Un’azienda giovane, fatta da giovani quasi tutti under 30, in un periodo storico in cui si sente sempre più parlare di calo di consumi e di allontanamento delle nuove generazioni dal mondo del vino. Totò Navarra Jr. ha 24 anni e dal 2019 porta avanti a Butera, in provincia di Caltanissetta, il sogno di suo nonno. Insieme, oggi, valorizzano la loro terra e producono vini puntando su packaging moderni e attraenti.
Sono 175 gli ettari di Tenute Navarra in una “terra di mezzo” tra il mare della costa Sud e le campagne dell’entroterra siciliano. Così tra vigne, mandorleti e oliveti emerge il territorio, la Sicilia.
“Penso spesso a come fare appassionare i miei coetanei al vino – ci racconta Totò Navarra Jr. – e provo a mettere questi pensieri in pratica nel mio lavoro quotidiano. Molti dei miei amici erano lontani da questo mondo, ma raccontando cosa c’è dietro una bottiglia di vino, del lavoro che viene fatto, dell’amore e della passione viene creato il meccanismo del consumo. Si tratta semplicemente di una mancanza di educazione del buon bere, perché il vino è visto come una bevanda per adulti”.
Per questo motivo l’azienda ha molto lavorato, come dicevamo, sulle etichette. Curate nei dettagli, tanto da vincere l’Etichetta d’oro della Vinitaly Design International Packaging Competition con il Sicilia Doc Nero D’Avola 2021, “Scurò”. Disegno curato dal graphic design Leonardo Recalcati di Ad positive e dallo stampatore Lorenzo Scicali di we Label. L’idea è quella che oltre ai vini anche le etichette possano raccontare visivamente l’identità della famiglia, dell’azienda e della terra.
Oggi Tenute Navarra ha una produzione annua di 65mila bottiglie e l’obiettivo è di arrivare a regime a 200mila bottiglie. Tra le varietà ci sono Chardonnay e Grillo ma anche Frappato e Nero d’Avola. “Quella del 2024 – continua Navarra – è una vendemmia particolare a causa delle alte temperature. Abbiamo infatti iniziato con lo Chardonnay il 29 luglio, due settimane prima rispetto allo scorso anno. La nostra fortuna è quella di avere un lago di nostra proprietà, altrimenti senza acqua non avremmo potuto portare avanti questo progetto”. E così tutte le varietà subiranno una anticipazione nei tempi della vendemmia.
Dall’azienda si ritengono in generale soddisfatti, aspettandosi uve di qualità. Ma la mancanza di acqua è uno dei problemi più grandi in Sicilia: “Credo che la crisi del mondo del vino – ci dice Navarra – possa essere strettamente legata al mondo del turismo. Molti viaggiatori questa estate hanno rinunciato a venire nell’Isola perché spaventati dalla mancanza di acqua.
“Siamo pronti però a cambiare le cose e a raccontare il nostro mondo anche grazie all’enoturismo. Sono infatti iniziati i lavori per il nostro wine resort ristrutturando un antico baglio che abbiamo a disposizione nella nostra tenuta. Realizzeremo dieci camere e una piscina, per permettere al cliente di immergersi per qualche giorno nel nostro lavoro e nella vita del produttore”.