Il 14 giugno si replica “a campi invertiti” la cena di qualche giorno fa allo Shalai di Linguaglossa. Stavolta si naviga fino alle Isole Eolie
(Giovanni Santoro e Martina Caruso)
di Clara Minissale
In principio c’era l’amicizia, una corrispondenza di intenti e lo stesso modo passionale di gestire cose e persone.
Poi è arrivata la stella Michelin a suggellare questo tacito patto di comunanza, legando con un ponte ideale due territori che hanno in comune più di quanto si possa pensare ad un primo sguardo.
Dove non è arrivata la natura, insomma, hanno potuto cibo, vino, due grandi talenti dei fornelli, una gestione lungimirante e oggi l’isola di Salina, nell’arcipelago delle Eolie, e Linguaglossa, in pieno territorio dell’Etna, sono più vicine che mai.
Una vicinanza che si tradurrà in piatti da gustare per il secondo round delle cene a quattro mani “2 stelle fanno scintille” organizzate dall’ Hotel Signum di Salina e dallo Shalai Resort di Linguaglossa. All’inizio di maggio i rispettivi chef, Martina Caruso e Giovanni Santoro, supportati dai giovani patron Luca Caruso e Luciano e Leonardo Pennisi, avevano cucinato il pesce alle pendici dell’Etna (lo abbiamo raccontato qui).
(Luciano Pennisi patron dello Shalai e Luca Caruso patron del Signum)
Il 14 giugno si andrà in scena a Salina, per una cena estiva che avrà come protagonista la carne. Quasi uno scambio di materie prime tra i due chef che diventa un gioco serissimo di piatti e consistenze, un modo per raccontarsi segreti legati all’uso di ingredienti che appartengono al territorio dell’uno o dell’altro. Un modo per crescere insieme e farsi apprezzare dal pubblico di buongustai per Martina Caruso, più giovane chef stellata d’Italia e prima ad ottenere il riconoscimento a Salina e Giovanni Santoro, primo chef stellato in territorio etneo.
Si comincerà con sei finger food, quindi un antipasto a base di animella di vitello. Il primo sarà un risotto con la salsiccia battuta al ceppo affumicata con caviale di tartufo nero. A seguire, cappelletti con ragù di maialino dei Nebrodi. Per secondo, l’agnello da latte con una riduzione al nero dell’Etna, bufala e chips di patate. E ancora guancia con cipolla, liquirizia e arancia amara. Infine i dolci, un omaggio all’Etna con la ciliegia Mastrantonio e una zuppa di latte.
I vini che faranno da complemento ai piatti degli chef, getteranno, anch’essi, un ponte ideale tra i territori vulcanici di Salina e dell’Etna e saranno selezionati da “La valigia di Bacco” di Rosario Greco, main sponsor della serata. L’aperitivo sarà curato dai padroni di casa con la Malvasia secca. Per la cena, invece, ci si affiderà gli amici etnei. Ad illuminare questo tragitto virtuale, Salvatore Geraci e il suo Palari che, come nota Luca Caruso, “è il giusto Faro tra le nostre due terre”.
Per info e prenotazioni
Hotel Signum tel. 090 984 4222