sicilia per tutti quanti noi e con importanti novità, a cominciare dallo scenario meraviglioso della città di Catania – dichiara il presidente nazionale Fic, Rocco Pozzulo. – Non ci si abitua mai alla grande e calorosa accoglienza del popolo siciliano e in particolare del territorio etneo. Siamo lieti che Cibo Nostrum sia entrato nei cuori di migliaia di partecipanti, siciliani ma anche turisti”.
L’edizione 2019 della Festa si incastona in un contesto più ampio, che vede la Città Metropolitana di Catania diventare la Capitale del Gusto d’Italia. Infatti, dal 31 marzo al 2 aprile proprio nel capoluogo etneo si terrà il 30° Congresso Nazionale della Federazione Italiana Cuochi, al centro fieristico Le Ciminiere, all’interno dell’ampio programma del Cooking Fest, il Salone dell’enogastronomia e delle tecnologie in cucina, organizzato da Expò. E tra le novità che riguardano proprio Cibo Nostrum, c’è anche il previsto appuntamento con la “Pasta alla Norma”, un omaggio che la Federazione renderà, durante l’evento, alla città e al Comune di Catania, per sottolineare quanto siano importanti le tradizioni gastronomiche del nostro Paese e quanto le ricette e la loro storia possano unire i popoli. L’appuntamento sarà curato con il supporto, in particolare, dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei, con a capo il neopresidente Chef Angelo Scuderi.
“Il nostro orgoglio quest’anno è raddoppiato, dato che questa Festa vedrà protagonista proprio il nostro territorio – sottolinea Seby Sorbello, cuoco etneo Doc, presidente Fic Promotion, organizzatore delle prime edizioni di Cibo Nostrum assiem all’amico e collega Pietro D’Agostino, chef stellato taorminese – e siamo certi che i catanesi, ma anche i tanti turisti, risponderanno al meglio al nostro invito”. “Ancora una volta – aggiunge Roberto Rosati, presidente nazionale Dse Fic – lo spirito della manifestazione sarà di beneficenza e, d’intesa con il Comune, anche quest’anno devolveremo parte del ricavato dell’evento ai più bisognosi. Già il grande cuore dei cuochi Fic è in prima linea, come sempre”.
Cibo Nostrum 2019 racconterà il tema del “prendersi cura” degli altri e del piacere di farlo, così come è intrinseco nella filosofia stessa del cucinare. Quest'anno l'obiettivo sarà raccogliere fondi da devolvere al Dse – Dipartimento Solidarietà Emergenze Fic, alla Comunità di Sant'Egidio e alla Locanda del Samaritano. “Ci siamo adoperati sin dall’inizio perché la manifestazione riuscisse nel migliore dei modi e di questo ringrazio tutti i presidenti e gli associati delle 9 Associazioni Fic dell’isola” dice il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani, Domenico Privitera, anch’egli cuoco etneo di lungo corso e particolarmente legato al suo territorio e alle sue tradizioni.
C.d.G.