(Raffaele Garofalo e Mario Resca)
di Michele Pizzillo
Chi produce cose buone da mangiare ambisce ad avere visibilità a Milano.
Spesso con punti vendita monomarca, magari nelle zone più frequentate della città. Nessuno, però, aveva pensato ad una location impegnata a “vendere cultura” ma, anche, a diffonderla attraverso iniziative culturali come la presentazione di libri, di dischi, di eventi finalizzati a stuzzicare il desiderio di acculturarsi e, quindi, una grande libreria. L’idea è della famiglia Garofalo, casari campani, con base a Capua, dove preparano mozzarella di bufala dal latte prodotto dalle loro 10 mila bufale. Hanno aperto un bistrot nel Mondadori Megastore di via Marghera, tra i colori moderni dell’acciaio del caseificio, quelli naturali del rovere, del foraggio e della terra e, infine, quello della mozzarella – riproposta in rilievo con mattonelle di ceramica di Vietri – , il bianco. Sono queste le caratteristiche cromatiche che le “Fattorie Garofalo Mozzarella Bistrot” desideravano per la loro presenza nel capoluogo lombardo. E il progettista Antonia Zagaria e Costa Group hanno raggiunto l’obiettivo con un bistrot – il sesto aperto dalle Fattorie Garofano che il prossimo mese sbarcheranno all’estero, partendo da Parigi – che si sviluppa anche all’esterno dello store Mondadori con due ampi dehors, raccontando una storia aziendale all’insegna del binomio tradizione–innovazione e propugnando i valori di freschezza, naturalità ed artigianalità della mozzarella di bufala con il linguaggio essenziale di un design pulito e alla ricerca di un punto di equilibrio tra passato, presente e futuro. Un futuro nel quale la produzione di eventi culturali declinati in chiave food è fondamentale.
(Il bistrot)
Un progetto del genere lo poteva fare solo un’azienda storica e di proprietà familiare. Infatti Raffaele Garofalo rappresenta la terza generazione di una famiglia di allevatori che nel 1951 decide di sostituire le vacche con le bufale e una ventina di anni dopo, avviare anche la trasformazione del latte in mozzarella, che l’anno scorso ha fatturato 70 milioni di euro generato dalla vendita di Mozzarella di bufala Campana, carne e salumi di bufalo ed energia elettrica verde, ottenuta da biogas e fotovoltaico. Intuito che ci sono grandi possibilità di crescita, il presidente delle Fattorie Garofalo è convito che questa crescita va sostenuta da una operazione di espansione nel food retail diretto. Tant’è vero che ha programmato 6 milioni di euro di investimenti all’anno per aprire nuovi bistrot, possibilmente all’interno di contesti ben frequentati come nel caso del milanese Mondadori Megastore, nodo strategico per un locale dove coniugare eventi culturali alle eccellenze enogastronomiche del Made in Italy.
(Rosanna Marziale)
Concetto sottolineato dal presidente dell’azienda di Capua, Raffaele Garofalo, perché ritiene importante che un luogo dedicato alla produzione di eventi abbia come tema conduttore centrale le eccellenze e le tipicità dell’agroalimentare italiane, che sono ben rappresentati nella Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale Unesco”. Aggiungendo “che la forza dei nostri prodotti è anche nella storia spesso affascinante che li ha generati e, al pari dei nostri beni monumentali, richiamano in Italia ogni anno milioni di turisti provenienti da tutto il mondo”. “Con questa collaborazione il Mondadori Megastore di via Marghera si arricchisce di un nuovo spazio di incontro e convivialità, che mette al centro le eccellenze della tradizione enogastronomica italiana. Siamo felici di poter offrire ai visitatori del nostro store nel cuore di Milano una proposta culturale ancora più gratificante, capace di soddisfare diverse esigenze nel corso della giornata” , dice Mario Resca, presidente di Mondadori Retail.
A passare dalle parole ai fatti, ci ha pensato l’ospite d’onore dell’evento inaugurale “Fattorie Garofalo Mozzarella Bistrot”, la chef Rosanna Marziale, che per l’occasione ha creato la ricetta “Mozzarella Marghera”, una sorta di omaggio a Milano, con uno show cooking reso possibile dall’innovativa cucina a vista con tavolo social, da dove, restando seduti, è stato possibile osservare come la brava chef casertana ha composto il suo eccellente piatto con al centro la mozzarella di bufala, contornata da una crema di latte e zafferano, paté di olive nere e briciole di tarallo napoletano tostato, salsa di pomodoro. Una delizia. Come tutti i piatti, le insalate, i panini, i dolci che, adesso, è possibile trovare nel bistrot aperto all’interno del megastore, a base di mozzarella di bufala, carni e salumi di bufalo campano.