“Il vino si fa in vigna, non solo in cantina”. Una frase che ripetono spesso tutti i migliori produttori di vino al mondo.
Un vino è prima di tutto il suo terroir, più che le tecniche di vinificazione.
Ecco il tema principale del symposium “Terroir Renaissance 2015 – International Wine Symposium” che si svolgerà a Shanghai dall’11 al 13 dicembre. L’evento è stato organizzato da “TasteSpirit”, principale wine magazine online per numero di lettori in Cina.
Non è un tema usuale per un mercato come la Cina. Ma il terroir è l’anima di un vino. E per questo in Cina si vuole focalizzare l’attenzione su questo aspetto molto importante legato al mondo enologico.
Lo scopo di questo evento, spiegano da TasteSpirit, è quello di educare tutti i professionisti del vino cinesi e appassionati sull'essenza del terroir e del suo ruolo.
Si svolgeranno dodici diverse degustazioni.
Il comitato di organizzazione è formato da Bernard Burtschy, il più influente giornalista di vino in Francia; Jacky Rigaux, il famoso scrittore del vino in Borgogna; Ian D'Agata, il più influente giornalista enogastronomico in Italia.
Alle conferenze parteciperanno Hao Linhai, vice presidente del governo Ningxia; Duan Changqing, fama di vino scienziato presso l'Università di Agraria di Cina; Wang Fengyu, uno dei più importanti pionieri in Ningxia, la regione del vino; Stéphane Derenoncourt, di fama mondiale dell'enologia consulente di vini di terroir; Aubert de Villaine, presidente dell'Associazione des climats du vignoble de Bourgogne; Alain Moueix, presidente della Association des crus classés de Saint-Emilion; Federico Scarzello, presidente di Enoteca regionale del Barolo; Guillaume Rouget, Domaine Emmanuel Rouget; Jean Nicolas Meo, proprietario al Domaine Méo Camuzet; Ernst Allentare, proprietario ed enologo a Dr. Allentare; Valentina Abbona, Marchesi di Barolo; Giuseppe Vajra, proprietario di G.D. Vajra a Barolo.
C.d.G.