L’Italia del vino di qualità, all’International Wine Fair 2011, scommette sull’Isola: spazi espositivi quintuplicati e tecnologie all’avanguardia per promuovere le qualità produttive
La 30° edizione della London International Wine Fair conferma e consacra la Sicilia nel gotha della vitivinicoltura italiana e i numeri delle aziende e dei vini sono da record per la partecipazione all'importante Salone Internazionale del Vino della capitale inglese.
“L’investimento che abbiamo compiuto per essere presenti con forza e incisività alla fiera di Londra rappresenta un punto di svolta nel processo di crescita verso l’internazionalizzazione intrapreso negli ultimi anni e un riconoscimento alla maturità raggiunta dalle nostre aziende. Non dimentichiamo che Londra è la porta di comunicazione con altri importanti mercati, Nord America, ma anche Asia, India, Cina e i paesi del sud-est di questo immenso continente” è ciò che afferma con soddisfazione Dario Cartabellotta, direttore dell’Istituto Vite e Vino.
Nelle fiere internazionali più prestigiose, infatti, c’è sempre più Sicilia del vino di qualità. “Con 312 metri quadri di spazi espositivi (stand B30, B40, B50) e quindi quintuplicando la metratura riservata alla regione rispetto allo scorso anno – afferma Cartabellotta – la Sicilia è l’area produttiva che più in assoluto ha deciso di investire nella London International Wine Fair, ritagliandosi così un posto di primo piano sullo scenario enologico internazionale. Abbiamo ritenuto questo investimento dovuto – prosegue – non solo per l’importanza che riveste il mercato inglese nell’export italiano del vino, ma perché Londra è sempre stata la capitale dove si anticipano le tendenze del food and beverage nel mondo”.
Anche alla grande kermesse di Londra, la Sicilia scenderà in campo dispiegando quei mezzi tecnologico-informatici (The Gate to World Wine and Web) che, così come è avvenuto a Verona per il Vinitaly, accompagneranno i prodotti dell’Isola con quelle informazioni e quella carica emozionale capaci di elevare e meglio definire le peculiarità, il prestigio e la riconoscibilità di tutto il brand Sicilia.
Anche al Wine Fair, la Fiera Internazionale in programma a Londra dal 17 al 19 maggio 2011, sarà forte questo legame con i territori, la cultura e la storia dell’isola. L’Irvv, che coordina la missione a Londra, si affida ad una veste grafica, ricca di immagini centrate sul paesaggio e la cultura dell’isola ma anche su efficaci sistemi di comunicazione e interazione come i Qr code, video in 3d e pannelli interattivi touchscreen.
Questo lo scenario in cui opereranno le 24 aziende siciliane partecipanti che, insieme a 18 cantine presenti soltanto con i propri vini in degustazione, con un totale di più di 150 etichette in degustazione, rappresenteranno una vasta gamma di vini, di diverse tipologie, nati in territori e contesti differenti, ma uniti dal forte appeal della Sicilia. Protagoniste le cultivar dell’isola: Nero d’Avola, Nerello Mascalese, Grillo, Inzolia, Catarratto, Carricante, Moscanto di Noto, Moscato di Siracusa, Zibibbo, Malvasia delle Lipari.
Nell’area dedicata (Stand D50), mercoledì 18, a partire dalle 10,30, tre celebri personalità del mondo del vino, molto stimate nel Regno Unito, presenteranno e guideranno le degustazioni di tre seminari dedicati alle eccellenze isolane. Il primo incontro, intitolato “Autenticamente Nero D’Avola – Il vitigno principe dell’enologia siciliana in sei grandi vini d’autore. Qualità e territorio un unicum indissolubile”, che seguirà la presentazione del Marchio d’Area – Nero d’Avola di Qualità – Sicilia di recentissima istituzione, celebrerà quel vitigno che con la sua fama ha reso grande l’enologia siciliana nel mondo. A seguire, il secondo seminario, dal titolo “Bianchi, freschi ed aulentissimi – L’evoluzione dei vini bianchi della Sicilia: piacevolezza e territorio in raffinato equilibrio” sarà invece dedicato ai vini bianchi: una produzione da sempre importante, quantitativamente la maggiore dell’Isola, che negli ultimi anni sta conquistando traguardi di finezza ed equilibrio un tempo insperati. L’ultimo incontro, alle ore 15, intitolato “Naturalmente dolci, Marsala e liquorosi – Passiti di Pantelleria, Malvasie delle Lipari, Vendemmie tardive, l’eccellenza della Sicilia dei vini da fine pasto e meditazione” concluderà la serie di approfondimenti celebrando la grande vocazione territoriale siciliana per i vini dolci e liquorosi che dai passiti di Pantelleria, alle Malvasia delle Lipari e al Marsala ha fatto conoscere e apprezzare la Sicilia dai wine-lovers di tutto il mondo.
Le 24 aziende siciliane partecipanti sono: Abbazia Santa Anastasia, Abraxas, Ottoventi – Agricola Mazzara, Azienda Agricola G. Milazzo – Terre della Baronia, Az. Vitivinicola Casa di Grazia, Az. Vitivinicola Tola, Azienda Vitivinicola Vaccaro, Baglio del Cristo di Campobello, Brugnano, Az. Agr. Buceci, Viticultori Associati Canicattì, Cantina La Vite, Distilleria Fratelli Russo, Donnadicoppe, Donnafugata, Emporio Bruca, Fatascià, Firriato, Funaro, Limonio, Pevin, Principe di Corleone, Santa Tresa, Az. Agricola Principi di Spadafora.