di Emanuele Scarci
Il Prosecco Superiore realizzato secondo il metodo classico ci apre delle porte rispetto allo Charmat: così “l’eretico” Umberto Cosmo, proprietario della coneglianese Bellenda.
Bellenda si distingue per il lavoro di ricerca e sperimentazione delle sue produzioni. Testimone è la selezione di Prosecco Superiore realizzata secondo il metodo classico, quasi uno strappo alla regola, non scritta, che richiede il metodo Martinotti. “La nostra è una sfida audace – aggiunge il produttore veneto -. Con l’autoclave si fa un vino mediamente buono, ma con il metodo classico si rischia di più. La fermentazione in bottiglia non è migliore dell’autoclave, ma viene un altro prodotto e si può puntare anche sulla longevità”. L’approccio non convenzionale di Bellenda non è comunque isolato nella denominazione del Prosecco superiore. “Siamo una decina di produttori di metodo classico” precisa Cosmo. La produzione media annua di Bellenda si attesta sulle 900 mila bottiglie, divise tra la selezione Bellenda e la linea Prima Cuvée, distribuite quasi totalmente tramite il canale Horeca. Il 55% delle vendite avviene in Italia e il restante si divide in circa 25 Paesi, in primis l’Asia, seguita da Nord America, Australia, Europa. Le bottiglie di metodo classico sono 50 mila.
Sotto le Dolomiti
Nel 1986 la famiglia Cosmo fonda l’azienda vinicola Bellenda tra le suggestive colline di Vittorio Veneto, a Carpesica. La tenuta comprende 35 ettari di terreno vitato, l’80%dei quali sono riservati all’uva Glera, da cui nasce il Prosecco superiore metodo classico. La restante parte è divisa tra i vitigni Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot e Marzemino, per la produzione del Colli di Conegliano Rosso, oltre a Chardonnay e Pinot nero destinati agli altri metodo classico. La proprietà Bellenda rientra nella denominazione Conegliano Valdobbiadene, a 50 km da Venezia e quasi 100 dalle Dolomiti. La particolare collocazione la rende tra le zone più vocate alla viticoltura: la sera l’aria delle cime montuose rinfresca, il mattino gli influssi della laguna veneziana riscaldano, creando uno sbalzo termico che dona ricchezza e pienezza aromatica al Prosecco superiore.
Cantina in 6 tappe
Il percorso di degustazione di Bellenda si chiama Orizzonte circolare. Un’esperienza in sei tappe che coinvolge i vini di punta della tenuta. Comprende diverse versioni di vinificazione e spumantizzazione che si distaccano dall’interpretazione più comune del vitigno Glera. Si inizia con Metodo Rurale, un Igt Colli Trevigiani, si prosegue con Radicale, spumante Extra Brut a base Glera da metodo classico ancestrale. Così è (col fondo) è un Prosecco Doc frizzante rifermentato in bottiglia con l’aggiunta di mosto. Il primo vino dell’azienda è San Fermo, Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene che esprime le caratteristiche tipiche della collina morenica di origine glaciale che ospita i vigneti. La penultima tappa di Orizzonte Circolare è S.C. 1931, Prosecco Superiore metodo classico Pas Dosé. Infine Sei Uno, Conegliano Valdobbiadene Docg Rive di Carpesica con fermentazione in bottiglia.