Dopo un viaggio entusiasmante attraverso tre capitali del gusto europeo, Parigi, Ginevra e Londra, “Le Strade della Mozzarella” tornano a Paestum, il 13 ed il 14 aprile. Ne abbiamo scoperto novità, retroscena ed aneddoti in una chiacchierata con Albert Sapere, insieme a Barbara Guerra ideatore di uno dei congressi di cucina d’autore di maggiore successo.
Partiamo dal tema dell’edizione 2015, “un viaggio essenziale”. “L’idea – racconta Albert – è nata dal piatto che forse più di tutti rappresenta la filosofia del nostro congresso, la ‘nuvola di caprese’ di Pino Cuttaia. A casa mia da giugno ad agosto per almeno settanta giorni si mangia mozzarella e pomodoro. Dopo avere assaggiato il piatto di Pino ho riflettuto per diversi giorni sulla semplicità ed al tempo stesso sull’innovazione di quella ricetta che non poteva non condizionarci nel nostro percorso successivo. In fondo quel piatto rappresenta anche la ristorazione italiana oggi, vispa e vitale come non mai, che finalmente si sta liberando di tutto ciò da cui è stata condizionata nei decenni passati. In fondo prima non si parlava di alta ristorazione senza ingredienti come foie gras, escargot e tanti altri dogmi dettati da una linea francese abbastanza onnipresente mentre oggi torna al centro dei piatti il made in Italy”.
Dopo avere ospitato nelle passate edizioni diversi chef internazionali che si sono cimentati con la mozzarella di bufala a Paestum, per la prima volta quest’anno il congresso è approdato in tre capitali del gusto europee, Parigi, Ginevra e Londra ( ne abbiamo parlato qui e qui ) con risultati sorprendenti.
“Abbiamo scoperto tre realtà incredibilmente recettive. Ginevra è una città poliglotta e particolarmente attratta dai nostri prodotti, anche per ovvie ragioni di confine, a Londra abbiamo avuto la conferma di un centro cosmopolita con una particolare passione per il Made in Italy, ma la vera sorpresa è stata Parigi, una città di patrioti anche a tavola ma anche di gente abituata al cibo di qualità che ha apprezzato moltissimo la nostra pizza napoletana con mozzarella di bufala campana Dop”.
Mozzarella di bufala campana Dop, ma non solo. Per la prima volta a Paestum nella sala “Taste Club”, oltre agli altri prodotti dell’eccellenza enogastronomica locale, olio extra vergine di oliva in primis, saranno presenti anche altri grandi formaggi a marchio Dop, dal nord al sud d’Italia.
“Questa esigenza è nata dopo le esperienze estere, dove abbiamo capito che per fare promozione è anche necessario fare sistema. Si, quindi, alla mozzarella di bufala Dop, ma l’Italia non può ragionare a compartimenti stagni ma piuttosto proporsi in maniera compatta. Non potevano mancare quindi altri grandi formaggi come il grana padano, il gorgonzola e l’asiago”.
Quest’anno si terrà l’ottava edizione del congresso e di anno in anno, dopo tante edizioni di successo, le aspettative aumentano.
“Molti dei piatti ideati dagli chef per “Le Strade della Mozzarella” sono diventati delle icone dell’alta cucina, grazie al loro lavoro ed alle tecniche moderne che rispettano e valorizzano insieme il nostro prodotto. Fino a quando si continueranno a preparare piatti buoni e a manifestare pensieri intelligenti non smetteremo di avere nuovi stimoli, a partire dal raccontare cos’è la mozzarella di bufala Dop e le corrette azioni per la sua conservazione e consumo al divulgare la conoscenza di questo prodotto oltre i confini di produzione, con ottimi risultati addirittura nella pasticceria francese”.
Tra tante suggestioni culinarie abbiamo immaginato insieme ad Albert, assiduo frequentatore delle tavole più rinomate, un piatto per chiudere questa nostra chiacchierata. “Il mio piatto preferito è la parmigiana di melanzane, rigorosamente nella versione napoletana con provola affumicata e melanzane non impanate, da mangiare solo tra luglio ed agosto, con pomodoro san Marzano o Corbarino”. Essenziale, come il prossimo viaggio a Paestum.
Daniela Corso
http://www.lestradedellamozzarella.it/