Fino al 17 marzo centinaia di eventi gastronomici nella città di Melbourne.
E' partito il Food&Wine Festival, appuntamento annuale che raccoglie migliaia di appassionati del gusto e anche i più grandi chef del mondo. Il tema della kemesse è questa volta la terra. Protagonisti i prodotti agricoli.
Al pranzo più lungo del mondo dedicato ai piatti tipici locali con una tavolata che raccoglie più di mille commensali, con cui si apre tradizionalmente l'evento, seguiranno corsi di cucina, show cooking, degustazioni e masterclass.
Già nel weekend del 2 e 3 marzo in un appuntamento per grandi e piccini, che a Queensbridge Square raccoglieranno pomodori e basilico e macineranno la farina per preparare la propria pizza italiana, nella stessa piazza verrà allestita una piantagione a terrazzamento che porterà alla scoperta dei caffè esotici.
Momento clou del Festival è il Langham Melbourne Masterclass, che dal 9 al 10 marzo vede riuniti gli chef più famosi del mondo. Accanto ai cuochi australiani, Magnus Nillsson dalla Svezia, Enrique Olivera dal Messico, Dan Lepard dall'Inghilterra e Virgilio Martinez dal Perù. L'Italia sarà rappresentata da Massimo Spigaroli, patron dell'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense. E vi saranno anche i blasonati Alain Ducasse, Gualtiero Marchesi, Michel Troisgros e Antony Bourdain.
Dopo lo spettacolo degli chef, le tappe culinarie del Bar Express e del Restaurant Express. Si inizia con l'aperitivo in uno dei 53 bar aderenti che, per 18 dollari, invitano a brindare con cocktail, vini o birre artigianali mentre si sperimentano gli appetizer locali, per poi passare alla cucina locale in oltre 90 ristoranti.
Le proposte del festival regaleranno esperienze da veri gourmand anche fuori porta. Con lo Speakeasy Cocktail, ad esempio, si potranno degustare i cocktail più alla moda a bordo di un tram storico, oppure avventurarsi in una gita in barca a Port Phillip Bay con lo chef Ollie Goul, che cucinerà il pesce appena pescato. A Bendigo, invece, si tornerà indietro nel tempo al 1968, con un menu tratto dal libro best seller di ricette “Margaret Fulton Cookbook” e undress code ispirato a quegli anni.