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L'azienda

Una degustazione di Aristos di Cantina Valle Isarco, Cotarella: “Espressione autentica dell’Alto Adige

27 Febbraio 2025
Riccardo Cotarella e Armin Gratl Riccardo Cotarella e Armin Gratl

Delle 32 etichette prodotte, la selezione Aristos è una delle due punte di diamante della Cantina Valle Isarco, la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige, fondata nel 1961 da 24 viticoltori: adesso sono 135 che coltivano 150 ettari di vigneti distribuiti in 11 Comuni. E Valle Isarco – Kellerei Eisacktal, per dirla alla tedesca – è stata anche la cantina che nel 2020 ha “costretto” Riccardo Cotarella a scoprire l’Alto Adige dove – ha detto il famoso enologo nel corso della degustazione online organizzata da Vinoalacarte per celebrare e suoi primi 5 anni di presenza in queste terre – “non avevo mai lavorato e quando ho iniziato mi sembrava di essere arrivato sulla luna sia per l’altitudine di gran parte dei vigneti, sia per l’incredibile attenzione per tutti i vitigni da parte del personale della cantina e dei singoli soci, nonché alla perfetta sincronia con due giovani come il direttore generale Armin Gratl e l’enologo Stefan Donà. Senza dimenticare un vero principe, il vitigno Kernes” che ha fornito le uve del primo vino degustato per questo incontro celebrativo introdotto dalla giornalista e scrittrice Francesca Negri. Gli altri due vini scelti per la degustazione sono il Sylvaner e il Pinot Noir, tutti della selezione Aristos, parola greca che significa “il migliore” e, quindi, “the best”. Prima, però, Cotarella, ha studiato la linea classica, poi si è cimentato con le nuove etichette della linea “Aristos” (per un totale di 10 etichette e una produzione che supera le 100mila bottiglie). Si tratta, infatti, di vini di alto lignaggio, espressione autentica del territorio altoatesino, in particolare della Valle Isarco, la zona vitivinicola più settentrionale d’Italia, bagnata dal fiume Isarco, che dal Brennero scende incuneandosi tra le montagne, prima di unirsi alla Rienza e confluire poi, nelle acque dell’Adige. Vini ottenuti da uve di una sola vigna, molto apprezzati dagli operatori del settore, dai consumatori e dalle guide dei vini.

Il vino del cuore – dall’enfasi della descrizione di Cotarella – è sembrato essere il Kerner per il suo grande equilibrio che vira verso gentilezza e signorilità che non sempre si trovano nei vini. Guardando i dati economici della Cantina, che produce 950mila bottiglie da 14 vitigni (10 di uve bianche e 4 rosse), per un totale di 32 etichette, a primeggiare è proprio il Kernes, affiancato da Sylvaner, Grüner Veltliner, Gewürztraminer e Müller Thurgau, mentre nel 5% di produzione di rossi spicca il Pinot Nero Riserva Aristos. Il fatturato è di 7,8 milioni di euro, conquistato nel canale Ho.re.ca per l’85% in Italia (di cui la metà in Alto Adige) e per il 15% all’estero. La Cantina Valle Isarco – Kellerei Eisacktal – ha detto Armin Gratl – opera in “un’area bellissima, con una varietà di microclimi e di vitigni molto interessante, distribuita su pendii aspri e versanti scoscesi, difficili da coltivare. Terreni leggeri e poveri, pietrischi di origini glaciale e sedimenti fluviali, con basse rese ma di grande qualità”. Tant’è che la Cantina Valle Isarco è rinomata per la produzione di eccellenti vini bianchi.

I VINI DEGUSTATI

ARISTOS KERNER SUDTIROL ALTO ADIGE VALLE ISARCO DOC 2023
È prodotto con uve Kerner in purezza, vendemmiate a mano a completa maturazione, pigiate con delicatezza, con fermentazione in serbatoi di acciaio inox. Il vino rimane nei medesimi recipienti per 7 mesi, dove ne esce con un bel colore giallo verdognolo tendente al paglierino. Il profumo è delicato con prevalenza delle note di pesca. In bocca è secco, con una struttura vivace e un accattivante finale di noce moscata. Vino ottimo con antipasti leggeri, piatti a base di uova e funghi nonché quelli a base di pesce d’acqua dolce e frutti di mare e i risotti alle erbe. Sono state prodotte 30.000 bottiglie.

ARISTOS SYLVANER SUDTIROL ALTO ADIGE VALLE ISARCO DOC 2023
Prodotto da uve Sylvaner vendemmiate al raggiungimento del massimo grado di maturazione. Dopo un breve contatto con le bucce, la fermentazione del mosto ha luogo per metà in botti grandi di legno di acacia e per metà in acciaio inox, con 7 mesi di affinamento sulle fecce nobili. Nel bicchiere si presenta con un bel giallo verdognolo. Il profumo è prevalentemente di aromi di pesca e di mela verde. In bocca è pieno, vivace, con un finale incredibilmente fresco e persistente. Indicato in abbinamento con antipasti e piatti della cucina marinara, è perfetto insieme alle carni bianche, agli asparagi o come aperitivo. Vino prodotto la prima volta nel 1990. La produzione di questa vendemmia è stata di 25 mila bottiglie.

ARISTOS PINOT NOIR SUDTIROL ALTO ADIGE DOC 2022
Le uve provengono da Campodazzo, paesino della zona Sud della Valle Isarco, e sono di eccezionale, oltre ad essere raccolte a mano, pigiate delicatamente e fermentate parte in botti d’acciaio e parte in tonneaux aperti. Matura per 18 mesi sulle fecce nobili in tonneaux. Segue un ulteriore affinamento in bottiglia per 6 mesi. Così si ottiene un vero e proprio Pinot Nero di montagna: elegantissimo, con un frutto ben definito di ciliegia in primis, con tocchi di lampone e susina matura e solo un piccolo accenno di spezie calde. Un vino agile, super versatile negli abbinamenti, che nel suo essere un Pinot Nero “diverso” dimostra tutta la sua anima da fuoriclasse.